vincenzo ambriola
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lunedì 16 novembre 2015
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seconda stella a destra
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Seconda stella a destra: questo è il cammino e poi dritto fino al mattino. Così canta Edoardo Bennato. Ma, insomma, chi è questo Peter Pan? Dove è nato e, soprattutto, perché sa volare? A queste urgenti domande risponde John Wright con fantasia ed effetti speciali. L'Isola che non c'è si manifesta in tutta la sua crudeltà, bambini costretti a estrarre pietre fatate per consentire a un vecchio criminale di restare giovane. Una chiave di lettura della nostra società, in cui i giovani devono mantenere i vecchi senza poter mangiare la cioccolata che a loro fa anche male. Ma anche un viaggio surreale in un mondo onirico in cui le navi volano nel cielo anziché scivolare sulle onde, con i pirati che sparano spruzzi di colore e i selvaggi che aspettano di essere salvati dal loro destino di schiavitù.
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edo
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martedì 17 novembre 2015
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la trasposizione rende l'idea ma uccide la fiaba
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"Pan - Viaggio sull'Isola che non c'è" non è la solita trasposizione su grande schermo di una storia a noi tutti nota e nel tempo divenuta fiaba e favola. Qui non viene ripresentata la storia del Bambino in grado di volare che porta all'avventura sull'Isola che non C'è Wendy e i suoi fratellini, ma bensì viene presentata una versione alternativa delle origini di Peter Pan diversa da quella che conosciamo noi tutti. Idea affascinante e che nel film viene portata avanti con coerenza, con un inizio, uno sviluppo ed una fine ben precisi... ma purtroppo l'idea in sé non basta. Dopo alcuni primi affascinanti minuti in grado di incuriosire lo spettatore, giunti sull'Isola che non C'è, il film prende una piega decisamente scontata, prevedibile, ricca di cliché, retta si, dai vari e ormai noti ed aspettati effetti speciali in CG, ma di certo non basta per giustificare l'opera in sé.
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"Pan - Viaggio sull'Isola che non c'è" non è la solita trasposizione su grande schermo di una storia a noi tutti nota e nel tempo divenuta fiaba e favola. Qui non viene ripresentata la storia del Bambino in grado di volare che porta all'avventura sull'Isola che non C'è Wendy e i suoi fratellini, ma bensì viene presentata una versione alternativa delle origini di Peter Pan diversa da quella che conosciamo noi tutti. Idea affascinante e che nel film viene portata avanti con coerenza, con un inizio, uno sviluppo ed una fine ben precisi... ma purtroppo l'idea in sé non basta. Dopo alcuni primi affascinanti minuti in grado di incuriosire lo spettatore, giunti sull'Isola che non C'è, il film prende una piega decisamente scontata, prevedibile, ricca di cliché, retta si, dai vari e ormai noti ed aspettati effetti speciali in CG, ma di certo non basta per giustificare l'opera in sé. Peter Pan è sinonimo di fiaba, di magia, di meraviglia, forse più di qualsiasi altro conosciuto personaggio legato al vastissimo mondo fantasy e su questa pellicola non viene resa giustizia a tutto questo. Possiamo ammirare lo sforzo nel voler ritagliare in modo diverso alcuni personaggi come i giovani Uncino e Spugna (che fungono da guida/supporto e spalla comica), o la versione guerriera di Giglio Tigrato (che è invece funge da badass del party) mentre accompagnano Peter nel suo viaggio alla riscoperta di se stesso, tra posti fantastici, creature incredibili e contro i temibili pirati... insomma, gli elementi giusti ci sono tutti, alcuni sono al posto loro, ma nel complesso non danno il massimo ed è un gran peccato perché fanno così finire un'opera che poteva risultare molto al di sopra alla media sul podio del "Si, caruccio, ma niente più". Nel complesso mi sento comunque di consigliare la visione di Pan in quanto non è di certo un brutto film e non va sicuramente buttato via, anzi. Ma se come me siete molto legati al mitico Peter Pan, cercate solo di non riporvi molte speranze.
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lilyt
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mercoledì 18 novembre 2015
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merita!
