dqdizoal
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domenica 12 giugno 2011
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sottovalutato
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A chi dice che i giapponesi sono raffigurati come i "cattivi" rammento due scene:
1) Prima dell'attacco quando l' ufficiale giapponese si congratula con il comandante definendo geniale il suo piano, il comandante risponde con : "Geniale sarebbe evitare la guerra"
2)Quando poco dopo aver distrutto Pearl Harbour i giapponesi annullano il terzo attacco.
Un grandissimo film coinvolgente sino alla fine nonostante le tre ore, musiche e scene d'azione straordinarie, effetti speciali magnifici, trama appassionante. L' unico neo è la recitazione di Josh che non mi è sembrata perfetta, per il resto è film da 9!
Ogni volta che lo vedo mi fa emozionare... Inspiegabilmente sottovalutato.
[+] il terzo attacco
(di mencio)
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sara
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mercoledì 21 gennaio 2009
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un film che rimarrà nella storia del cinema
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Pearl Harbor è uno dei film che rimarrà per sempre nella storia del cinema grazie alla spettacolare realizzazione del regista, alla scenografia, agli effetti speciali...ma soprattutto grazia alle magnifiche interpretazioni dei tre protagonisti: Ben Affleck, Josh Hartnett e Kate Beckinsale...che formano davvero un trio vincente. Questo film mozzafiato riprende il tragico evento del 7 dicembre 1941, nel contesto storico della Seconda Guerra Mondiale, trasmettendo una carica emotiva in più, grazie alla passionale storia d'amore che descrive le vicende di due giovani e audaci piloti,Rafe (Affleck) e Danny (Hartnett), entrambi innamorati della bella e sensibile infermiera Evelyn (Beckinsale). Forza, amore,onore,coraggio, sono i pilastri di questo film intenso e commovente che, nonostante la durata, tiene alta la tensione.
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Pearl Harbor è uno dei film che rimarrà per sempre nella storia del cinema grazie alla spettacolare realizzazione del regista, alla scenografia, agli effetti speciali...ma soprattutto grazia alle magnifiche interpretazioni dei tre protagonisti: Ben Affleck, Josh Hartnett e Kate Beckinsale...che formano davvero un trio vincente. Questo film mozzafiato riprende il tragico evento del 7 dicembre 1941, nel contesto storico della Seconda Guerra Mondiale, trasmettendo una carica emotiva in più, grazie alla passionale storia d'amore che descrive le vicende di due giovani e audaci piloti,Rafe (Affleck) e Danny (Hartnett), entrambi innamorati della bella e sensibile infermiera Evelyn (Beckinsale). Forza, amore,onore,coraggio, sono i pilastri di questo film intenso e commovente che, nonostante la durata, tiene alta la tensione. E come non apprezzare la sensazionali musiche di Hans Zimmer, che ha saputo dare il giusto accompagnamento a questo imponente racconto epico. Ancora una volta la colonna sonora, più che parte integrante e indispensabile del film, ha fatto rabbrividire tutti gli spettatori...
Un momento può cambiare la storia.
L'amore cambia la vita.
PEARL HARBOR
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[+] centovetrine alle haway
(di fp_groove)
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[+] michael bay ridicolo quanto il film
(di globetrotter2)
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laurence316
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sabato 21 giugno 2014
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adesso basta!
