dano25
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lunedì 11 aprile 2011
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classica eroina disney tutta nuova
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Dalla fusione della Disney con la Pixar (vecchia di ormai 4 anni) nasce finalmente un capolavoro di animazione, fuori dai canoni classici della favola e dai risvolti sorprendenti, dal drammatico al comico, in 94min di pura intensità.
In tempi lontani, da una goccia di sole caduta sulla Terra, sboccia un fiore dai magici poteri. Trovato da una vecchietta che ne usa i poteri per ritrovare la perduta giovinezza, il fiore rimane per secoli nascosto agli occhi della gente comune fino al giorno in cui la Regina in dolce attesa, cade gravemente malata. Il Re, disperato, sguinzaglia i suoi uomini alla ricerca del fiore e, trovatolo, ne fa un infuso con cui guarisce la moglie. La piccola nata, racchiude nei capelli il dono del fiore e, se tagliati, questi perdono il loro potere.
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Dalla fusione della Disney con la Pixar (vecchia di ormai 4 anni) nasce finalmente un capolavoro di animazione, fuori dai canoni classici della favola e dai risvolti sorprendenti, dal drammatico al comico, in 94min di pura intensità.
In tempi lontani, da una goccia di sole caduta sulla Terra, sboccia un fiore dai magici poteri. Trovato da una vecchietta che ne usa i poteri per ritrovare la perduta giovinezza, il fiore rimane per secoli nascosto agli occhi della gente comune fino al giorno in cui la Regina in dolce attesa, cade gravemente malata. Il Re, disperato, sguinzaglia i suoi uomini alla ricerca del fiore e, trovatolo, ne fa un infuso con cui guarisce la moglie. La piccola nata, racchiude nei capelli il dono del fiore e, se tagliati, questi perdono il loro potere. Rapita la piccola Rapunzel, la vecchia la rinchiude in una torre nascosta e la cresce come sua figlia senza però darle la possibilità di uscire. I genitori, disperati, fallite le ricerche, ogni anno lanciano al cielo centinaia di lanterne per il suo compleanno nella speranzza di rivederla. Rapunzel cresce ammirando le luci fluttuanti dalla sua finestra e sogna un giorno di vederle da vicino, ignara del vero significato delle stesse.
Il giorno del suo 18° compleanno, Rapunzel viene raggiunta nella torre da Flynn Rider, sventurato ladro di professione catapultato nel mondo e nel sogno della principessa perduta da una serie di imprevisti e combinazioni. Flynn stinge un patto con Rapunzel e decide di aiutarla nella realizzazione del suo sogno. Parte da qui una fantastica avventura per i due con inseguimenti e pericoli a non finire e un nemico più pericoloso della matrigna: il Cavallo Max, del comandante delle guardie. I due protagonisti vivono così la loro avventura, scoprono l'amore e.....
Il film è davvero un capolavoro del genere, racchiude ironia, avventura, passione, amore e descrive una principessa diversa dagli stereotipi; Rapunzel insegue un sogno e non il principe azzuro, diventa eroina per necessità e il lieto fine non è così scontato e facile da raggiungere ma sudato e a costo di un sacrificio da parte di entrambi. Nota a parte merita Max, cavallo segugio, nemico e amico e personaggio co protagonista tutto da ridere.
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cinematofilo
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venerdì 29 marzo 2013
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un mirabile connubio tra fiaba e psicanalisi
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Un magico fiore dorato, scaturito da una goccia di Sole caduta sulla Terra, viene trovato da una donna egoista di nome Gothel, la quale se ne serve per mantenersi giovane nei secoli finché esso non viene trovato dai soldati del re e usato per guarire la regina, ammalatasi gravemente durante la gravidanza; la principessa Rapunzel nasce con una chioma dorata e Gothel, intrufolatasi nel castello, scopre che il potere del fiore può scaturire dai capelli della bambina ma, se questi vengono tagliati, verrà perduto; pertanto rapisce la bambina e per anni la tiene rinchiusa in una torre sperduta nel bosco mettendola in guardia da "un mondo oscuro, egoista e crudele", in modo da poter continuare a usufruire del dono del Sole per rimanere giovane.