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Non capisco tutto questo astio e disapprovazione nei confronti di questo film,che io ho trovato sorprendetemente molto ben fatto e coinvolgente. Essendo Peter Pan la mia favola preferita ero preparata al peggio invece mi sono dovuta ricredere. I contenuti ci sono e la storia di Peter è chiara e molto creativa parer mio. Chi si aspetta di vedere la classica fiaba certamente rimarrà deluso dal momento che questo non è che un PREQUEL della storia che tutti conoscono. Non ci sono Wendy,Michael e John e capitan Uncino non è che un alleato/amico di Peter. Ho apprezzato moltissimo lo spazio dato a Giglio Tigrato che nel cartone di Disney o in film precedenti non aveva alcuno spessore ( a differenza del libro di Barrie dove ha molta personalità ) .
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Non capisco tutto questo astio e disapprovazione nei confronti di questo film,che io ho trovato sorprendetemente molto ben fatto e coinvolgente. Essendo Peter Pan la mia favola preferita ero preparata al peggio invece mi sono dovuta ricredere. I contenuti ci sono e la storia di Peter è chiara e molto creativa parer mio. Chi si aspetta di vedere la classica fiaba certamente rimarrà deluso dal momento che questo non è che un PREQUEL della storia che tutti conoscono. Non ci sono Wendy,Michael e John e capitan Uncino non è che un alleato/amico di Peter. Ho apprezzato moltissimo lo spazio dato a Giglio Tigrato che nel cartone di Disney o in film precedenti non aveva alcuno spessore ( a differenza del libro di Barrie dove ha molta personalità ) . Gli scrittori hanno avuto a parer mio molta fantasia e la storia funziona,non è scontata e ci sono citazioni e scene che riportano appunto alla classica storia che si suppone succederà in futuro. È un film che consiglierei a tutti gli amanti del fantasy soprattutto ma in generale a chiunque. Non ha deluso le mi aspettative nonostante le crtitiche negative. Gli effetti speciali sono fenomentali e i colori utilizzati , soprattutto durante i riti dei nativi dell'isola che non c'è, sono veramente mozzafiato. Unica pecca sono le due canzoni Cantate da Barbanera e i bambini dell'isola che non c'è, vi lascio la sorpresa ma sono dell'idea che non c'entrino niente con il film o con l'ambientazione. Piccola trashata che poteva essere evitata. Nel complesso film molto molto bello, azzardo dire che lo andrea a vedere di nuovo.
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(di gaietta04)
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beatrice
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domenica 15 novembre 2015
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no, no, nooooo
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É un film carino, piacevole, per un pubblico che non ama tanto criticare un film. Fermo restando che la favola di Peter Pan é stata la mia preferita quando ero piccola, non possono rovinare i miei castelli di sabbia in questo modo. Non voglio anticipare nulla a chi non lo ha ancora visto. La trama é completamente nuova e non ha nessun filo logico con la vera storia. Diciamo che questo film é come una sorta di prequel di Peter Pan. Gli effetti speciali sono molteplici e ben fatto per quello merita 4 stelle, ma la storia davvero stravolta. Io non voglio dimenticare la favola disney con cui sono cresciuta.
Un film consigliato per chi é curioso.
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(di gaietta04)
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gdelema
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domenica 13 dicembre 2015
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la chiave nel taschino
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Apoteosi del giovane orfano che tenta di ribellarsi ad una società che non lo giustifica ma sfrutta le sue fragilità per sottometterlo. E’ un film carico di emozioni, una ventata di sensibilità che travolgerà anche il più impassibile. Riuscirai ad immedesimarti anche tu in Peater Pan? sicuramente si,ognuno di noi ha vissuto un capitolo della propria vita che coraggiosamente, presto o tardi che sia, è riuscito a combattere.
Lealtà, amore, onore e fede sono le chiavi che muovono le scene e i cuori dei personaggi, e sono anche le chiavi che apriranno i nostri di cuori, ad una riflessione dalla quale difficilmente si potrà fuggire.
Anche se i pensieri felici ci aiutano a rimanere sospesi, convincersi di poter riuscire in qualcosa non basta, bisogna crederci veramente, e poi si volerà.