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Sono veramente sconcertato dalla mole delle recensioni positive appiopate a questo film. Non riesco a sopportare che una tale, monumentale schifezza passi da capolavoro a detta di certe recensioni che circolano per questo sito: insomma, Pearl Harbor fa veramente pietà e, se non fosse per la lunghissima (ma anche interminabile) sequenza dell'attacco (cioè, 40 minuti sono un pò troppi) giapponese, sarebbe addirittura da 0 stelle, niente, il nulla più assoluto, la definitiva consacrazione di Michael Bay quale uno dei più commerciali e fastidiosi registi mai esistiti, che si addatta perfettamente a film come Transfomers ma che non si può pretendere che sia in grado di dirigere un qualsiasi altro film apparte un film d'intrattenimento duro, puro e tipicamente americano, con la gnocca di turno che serve ad imbambolare il pubblico maschile, con il suo bel faccino e soprattutto con il suo bel corpicino stereotipato irrealistico dell'infermierina perfettina e, ovviamente, ingenua che prima s'innamora di uno dei due amici, poi l'altro decide di andare a combattere la guerra a cazzo dall'altra parte del mondo per chissà quale ideale patriottico e così lei ha l'occasione per farsi una bella scopatina con l'amico del cuore, che come se non bastasse alla fine sposa quando l'amico andato in guerra muore, senza tanti rimpianti e con buona pace della guerra in corso; con i due protagonisti principali TOTALMENTE incapaci di recitare, a cominciare da Affleck; con una storiellina romantica pseudo-sentimentale di sottofondo veramente penosa, con dialoghi da telenovela, attori imbolsiti e fotografia da suicidio; con un fastidioso retroterra di retorica patriottica ancora una volta tipicamente USA, con i giapponesi raffigurati ovviamente con buona dose di stereotipi ma soprattutto come i cattivi assoluti della vicenda, giusto giusto umanizzati facendo dire una frasetta pacifista ad un generale, che al contrario di quanto scritto non è che annullano l'attaco per un'improvviso senso di pietà, ma semplicemente perché avevano già ottenuto il loro scopo (e comunque è bene ricordare che Pearl Harbor era per gran parte una base militare aeronavale e che pericò era prevalentemente costituita da effettivi militari e difatti le vittime civili furono veramente irrisorie al confronto, circa una sessantina contro gli oltre 2000 soldati uccisi e i 1000 feriti, mentre i successivi attachi NUCLEARI ad Hiroshima e a Nagasaki poi, ufficialmente effettuati per far terminare la guerra, in realtà per colpire al cuore il Giappone e per affermare la supremazia degli Stati Uniti, colpirono quasi esclusivamente civili innocenti e rasero al suolo le suddette città, pertanto il cosiddetto Day of Infamy di Roosevelt più che a Pearl Harbor andrebbe applicato a questi ingiustificabili (chiariamoci, non che quello giapponese sià giustificabile) attachi ad installazioni civili nell'agosto del '45 da parte degli States).
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Sono veramente sconcertato dalla mole delle recensioni positive appiopate a questo film. Non riesco a sopportare che una tale, monumentale schifezza passi da capolavoro a detta di certe recensioni che circolano per questo sito: insomma, Pearl Harbor fa veramente pietà e, se non fosse per la lunghissima (ma anche interminabile) sequenza dell'attacco (cioè, 40 minuti sono un pò troppi) giapponese, sarebbe addirittura da 0 stelle, niente, il nulla più assoluto, la definitiva consacrazione di Michael Bay quale uno dei più commerciali e fastidiosi registi mai esistiti, che si addatta perfettamente a film come Transfomers ma che non si può pretendere che sia in grado di dirigere un qualsiasi altro film apparte un film d'intrattenimento duro, puro e tipicamente americano, con la gnocca di turno che serve ad imbambolare il pubblico maschile, con il suo bel faccino e soprattutto con il suo bel corpicino stereotipato irrealistico dell'infermierina perfettina e, ovviamente, ingenua che prima s'innamora di uno dei due amici, poi l'altro decide di andare a combattere la guerra a cazzo dall'altra parte del mondo per chissà quale ideale patriottico e così lei ha l'occasione per farsi una bella scopatina con l'amico del cuore, che come se non bastasse alla fine sposa quando l'amico andato in guerra muore, senza tanti rimpianti e con buona pace della guerra in corso; con i due protagonisti principali TOTALMENTE incapaci di recitare, a cominciare da Affleck; con una storiellina romantica pseudo-sentimentale di sottofondo veramente penosa, con dialoghi da telenovela, attori imbolsiti e fotografia da suicidio; con un fastidioso retroterra di retorica patriottica ancora una volta tipicamente USA, con i giapponesi raffigurati ovviamente con buona dose di stereotipi ma soprattutto come i cattivi assoluti della vicenda, giusto giusto umanizzati facendo dire una frasetta pacifista ad un generale, che al contrario di quanto scritto non è che annullano l'attaco per un'improvviso senso di pietà, ma semplicemente perché avevano già ottenuto il loro scopo (e comunque è bene ricordare che Pearl Harbor era per gran parte una base militare aeronavale e che pericò era prevalentemente costituita da effettivi militari e difatti le vittime civili furono veramente irrisorie al confronto, circa una sessantina contro gli oltre 2000 soldati uccisi e i 1000 feriti, mentre i successivi attachi NUCLEARI ad Hiroshima e a Nagasaki poi, ufficialmente effettuati per far terminare la guerra, in realtà per colpire al cuore il Giappone e per affermare la supremazia degli Stati Uniti, colpirono quasi esclusivamente civili innocenti e rasero al suolo le suddette città, pertanto il cosiddetto Day of Infamy di Roosevelt più che a Pearl Harbor andrebbe applicato a questi ingiustificabili (chiariamoci, non che quello giapponese sià giustificabile) attachi ad installazioni civili nell'agosto del '45 da parte degli States). L'obiettivo primario di un film di guerra o sulla guerra dovrebbe essere quello di propugnare ideali pacifisti affinché certe cose non si ripetano, ma invece troppo spesso sembrano essere quasi a favore della guerra e di come si sono poi messe le cose, come questo film orribilmente commerciale, che ha infatti ottenuto un enorme successo di pubblico, guarda caso in prevalenza negli USA.