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Un magico fiore dorato, scaturito da una goccia di Sole caduta sulla Terra, viene trovato da una donna egoista di nome Gothel, la quale se ne serve per mantenersi giovane nei secoli finché esso non viene trovato dai soldati del re e usato per guarire la regina, ammalatasi gravemente durante la gravidanza; la principessa Rapunzel nasce con una chioma dorata e Gothel, intrufolatasi nel castello, scopre che il potere del fiore può scaturire dai capelli della bambina ma, se questi vengono tagliati, verrà perduto; pertanto rapisce la bambina e per anni la tiene rinchiusa in una torre sperduta nel bosco mettendola in guardia da "un mondo oscuro, egoista e crudele", in modo da poter continuare a usufruire del dono del Sole per rimanere giovane. Alla vigilia dei suoi diciotto anni, Rapunzel chiede a Madre Gothel di accompagnarla a vedere le luci fluttuanti che appaiono nel cielo solo in occasione del suo compleanno; Gothel rifiuta e a Rapunzel non resta che ricorrere all'aiuto di un ladro di nome Flynn Rider, capitato per caso alla torre in quello stesso giorno, per avventurarsi nel mondo esterno e realizzare il suo sogno...
Liberamente tratto dalla fiaba "Raperonzolo" dei fratelli Grimm, il cinquantesimo classico Disney si avvale di un titolo originale decisamente inaspettato: "Tangled", ovvero "intrecciati", probabilmente una mossa strategica per evitare una partecipazione quasi esclusivamente femminile al botteghino ma nello stesso tempo una scelta che rivela l'essenza più profonda del film: il desiderio di "intrecciare" tradizione e innovazione, l'intento di donare agli archetipi della produzione disneyana precedente una nuova linfa vitale fondendoli con le esigenze di un cinema d'animazione più maturo, complice il "matrimonio" con la Pixar di John Lasseter.
La sceneggiatura di Dan Fogelman, ottimamente trasposta in forma cinematografica dai registi Nathan Greno e Byron Howard, si pone come obiettivo la realizzazione di un intreccio della semplicità della fiaba con la complessità del romanzo psicologico: ciò è ben riscontrabile in una Rapunzel in piena crisi adolescenziale, nella quale convivono l'inesorabile tensione all'età adulta e il desiderio di essere rispettosa nei confronti della "madre" Gothel, la quale, affetta da una grave fobia nei confronti dell'invecchiamento, preferisce servirsi della sua incredibile abilità nel manipolare psicologicamente le persone e ricorre alle sevizie fisiche solo in caso di assolutà necessità; tra di loro s'interporrà Flynn Rider, un criminale in cui si cela una persona dall'animo generoso ma nascosta da un passato infelice.
Il film è accompagnato delle musiche di Alan Menken e i personaggi secondari conservano la loro importanza, specie se si considera che quelli "muti" valorizzano lo strabiliante lavoro degli animatori nella resa dell'espressività e della gestualità; d'altra parte, la computer grafica si avvale di una forte componente manuale, la qual cosa - merito del veterano Glen Keane - consente di coniugare con incredibile armonia la fluidità dell'animazione tradizionale con la tridimensionalità di quella digitale. Tuttavia, la colonna sonora si "accontenta" di accompagnare il film in maniera più che dignitosa invece che costituirne il punto di forza, i personaggi secondari non rubano la scena ai protagonisti e la perizia tecnica è tutt'altro che fine a se stessa; perché il vero punto di forza del cinquantesimo classico Disney è la caratterizzazione psicologica dei personaggi principali.
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c.ronaldo7
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sabato 25 dicembre 2010
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ecco com'è il mondo visto da fuori!
