Rapunzel - L'Intreccio della Torre |
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Un film di Nathan Greno, Byron Howard.
Con Ron Perlman, Jeffrey Tambor, Brad Garrett, M.C. Gainey, Paul F. Tompkins.
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Titolo originale Tangled.
Animazione,
Ratings: Kids,
durata 94 min.
- USA 2010.
- Walt Disney
uscita venerdì 26 novembre 2010.
MYMONETRO
Rapunzel - L'Intreccio della Torre
valutazione media:
4,10
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un mirabile connubio tra fiaba e psicanalisidi cinematofiloFeedback: 1032 | altri commenti e recensioni di cinematofilo |
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venerdì 29 marzo 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un magico fiore dorato, scaturito da una goccia di Sole caduta sulla Terra, viene trovato da una donna egoista di nome Gothel, la quale se ne serve per mantenersi giovane nei secoli finché esso non viene trovato dai soldati del re e usato per guarire la regina, ammalatasi gravemente durante la gravidanza; la principessa Rapunzel nasce con una chioma dorata e Gothel, intrufolatasi nel castello, scopre che il potere del fiore può scaturire dai capelli della bambina ma, se questi vengono tagliati, verrà perduto; pertanto rapisce la bambina e per anni la tiene rinchiusa in una torre sperduta nel bosco mettendola in guardia da "un mondo oscuro, egoista e crudele", in modo da poter continuare a usufruire del dono del Sole per rimanere giovane. Alla vigilia dei suoi diciotto anni, Rapunzel chiede a Madre Gothel di accompagnarla a vedere le luci fluttuanti che appaiono nel cielo solo in occasione del suo compleanno; Gothel rifiuta e a Rapunzel non resta che ricorrere all'aiuto di un ladro di nome Flynn Rider, capitato per caso alla torre in quello stesso giorno, per avventurarsi nel mondo esterno e realizzare il suo sogno... Liberamente tratto dalla fiaba "Raperonzolo" dei fratelli Grimm, il cinquantesimo classico Disney si avvale di un titolo originale decisamente inaspettato: "Tangled", ovvero "intrecciati", probabilmente una mossa strategica per evitare una partecipazione quasi esclusivamente femminile al botteghino ma nello stesso tempo una scelta che rivela l'essenza più profonda del film: il desiderio di "intrecciare" tradizione e innovazione, l'intento di donare agli archetipi della produzione disneyana precedente una nuova linfa vitale fondendoli con le esigenze di un cinema d'animazione più maturo, complice il "matrimonio" con la Pixar di John Lasseter. La sceneggiatura di Dan Fogelman, ottimamente trasposta in forma cinematografica dai registi Nathan Greno e Byron Howard, si pone come obiettivo la realizzazione di un intreccio della semplicità della fiaba con la complessità del romanzo psicologico: ciò è ben riscontrabile in una Rapunzel in piena crisi adolescenziale, nella quale convivono l'inesorabile tensione all'età adulta e il desiderio di essere rispettosa nei confronti della "madre" Gothel, la quale, affetta da una grave fobia nei confronti dell'invecchiamento, preferisce servirsi della sua incredibile abilità nel manipolare psicologicamente le persone e ricorre alle sevizie fisiche solo in caso di assolutà necessità; tra di loro s'interporrà Flynn Rider, un criminale in cui si cela una persona dall'animo generoso ma nascosta da un passato infelice. Il film è accompagnato delle musiche di Alan Menken e i personaggi secondari conservano la loro importanza, specie se si considera che quelli "muti" valorizzano lo strabiliante lavoro degli animatori nella resa dell'espressività e della gestualità; d'altra parte, la computer grafica si avvale di una forte componente manuale, la qual cosa - merito del veterano Glen Keane - consente di coniugare con incredibile armonia la fluidità dell'animazione tradizionale con la tridimensionalità di quella digitale. Tuttavia, la colonna sonora si "accontenta" di accompagnare il film in maniera più che dignitosa invece che costituirne il punto di forza, i personaggi secondari non rubano la scena ai protagonisti e la perizia tecnica è tutt'altro che fine a se stessa; perché il vero punto di forza del cinquantesimo classico Disney è la caratterizzazione psicologica dei personaggi principali.
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