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globetrotter2
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domenica 30 dicembre 2012
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la sconfitta del blockbuster usa e di michael bay
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Qualcuno acclama questo film come "il più bello che il cinema abbia mai sfornato assieme al Gladiatore". Qualcuno titola una recensione con: "Un film che rimarrà nella storia del cinema". E come dirvi no! Senz'altro! Mi chiedo quanti di questi provetti critici abbiano visto film come "Via col Vento", "Accadde una notte", "Qualcuno volò sul nido del cuculo", tanto per citare i primi che mi vengono in mente. Film girati con 2 euro che fecero man bassa di oscar per un solo motivo: erano arte allo stato puro. Niente effetti speciali, set e scenografie da spese faraoniche o esplosioni gratuite. La storia recente degli Academy purtroppo concede eccezioni...un solo esempio: gli 11 oscar del 3° capitolo de "Il signore degli anelli".
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Qualcuno acclama questo film come "il più bello che il cinema abbia mai sfornato assieme al Gladiatore". Qualcuno titola una recensione con: "Un film che rimarrà nella storia del cinema". E come dirvi no! Senz'altro! Mi chiedo quanti di questi provetti critici abbiano visto film come "Via col Vento", "Accadde una notte", "Qualcuno volò sul nido del cuculo", tanto per citare i primi che mi vengono in mente. Film girati con 2 euro che fecero man bassa di oscar per un solo motivo: erano arte allo stato puro. Niente effetti speciali, set e scenografie da spese faraoniche o esplosioni gratuite. La storia recente degli Academy purtroppo concede eccezioni...un solo esempio: gli 11 oscar del 3° capitolo de "Il signore degli anelli"....anche se grazie a dio questo filmaccio non ha vinto premi per gli attori, ma solo quegli oscar che si possono "comprare", cioè effetti speciali, scenografia, costumi eccetera. Pearl Harbor, film diretto da Michael Bay è un trionfo di scene inutili tronfie di esplosioni, rombi di aeroplani e gonfie di pseudo-spettacolarità. 183 minuti di cui 2/3 si perdono in uno stordimento generale dello spettatore, in un tentativo di overdosi da effetti speciali. In generale risulta abbastanza piacevole per lo spettatore medio la parte "romantica" del film, e complessivamente ci sono alcune belle scene che rendono giustizia alla storia come quella in cui il generale giapponese guarda perplesso dei bambini giocare felici su un prato, la generazione che vivrà sulla sua pelle le conseguenze di quell'attacco, cioè il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. Tuttavia l'insieme risulta penoso e incongruo perchè la sceneggiatura si sbilancia notevolmente verso l'aspetto pseudo-storico/spettacolare/patriottico. Uno scimmiottamento in salsa Michael Bay di un vero capolavoro, quello veramente entrato nella storia del cinema, cioè "Da qui all'eternità", un film splendido che Pearl Harbor prova inutilmente a replicare nella parte romantica. "Da qui all'eternità", costato quanto un cesto di pop corn in confronto al blockbuster di Bay vinse 8 oscar, ne avrebbe vinti senz'altro di più se non si fosse trovato a competere con "Vacanza Romane" e l'ennesimo capolavoro di Billy Wilder "L'inferno dei vivi". A Pearl Harbor, costato centinaia di milioni, non era richiesto di competere con film del calibro di quelli citati sopra e ciononostante ne esce con le ossa rotte e mischiate. Vincerà un solo oscar, quello per il montaggio sonoro, battendo nientemeno che il film d'animazione "Monster&co". In quella notte degli oscar ha vinto il buon cinema, l'anima di quel cinema che spende poco e investe sull'arte, non sugli effetti speciali o sul 3D..l'anima di quel cinema che stupisce con le emozioni, e non con le esplosioni e con i rombi e gli spari dei caccia...quella notte, signori e signore, ha vinto il cinema, e speriamo che non resti un caso isolato ma che tutti i blockbuster made in USA come Pearl Harbor e Avatar siano trattati come meritano dalla critica, e passino sì alla storia ma come filmacci senz'arte nè parte. VOTO: 4.5
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fiffa89
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lunedì 1 agosto 2011
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ottimo film...ottima musica
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"Pearl Harbor" è un film stupendo.