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Merita tanto questo film. Interessante sotto vari punti di vista. L'impronta Disney, sempre presentissima, rende gradevole l'intera visione. I personaggi ben studiati colpiscono per i loro comportamenti bizzarri, ma capaci di smascherarsi e soffrire. Sembrerebbe anche studiato come un'attualizzazione della "vicenda". Davvero originale :)
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renato volpone
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mercoledì 1 dicembre 2010
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un cartone a 5 stelle
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Come cartone animato merita 5 stelle. E' la storia della Principessa Rapunzel rinchiusa in una torre da una donna cattiva perchè, grazie ai suoi capelli magici, può restare giovane per sempre.. Al diciottesimo compleanno Rapunzel decide di scappare dalla torre per andare a vedere da vicino le lanterne luminose lanciate in cielo da suo padre il re ogni giorno del suo compleanno. Aiutata da un ladro in fuga, che per caso finisce nella torre, attraverso rocambolesche avventure arriva al regno e al lieto fine.
Bellissima l'animazione, anche in 3d, splendide le musiche, simpaticissima la storia. I personaggi sono un po' tutti delle caricature dell'uomo moderno e delle sue manie.
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Come cartone animato merita 5 stelle. E' la storia della Principessa Rapunzel rinchiusa in una torre da una donna cattiva perchè, grazie ai suoi capelli magici, può restare giovane per sempre.. Al diciottesimo compleanno Rapunzel decide di scappare dalla torre per andare a vedere da vicino le lanterne luminose lanciate in cielo da suo padre il re ogni giorno del suo compleanno. Aiutata da un ladro in fuga, che per caso finisce nella torre, attraverso rocambolesche avventure arriva al regno e al lieto fine.
Bellissima l'animazione, anche in 3d, splendide le musiche, simpaticissima la storia. I personaggi sono un po' tutti delle caricature dell'uomo moderno e delle sue manie...veramente divertente
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luca.terrinoni
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martedì 26 aprile 2011
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un bellissimo divertimento, un aiuto a crescere
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Nel suo genere, quasi un capolavoro: un tocco di poesia in più e meno ammiccamenti televisivi, e lo sarebbe stato.
Ai bambini piace moltissimo, si divertono, se lo rivedono con gusto, e rimangono come sempre omertosi su quelle cosette tutt'altro che facili che, nel vortice dello spettacolo, anche questo film della Disney trasmette.
E di queste vorrei parlare.
La favola dei Grimm è bellamente disattesa (tanto per cominciare non si spiega perché Rapunzel-Raperonzolo ha questo nome), ma da "Biancaneve" in poi è sempre stato così, e ciò non ha impedito di creare dei film stupefacenti anche sotto l'aspetto formativo.
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Nel suo genere, quasi un capolavoro: un tocco di poesia in più e meno ammiccamenti televisivi, e lo sarebbe stato.
Ai bambini piace moltissimo, si divertono, se lo rivedono con gusto, e rimangono come sempre omertosi su quelle cosette tutt'altro che facili che, nel vortice dello spettacolo, anche questo film della Disney trasmette.
E di queste vorrei parlare.
La favola dei Grimm è bellamente disattesa (tanto per cominciare non si spiega perché Rapunzel-Raperonzolo ha questo nome), ma da "Biancaneve" in poi è sempre stato così, e ciò non ha impedito di creare dei film stupefacenti anche sotto l'aspetto formativo. Ma - con buona pace di Eisenstein che già negli anni '30 coglieva il sottotesto subdolo nella produzione disneyana - se allora la cattiveria era scoperta, i messaggi si sono fatti in 70 anni via via sempre più inquietanti perché sempre più attuali.
Se era solo un incubo notturno che una madre/matrigna volesse la morte della figlia/figliastra per non competere con lei in bellezza; o che un altro campione di senso materno sfruttasse Cenerentola come una schiava per poi stracciarle il vestito che l'avrebbe portata alla realizzazione dei propri sogni; questa "Madre Gothel" disneyana è un mostro del tutto diurno. Riduce Raperonzolo ad un grumo di virginale idiozia, facendola crescere in una torre senza porte (anche i Grimm non è che scherzassero, quanto a simbologia...), imponendole una dipendenza assoluta attraverso la rappresentazione terrificante della realtà esterna e la memoria quotidiana della di lei inadeguatezza.