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Apoteosi del giovane orfano che tenta di ribellarsi ad una società che non lo giustifica ma sfrutta le sue fragilità per sottometterlo. E’ un film carico di emozioni, una ventata di sensibilità che travolgerà anche il più impassibile. Riuscirai ad immedesimarti anche tu in Peater Pan? sicuramente si,ognuno di noi ha vissuto un capitolo della propria vita che coraggiosamente, presto o tardi che sia, è riuscito a combattere.
Lealtà, amore, onore e fede sono le chiavi che muovono le scene e i cuori dei personaggi, e sono anche le chiavi che apriranno i nostri di cuori, ad una riflessione dalla quale difficilmente si potrà fuggire.
Anche se i pensieri felici ci aiutano a rimanere sospesi, convincersi di poter riuscire in qualcosa non basta, bisogna crederci veramente, e poi si volerà.
Spero, ma ne son quasi certa, che chiunque abbia guardato questo film, abbia ricevuto l’ispirazione giusta per trovare la chiave in tasca che apra la porta, quel famoso cassetto in cui ognuno di noi ha rinchiuso il proprio Pan, per paura di volare troppo in alto….
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tmpsvita
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domenica 10 luglio 2016
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l'isola che non ci dovrebbe essere.
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Uno dei film più discussi dell'ultimo anno, sia per le numerose critiche che per il consistente flop al box office, molto probabilmente dovuto alle critiche che hanno spinto il pubblico ( compreso me ) a non andarlo a vedere al cinema. Però sinceramente non mi aspettavo un brutto film, il trailer mi aveva incuriosito abbastanza, ma purtroppo questa volta i critici avevano ragione. Il film parte abbastanza bene ma andando verso la fine affiorano tutti i problemi. La pellicola dovrebbe essere il prequel della famosa storia di Peter Pan che tutti conosciamo, dico dovrebbe perchè in realtà ci spiega poco o nulla, il film sembra dire tanto senza dire effettivamente niente di particolarmente collegato al "primo" film, o meglio viene detto ma tutto molto superficialmente.
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Uno dei film più discussi dell'ultimo anno, sia per le numerose critiche che per il consistente flop al box office, molto probabilmente dovuto alle critiche che hanno spinto il pubblico ( compreso me ) a non andarlo a vedere al cinema. Però sinceramente non mi aspettavo un brutto film, il trailer mi aveva incuriosito abbastanza, ma purtroppo questa volta i critici avevano ragione. Il film parte abbastanza bene ma andando verso la fine affiorano tutti i problemi. La pellicola dovrebbe essere il prequel della famosa storia di Peter Pan che tutti conosciamo, dico dovrebbe perchè in realtà ci spiega poco o nulla, il film sembra dire tanto senza dire effettivamente niente di particolarmente collegato al "primo" film, o meglio viene detto ma tutto molto superficialmente. Un prequel che fornisce troppe poche risposte per essere , appunto, un prequel. Tecnicamente il film si presenta come un blockbuster con tanti, troppi, effetti speciali ; il numero eccessivo di effetti visivi, in questo caso, fa si che alcuni siano realizzati in maniera notevole ed altri invece sono proprio da dimenticare perchè davvero mal fatti. Inoltre sono davvero pochissime le scene epiche e suggestive che ogni blockbuster moderno dovrebbe avere. Le scenografie di questo film si dividono in: scenografie geniali o comunque ben studiate, con scenografie banali e fin troppo infantili. Molto brutta anche la colonna sonora che spesso risulta a dir poco fuori luogo o irritante. Un altro problema del film è che non riesce ad inserirsi in un target di pubblico adeguato perché è stroppo infantile per gli adulti e per in ragazzi ma è troppo "maturo" per dei bambini piccoli. Ma la cosa peggiore del film è che non riesce a coinvolgere, divertire ed intrattenere quanto dovrebbe, risultando, così, un film facile da dimenticare e da evitare. VOTO 4,5/10
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elgatoloco
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martedì 17 dicembre 2019
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utopia socialmente declinata
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In"Pan 3 D"(Joe Wirght, 2015)dell'idea del romanzo di Barrie rimane ben poco: fondamentale per approcciare il film è l'inizio, per cui Peter Pan, come altri bambini, ma più cnsapevolmente, si trova"gettato"in un orfanotrofio, nel quale è vessato, angariato, maltrattato, riuscendo però a ritrovare una lettera di amore e riconoscimento da parte dlela madre, che lo ha abbandonato, comunque. L'utopia del sogno di Barrie, in questo film(uno dei tanti, ormai, ispirati alla bellissima storia del "puer aeternus"Pan)diventa, ma molto vagamente(ossia senza riuscire ad esserlo compiutamente)utopia sociale, con il prologo "sociale"iniziale, mai compiutamente delineato e men che meno ben delineato, anche perché la produzione sorveglia e impone regole precise, certamente.