Ben costruito, non noioso per la presenza di questo grande amore tra Reif ed Evelyn che sa coinvolgere e ben realizzata la scena dell'attacco giapponese ai danni della base aeronavale. In questo genere di film importanti sono i discorsi che il Presidente rivolge al paese, ma la parte più significativa sono le parole con le quali la protagonista racconta l'accaduto e che colpiscono dritto al cuore...
Bellissimo soprattutto per la particolare colonna sonora prodotta da Hans Zimmer e che esprime con una perfezione eccelsa i sentimenti e gli avvenimenti, come "Tennessee" che fà da apertura al film.
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"Pearl Harbor" è un film stupendo.
Ben costruito, non noioso per la presenza di questo grande amore tra Reif ed Evelyn che sa coinvolgere e ben realizzata la scena dell'attacco giapponese ai danni della base aeronavale. In questo genere di film importanti sono i discorsi che il Presidente rivolge al paese, ma la parte più significativa sono le parole con le quali la protagonista racconta l'accaduto e che colpiscono dritto al cuore...
Bellissimo soprattutto per la particolare colonna sonora prodotta da Hans Zimmer e che esprime con una perfezione eccelsa i sentimenti e gli avvenimenti, come "Tennessee" che fà da apertura al film.
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time_traveler
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sabato 11 giugno 2011
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l'amore ai tempi del secondo confilitto mondiale
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Anni '40 del '900. In tutta Europa si combatte contro la Germania nazista. Gli Stati Uniti ancora non hanno parte attiva nel conflitto, ma riforniscono con mezzi e pochi reparti speciali le forze alleate europee. In questo contesto si sviluppa la pellicola del regista Michael Bay. Rafe e Danny, amici sin dall'infanzia con la passione per il volo, si ritrovano a dover superare i test medici-attitudinali dell'aviazione statunitense. E' qui che Rafe incontra Evelyn e se ne innamora perdutamente. Rafe viene inviato col suo reparto a combattere in Europa ma viene abbattuto. Intanto a Danny ed Evelyn che si trovavano stanziati a Pearl Harbor perviene la notizia che Rafe è disperso, probabilemente morto.
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Anni '40 del '900. In tutta Europa si combatte contro la Germania nazista. Gli Stati Uniti ancora non hanno parte attiva nel conflitto, ma riforniscono con mezzi e pochi reparti speciali le forze alleate europee. In questo contesto si sviluppa la pellicola del regista Michael Bay. Rafe e Danny, amici sin dall'infanzia con la passione per il volo, si ritrovano a dover superare i test medici-attitudinali dell'aviazione statunitense. E' qui che Rafe incontra Evelyn e se ne innamora perdutamente. Rafe viene inviato col suo reparto a combattere in Europa ma viene abbattuto. Intanto a Danny ed Evelyn che si trovavano stanziati a Pearl Harbor perviene la notizia che Rafe è disperso, probabilemente morto. Danny ed Evelyn cominciano ad avvicinarsi e ad innamorarsi. Rafe è però sopravvissuto e il suo ritorno a Pearl Harbor segnerà la fine di un'amicizia e di un'amore? Michael Bay, c'è da dirlo, nel lontano 2001 diresse una delle pellicole più belle che il cinema ricordi. La storia d'amore, gli intrighi e le vicende narrate non sono altro che una moderna favola d'amore. Ma Pearl Harbor non è solo questo. E' anche storia: l'incredibile precisione dei dettagli, l'incredibile bellezza della ricostruzione degli attacchi kamikaze sull'isola Hawaiana lasciano a bocca aperta. Il film è molto lungo, circa 3 ore, ma è come non sentirle. Impossibile rimanere impassibili a questo capolavoro del cinema contemporaneo. Indimenticabile.