Vengono i brividi, per quanto questo modello materno è diffuso e attuale. "ma quella non è la VERA madre!", vi sento protestare; perché, lo sono forse coloro che usano i figli come orpelli al proprio status? Lo sono forse quelle che, finito il tempo del gingillino, cominciano a non sopportare i pargoli, e soprattutto le pargole, fino ad odiarle? (n.b. per capirci: quelle che non sopporto sono le false madri, non le Madri, che sono tante e magnifiche, anche perché quasi sempre devono compensare l'assenza di pessimi padri; ma questi li sistemiamo alla prossima utile occasione).
Qui la metafora non potrebbe essere più scoperta: Gothel, orrida vecchia, fa crescere i capelli della ragazzina a dismisura perché la lunghissima chioma ha, tra gli altri, il potere di farla ringiovanire (tanto che aspetto e movenze sono quelle di una seduttiva dark lady, seduttiva e manipolatrice). Oltretutto l'inverosimile capigliatura è tale da impedire a Rapunzel qualunque ipotesi di rapporto sociale: non a caso il giovane che la fa uscire dalla torre è sempre in lotta con quei capelli impossibili, e prima li fa imbrigliare in una treccia ornata di fiori dalle bambine del paese, poi glieli taglia, donandole allora, e solo allora, la libertà.
Alle bambine un messaggio non da poco: se volete essere delle sfolgoranti biondine e non curarvi di crescere, fate pure. Ma sarà quando avrete perso i capelli (e il colore: con il taglio diventano pure scuri!) che conquisterete la dignità e saprete capire il vostro e l'altrui amore.
Il film è godibilissimo (anche non in 3D, del quale possiamo francamente fare a meno). Le musica è sempre di buona qualità, fra le canzoni rileva "Resta con me", un motivo sincopato stile commedia hollywodiana in cui la orecchiabilità dissimula il tremendo esercizio di potere da parte di Gothel. La sequenza della danza nella piazza è stupenda, come pure quella del volo delle lanterne riflesso sul lago. In entrambi i casi l'applicazione dei "movimenti di macchina" al cartoon offre grandi opportunità (la sequenza del ballo si chiude con una bellissima vista dall'alto).
I personaggi, come al solito, tanti e spesso assai divertenti. Non brilla per personalità Flynn/Eugene, un bel guascone a cui riesce sempre tutto; ma alla fine il gesto decisivo lo fa lui, e lo fa con classe.
Impressionante la caratterizzazione di Rapunzel: stupidina quanto basta, con l'ossessione di avere tutto sotto controllo, forte di una sicurezza basata solo sul non saper nulla, talmente contagiosa da togliere l'iniziativa a più di un bruto. I movimenti delle mani (soprattutto delle dita) e la continua inclinazione delle spalle che accompagna ogni moina la dicono lunga di quanto gli animatori abbiano studiato la personalità border-line di tante ex-ragazzine; sempre in ordine, al telefono dicono "mammina", per loro il "piacere" è solo un infinito e graziosinamente si escludono dal gioco della vita, "perché sto bene così".
Se volete saperlo, il momento che mi ha commosso davvero è il più intimo, il più silenzioso, nel finale del film: un semplice soldato si presenta nella sala del re e della regina (la vera madre!) e, senza dire nulla, li guarda. Segnati dal dolore, i due sovrani capiscono senza chiedere nulla, tanto l'attesa della principessa perduta è presente in ogni istante nei loro cuori, e vanno incontro alla ragazza.
Mi piace che questo tipo di eleganza sia destinato ai bambini: sicuramente oggi apprezzano di più altre sequenze, ma un domani, in un mondo di chiassosa ostentazione, potranno ricordare che la felicità non ha bisogno di essere detta.