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In"Pan 3 D"(Joe Wirght, 2015)dell'idea del romanzo di Barrie rimane ben poco: fondamentale per approcciare il film è l'inizio, per cui Peter Pan, come altri bambini, ma più cnsapevolmente, si trova"gettato"in un orfanotrofio, nel quale è vessato, angariato, maltrattato, riuscendo però a ritrovare una lettera di amore e riconoscimento da parte dlela madre, che lo ha abbandonato, comunque. L'utopia del sogno di Barrie, in questo film(uno dei tanti, ormai, ispirati alla bellissima storia del "puer aeternus"Pan)diventa, ma molto vagamente(ossia senza riuscire ad esserlo compiutamente)utopia sociale, con il prologo "sociale"iniziale, mai compiutamente delineato e men che meno ben delineato, anche perché la produzione sorveglia e impone regole precise, certamente... Rimane la magia degli effetti speciali, assolutamente riusciti. Tuttavia il film, come dimostra il flop nelle sale, anche degli USA, commericalmente è andato male, per non dire malissimo, a dimostrazione del fatto che gli effetti speciali, da soli, non bastano assolutamente a risollevare un film che altrimenti sarebbe andato bene, se realizzato con intenti e propositi inizali più chari e determinati. Scenografia e tutto il resto bene, ma troppo in funzione degli effetti speciali, appunto, Interpreti all'altezza, ma anche qui la complessiva produzione di senso del film sfugge di mano al regista, che pure si orienta bene, certamente, ma non sa ricavare dal film ciò che certamente sarebbe stata anche più di una vaga intenzione... El Gato
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gaietta04
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mercoledì 25 novembre 2015
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il 3° film più visto e piaciuto in italia
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Non fanno un film così bello da anni ormai: a chiunque chiedessi in sala ti diceva che di fim belli come questo non ne facevano tutti i giorni. Viaggio in se stessi, che diventa più leggero grazie ad un fantasy non esagerato, che aiuta a crescere e a maturare. Grazie alla morale di credere in se stessi ed al genere non violento, questo film ci allontana dalla dura realtà dell' oggi per avvicinarci, per almeno qualche ora, alla magia di tornare bambini, alla gioia dell' infanzia che ancora c' è in noi, ed ha bisogno solo di una scintilla per riuscire ad accendersi. "Pan" alterna parti comiche, commoventi, avventurose, ma sempre mantenendo la trama del film.
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Non fanno un film così bello da anni ormai: a chiunque chiedessi in sala ti diceva che di fim belli come questo non ne facevano tutti i giorni. Viaggio in se stessi, che diventa più leggero grazie ad un fantasy non esagerato, che aiuta a crescere e a maturare. Grazie alla morale di credere in se stessi ed al genere non violento, questo film ci allontana dalla dura realtà dell' oggi per avvicinarci, per almeno qualche ora, alla magia di tornare bambini, alla gioia dell' infanzia che ancora c' è in noi, ed ha bisogno solo di una scintilla per riuscire ad accendersi. "Pan" alterna parti comiche, commoventi, avventurose, ma sempre mantenendo la trama del film. voto da 1 a 9? 10!
PS secondo alcuni calcoli, questo è il 3° film più visto e piaciuto in Italia.
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