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cenox
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mercoledì 6 luglio 2011
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amore e guerra
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Il film è caratterizzato dagli eventi storici del 1941, che contestualizzano la struggente storia di passione di un triangolo amoroso composto dai due affascinanti attori Hartnett e Affleck e dalla bellissima Beckinsale. Il momento di maggior impatto visivo è sicuramente l'attacco aereo dei giapponesi alla flotta americana, in cui i due protagonisti, amici per la pelle ed entrambi piloti, combattono apertamente ed eroicamente il nemico, a bordo dei pochi velivoli rimasti integri nello scontro. La Beckinsale, nel ruolo della dolce infermiera, fa innamorare prima Affleck, conosciuto durante l'arruolamento, e quando quest'ultimo risulterà disperso in guerra, si avvicinerà sempre di più al suo amico del cuore Hartnett, che si ritroverà nella più scomoda delle situazioni.
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Il film è caratterizzato dagli eventi storici del 1941, che contestualizzano la struggente storia di passione di un triangolo amoroso composto dai due affascinanti attori Hartnett e Affleck e dalla bellissima Beckinsale. Il momento di maggior impatto visivo è sicuramente l'attacco aereo dei giapponesi alla flotta americana, in cui i due protagonisti, amici per la pelle ed entrambi piloti, combattono apertamente ed eroicamente il nemico, a bordo dei pochi velivoli rimasti integri nello scontro. La Beckinsale, nel ruolo della dolce infermiera, fa innamorare prima Affleck, conosciuto durante l'arruolamento, e quando quest'ultimo risulterà disperso in guerra, si avvicinerà sempre di più al suo amico del cuore Hartnett, che si ritroverà nella più scomoda delle situazioni...ma resistere all'amore si rivelerà impossibile. Ma il ritorno in America dalla lontana Inghilterra sconvolgerà nuovamente i rapporti sia nella loro amicizia che nella sua relazione sentimentale. Ottima prova attoriale dei tre protagonisti, che fanno provare allo spettatore emozioni profonde, contrapposte alle barbarie della guerra.
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luigi chierico
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lunedì 15 settembre 2014
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tanti guai alle hawaii
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Sono trascorsi 60 anni dal 1941: alle ore 7,57 di domenica 7 dicembre nella sala macchina della Helena le lancette dell’orologio si bloccano. Un inferno. I giapponesi affondano la flotta americana parcheggiata nelle tranquille e sicure acque di Pearl Harbor. Oltre alla flotta l’America perde188 apparecchi contro i 29 del Giappone,le vittime 3,303 contro 200 giapponesi. Un affronto, una lesa maestà che gli U.S.A. non mandano giù. Un colpo gravissimo,imperdonabile. Non avevano sentore dell’affronto, ancora più grave, che avrebbero subito proprio in casa l’ormai storico 11 settembre 2001. Questa è Storia.
Da quello che si vede in quest1 160 minuti si deduce che il regista e produttore Michael Bay non abbia avuto nessuna intenzione di fare un film storico,ma di guerra: che abbia voluto inserirvi una sdolcinata storiella,(.
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Sono trascorsi 60 anni dal 1941: alle ore 7,57 di domenica 7 dicembre nella sala macchina della Helena le lancette dell’orologio si bloccano. Un inferno. I giapponesi affondano la flotta americana parcheggiata nelle tranquille e sicure acque di Pearl Harbor. Oltre alla flotta l’America perde188 apparecchi contro i 29 del Giappone,le vittime 3,303 contro 200 giapponesi. Un affronto, una lesa maestà che gli U.S.A. non mandano giù. Un colpo gravissimo,imperdonabile. Non avevano sentore dell’affronto, ancora più grave, che avrebbero subito proprio in casa l’ormai storico 11 settembre 2001. Questa è Storia.