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lisadp
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sabato 27 novembre 2010
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lo avevo sottovalutato
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La Disney non si smentisce mai, e nuovamente sforna un film d'animazione per adulti e bambini. Certo non è poetico come il precedente Wall-e, ma innanzitutto c'è bisogno d'ronia per colpire i bambini, e di certo a questo film non ne manca nemmeno un po', c'è poi bisogno di una buona trama per intrattenere il pubblico più adulto ed il film la regala tutta. poco importa che la protagonista sia poco più di una ragazzina un po' immatura, l'effetto finale è quello di dare emozione al pubblico e l'emozione arriva forte e chiara.
ridere di gusto ed incupirsi sulle parti della storia più tristi per poi commuoversi su quelle più belle come il lancio delle lanterne, questo è quello che il pubblico riceve e questo è quello che un buon film deve regalare.
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La Disney non si smentisce mai, e nuovamente sforna un film d'animazione per adulti e bambini. Certo non è poetico come il precedente Wall-e, ma innanzitutto c'è bisogno d'ronia per colpire i bambini, e di certo a questo film non ne manca nemmeno un po', c'è poi bisogno di una buona trama per intrattenere il pubblico più adulto ed il film la regala tutta. poco importa che la protagonista sia poco più di una ragazzina un po' immatura, l'effetto finale è quello di dare emozione al pubblico e l'emozione arriva forte e chiara.
ridere di gusto ed incupirsi sulle parti della storia più tristi per poi commuoversi su quelle più belle come il lancio delle lanterne, questo è quello che il pubblico riceve e questo è quello che un buon film deve regalare.
notevole inoltre il disegno, davvero ben fatto e molto ben definiti anche i caratteri dei personaggi.
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g_andrini
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lunedì 29 novembre 2010
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capolavoro indiscutibile!
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Da un punto di vista tecnico i capelli di Rapunzel sono fantastici, il meglio che l'animazione possa offrire. La storia è simpatica, non ripetitiva, con buoni spunti di originalità. Simpaticissimo il cavallo bianco, ottima caricatura. Finale ben riuscito. Da guardare quando uscirà in alta definizione.
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ilariab84
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giovedì 9 dicembre 2010
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s.t.u.p.e.n.d.o.
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Non ci sono parole migliori per descriverlo, è un film davvero stupendo dall'inizio alla fine. Coinvolge a 360°, divertente, romantico, d'azione, è un capolavoro della Disney raccontato in chiave moderna, davvero ottimo come connubio.
Davvero da vedere e rivedere!!!
promosso con il massimo dei voti!!!
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the_end
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martedì 28 dicembre 2010
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una fiaba garbata, piacevole e divertente
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È il cinquantesimo film classico Disney: è ispirato alla celebre fiaba tedesca Raperonzolo, ma rispetto a quest’ultima i cambiamenti sono numerosi. Spetta al giovane ladruncolo Flynn Rider il compito di narrare la storia: una goccia di sole caduta dal cielo fa germogliare un fiore curativo. La vecchia Madre Gothel lo sfrutta per restare giovane e lo tiene nascosto, ma il fiore viene trovato dalle guardie del re ed utilizzato per curare la regina prossima al parto. Nasce così la principessa Rapunzel, che serba nei biondi capelli il potere del fiore magico. Madre Gothel si introduce nel castello e recide una ciocca di capelli alla piccola: scopre però che i capelli tagliati non hanno potere, e per di più anche la ciocca lacerata di Rapunzel li ha persi.