Da quello che si vede in quest1 160 minuti si deduce che il regista e produttore Michael Bay non abbia avuto nessuna intenzione di fare un film storico,ma di guerra: che abbia voluto inserirvi una sdolcinata storiella,(..pescata nel Mare del Nord..), ma tra le migliaia vere e più profonde, che certamente hanno colpito mogli e fidanzate, madri e figli non solo delle 3,303 vittime, ma ti quanti rimasero terribilmente feriti a Pearl Harbor. Il regista bene ha fatto a soffermarsi sui mesi immediatamente precedenti all’evento,per mostrarci un’ America sbarazzina,allegra, tante belle ragazzine, tanto desiderio d’amore sotto la minaccia di una guerra, che pure incombeva, e che in Europa aveva mietuto già centinaia di migliaia di vittime, occupati paesi, fatti migliaia di prigionieri. L’ America indugiava come mostra il regista. A fronte di questo stato di quiete improvvisamente il coinvolgimento. Non interessa il seguito al regista e neanche allo spettatore: non è un film di storia ma di guerra. E questa è mostrata benissimo, vi ci partecipa, il film è tutto qui, il resto una inutile cornice. Anche i sentimenti dei protagonisti non vengono esaltati, sebbene in altre occasioni abbiano dato tutti un contributo alla riuscita del film, in questo caso sono chiamati più a condurre aerei da caccia che ad andare a caccia di fanciulle,tutte graziose, semplici e ben truccate,anche in servizio di infermiere,vicino alla morte che incombe sui feriti più gravi.
In definitiva il film è valido solo per metà, peraltro il regista avrebbe fatto meglio ad evitare di farci partecipare al tentativo esercitato dall’America per tentare di pareggiare il conto.
Meglio forse fare un altro film sulla battaglia di Midway del giugno 1942 in cui i giapponesi furono sconfitti nel più grande scontro aereo-navale della storia.
Ma lasciamo perdere la storia e vediamoci il film come efficace documentario di guerra,con morti,feriti,ospedali,bombe,aerei,battute ed entusiasmi fuori luogo,crolli di case,fuggi fuggi generale,.(o meglio di Generali…!), ed improvviso ritorno alla vita normale con le solite medaglie al merito,distribuite anche a qualche spettatore scontento.chibar22@libero.it
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verit�samiper�n�taciteddy
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domenica 12 aprile 2015
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scene di spettacolo e buon film comuque.
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Questo film parla della vicenda che molte
persone conosono, la storella di sentimento è altresì un
evidente condimento per rendere il film in qualche
modo più commerciale, ossia quando
i giapponesi attaccarono senza fornire motivazioni la flotta americana
di pearl harbor, in quell'occasione furono sterminati diversi mezzi navali
quasi tutte le navi della flotta americana,
furno abbattuti e non più riaffiorati diversi cacciatorpedinieri e portaerei,
però e per fortuna il più efficiente mezzo navale,
trovandosi lontano da quelle acque, scampò all'agguato, potendo proseguire
le manovre del conflitto e azioni di combattimento, a ora sembra direi incredibile,
quello che i soldati di un valoroso esercito di quell'america abbiano potuto compiere,
sono ancora là, a omaha beach, e recriminar quella vittoria, di democrazia e libertà,
e ci sembra anche incredibile che, per proseguire
contro quel nemico totalitario, e quei piloti, che spesso si
schiantavano scoppiando sordidi presso il natante nemico pur di
compiere un loro bomardamento, utilizzando
sè stesso come detonatore, abbiano dovuto affidarsi agli
indiani.
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Questo film parla della vicenda che molte
persone conosono, la storella di sentimento è altresì un
evidente condimento per rendere il film in qualche
modo più commerciale, ossia quando
i giapponesi attaccarono senza fornire motivazioni la flotta americana
di pearl harbor, in quell'occasione furono sterminati diversi mezzi navali
quasi tutte le navi della flotta americana,
furno abbattuti e non più riaffiorati diversi cacciatorpedinieri e portaerei,
però e per fortuna il più efficiente mezzo navale,
trovandosi lontano da quelle acque, scampò all'agguato, potendo proseguire
le manovre del conflitto e azioni di combattimento, a ora sembra direi incredibile,
quello che i soldati di un valoroso esercito di quell'america abbiano potuto compiere,
sono ancora là, a omaha beach, e recriminar quella vittoria, di democrazia e libertà,
e ci sembra anche incredibile che, per proseguire
contro quel nemico totalitario, e quei piloti, che spesso si
schiantavano scoppiando sordidi presso il natante nemico pur di
compiere un loro bomardamento, utilizzando
sè stesso come detonatore, abbiano dovuto affidarsi agli
indiani... utilizzando i loro codici numerici... le loro lingue ecc,
con i mezzi militari, armi all'avanguardia
sofisticate e di precisione, abbiano
nonostante ciò, douvuto avvicinarsi a quei filo
spinati... con gli indiani, coinvolgendoli però nella vittoria, cercando di mettersi alle
spalle tutte quelle battaglie per prortargli via la terra..., e le cose delle quali
non vi fu possibilità di sancirne il diritto, se non tramite ciscun combattimento,
l'esercito di quei valorosi soldati, mentre il nucleo inglese contava di resistere
e contrattacare, coadiuvato da qualche pilota volontario americano;
quell'esercito di soldati e vertici militari, fornì le forze di prim'ordione e direttive
da seguire, servendo il proprio paese, in modo democratico, per il
popolo che, forse si fece cicrcuire da altre persone, del mondo
degli affari, potere e poltrone economico esistenziali, abili
nel plasmarne le volontà, per il loro interesse, in
contrasto col limitare e combattere
cmq quel nemico vinto, scoperto e battuto, sottomettendoli quasi al
loro volere, non ritenendo possibile,
e ne forse dall' esito piacevole, non avendo neanche
combattuto però, quelle direttive, quelle decisioni,
concrete e reali, e che c'hanno comunque
portato alla libertà, però l'america è così, anche questo, l'america? è il D Day.
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shiningeyes
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martedì 2 aprile 2013
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spettacolare, ma non basta!
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Non sempre grandi budget promettono buoni film, soprattutto senza una sceneggiatura interessante e senza un cast e regia di valore.
“Pearl Harbor”, non è altro che un polpettone sentimentale molto noioso, salvato in calcio d'angolo da una bella e lunga sequenza di morte e distruzione dell'attacco aereo giapponese alla base americana delle hawaii, che è lo sfondo della storia del film.
Già, solo uno sfondo, perché il perno centrale del film è un tedioso triangolo amoroso tra un'infermiera e due piloti dell'aviazione americana, che è teatro di sceneggiate viste e riviste, nella quale i due amici litigheranno per lei, e lei non sa di chi è più innamorata tra i due.
Il patriottismo si spreca ed il romanticismo pure; sono elementi sceneggiativi al quanto inutili e tediosi, che non fanno onore ad un classico della guerra come “Tora,Tora, Tora”, su cui il film in questione si veste (male) di remake.
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Non sempre grandi budget promettono buoni film, soprattutto senza una sceneggiatura interessante e senza un cast e regia di valore.
“Pearl Harbor”, non è altro che un polpettone sentimentale molto noioso, salvato in calcio d'angolo da una bella e lunga sequenza di morte e distruzione dell'attacco aereo giapponese alla base americana delle hawaii, che è lo sfondo della storia del film.
Già, solo uno sfondo, perché il perno centrale del film è un tedioso triangolo amoroso tra un'infermiera e due piloti dell'aviazione americana, che è teatro di sceneggiate viste e riviste, nella quale i due amici litigheranno per lei, e lei non sa di chi è più innamorata tra i due.
Il patriottismo si spreca ed il romanticismo pure; sono elementi sceneggiativi al quanto inutili e tediosi, che non fanno onore ad un classico della guerra come “Tora,Tora, Tora”, su cui il film in questione si veste (male) di remake.
D'altronde, non credo che Michael Bay sia da riconoscere come uno dei migliori registi in circolazione, è solo uno che sa convincere i produttore ad impiegare fior di quattrini, a mio avviso, dimostrandolo nella direzione di questo film (pessima) e in altri come “Armaggedon” e “Transformers”.
Ad essere peggio della regia ci pensano gli attori: Ben Affleck come interprete è sempre stato un cane, e lo dimostrano la sfilza di Razzie Awards in bacheca (molto meglio come regista) e di certo pure qui non si risparmia in scarsezza; Josh Hartnett è sempre il classico belloccio senza talento e Kate Beckinsale che un poco di bravura ce l'ha, non la mette al servizio di questo film; un poco si salvano i duri Alec Baldwin e Jon Voight.
Insomma, parecchia spettacolarizzazione, che non guasta, però non basta a rendere il film un capolavoro, per via delle grosse lacune sugli altri aspetti del film.
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