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È il cinquantesimo film classico Disney: è ispirato alla celebre fiaba tedesca Raperonzolo, ma rispetto a quest’ultima i cambiamenti sono numerosi. Spetta al giovane ladruncolo Flynn Rider il compito di narrare la storia: una goccia di sole caduta dal cielo fa germogliare un fiore curativo. La vecchia Madre Gothel lo sfrutta per restare giovane e lo tiene nascosto, ma il fiore viene trovato dalle guardie del re ed utilizzato per curare la regina prossima al parto. Nasce così la principessa Rapunzel, che serba nei biondi capelli il potere del fiore magico. Madre Gothel si introduce nel castello e recide una ciocca di capelli alla piccola: scopre però che i capelli tagliati non hanno potere, e per di più anche la ciocca lacerata di Rapunzel li ha persi. Rapisce così la bambina e la imprigiona in una torre. Ogni giorno di compleanno di Rapunzel il re e la regina lanciano delle lanterne volanti, simili a mongolfiere in miniatura, nella speranza che ciò possa servire a ritrovare la loro figlia. Rapunzel sta per compiere diciotto anni senza essere mai uscita dalla torre ed i suoi capelli, mai tagliati per non perdere i poteri, sono diventati lunghissimi. Nel frattempo, durante una fuga, il giovane Flynn Rider abbandona i suoi due amici banditi – con i quali aveva rubato la corona della regina – e giunge vicino la torre in cui si trova la ragazza. Rapunzel in quel momento è sola, così stordisce il giovane con una padella. Quando Madre Gothel torna a casa ha una discussione con la “figlia” e così questa decide di non dirle di Flynn Rider, ma di mandarla via con una scusa per chiedere al giovane di aiutarla ad uscire ed accompagnarla a vedere da vicino l’annuale lancio delle lanterne.
Si tratta di una fiaba garbata, piacevole e divertente. Da un punto di vista visivo, l’immagine è molto ben curata: la realizzazione del film è costata molto e si vede. Davvero belle anche le musiche e le canzoni, immancabili per un classico Disney; anche nel mondo diegetico il canto ricopre un ruolo decisivo: i poteri magici del fiore prima, e dei capelli di Rapunzel poi, si sprigionano attraverso il canto. Il film natalizio Disney rappresenta una formula di successo ormai ampiamente consolidata, che virtù morali tipiche delle fiabe, musiche di qualità, profondi momenti di aggregazione, lotte per la libertà, redenzione dei cattivi e coronamento di storie d’amore rendono un appuntamento imperdibile. Interessanti, come in ogni fiaba o favola, le numerose possibili connotazioni: Madre Gothel, ad esempio, potrebbe rappresentare banalmente la madre iperprottetiva che non riesce ad accettare che il proprio compito di genitore stia giungendo al termine perché il figlio è cresciuto; potrebbe rappresentare quelle persone ossessionate a tal punto dal combattere la vecchiaia che finiscono per perdere ogni criterio; potrebbe rappresentare – un po’ come il Gollum del Signore degli Anelli – l’avidità, il voler tenere tutto il potere per sé; potrebbe addirittura rappresentare quell’idea ormai sedimentata che si ha degli zingari, di persone disumane che rapiscono i bambini di famiglie per bene per venderli o sfruttarli: una connotazione suggerita dal richiamo iconografico di Madre Gothel, che ha lineamenti e costumi di possibile origine romanì.
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valkronos
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venerdì 3 dicembre 2010
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il ritorno del classico
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Dopo "La principessa e il ranocchio" la disney torna alla carica in grande stile con Rapunzel. Il 50° Classico Disney prende spunto dalla vecchia fiaba di Raperonzolo ma rielaborata ed arricchita da elementi moderni che nelle mani degli sceneggiatori vanno a ricreare quell'incantesimo disneyano che da tempo non si vedeva.
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Dopo "La principessa e il ranocchio" la disney torna alla carica in grande stile con Rapunzel. Il 50° Classico Disney prende spunto dalla vecchia fiaba di Raperonzolo ma rielaborata ed arricchita da elementi moderni che nelle mani degli sceneggiatori vanno a ricreare quell'incantesimo disneyano che da tempo non si vedeva. Una storia appassionante ed avvincente piena di divertimento, allegria, e romanticismo arricchita da splendide musiche e canzoni tipiche di un classico disney.
Forse l'unica pecca un 3D poco convincente e non proprio significativo. Il film è consigliato a tutti, grandi e piccini perchè saprà emozionarvi come solo un Classico Disney sa fare.
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