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venerdì 21 gennaio 2011
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il potere che opprime la divina scintilla
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ultima
Questo film è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;
in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che appiattisce la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film, parafrasando una sua intervista ,:“Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare ;è sorprendente l’apparente semplicità che si coniuga sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” del grande Stanleey kubrick( dal titolo originale “Paths of glory” , tratto dal omonimo romanzo di Humpherey Cobb , produttore James B.
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ultima
Questo film è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;
in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che appiattisce la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film, parafrasando una sua intervista ,:“Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare ;è sorprendente l’apparente semplicità che si coniuga sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” del grande Stanleey kubrick( dal titolo originale “Paths of glory” , tratto dal omonimo romanzo di Humpherey Cobb , produttore James B. Harris lo stesso di “Rapina a mano armata”; sodalizio musicale con Gerad Fruied con la straordinaria partecipazione di Kirk Douglasa )è’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia ed esaltazione dell’ego.
E’ condanno altamente incisiva perché scruta il male “oscuro della guerra “ in occasione di una a condonati a morte ingiusta , sentenziata per futili motivi e con il celato e macabro intento di salvare la faccia di alti ufficiali dai loro errori in “ordini di guerra sbagliati”: il contrappasso dei dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati evidenza in tutta sa disumanità la follia della guerra ; rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film dopo l’esecuzione si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata in altro film di” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagine verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali .
Dice Kirk Douglas” trovai i soldo per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas.” Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché vengono portate alla luce queste dichiarazione?
Solo per far capire quanto sia difficile condividere una esperienza con chi ha un diverso sentire “con un con un genio che non lascia alcun autonomia decisionale ai suoi collaboratori perché tutto deve essere orchestrato da Staneley Kubrick; dicevano di Stanley che era un autentico “ “schiaccia sassi“.
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole e capacità di“dominare completamente le altre figure “Posso percepire Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato,: è forse il pù grande regista del xx° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica del Jazz del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica e della solitudine .
Qualcun ha detti di Kubrick che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica.: quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a Kubrick di accedere al “Paradiso”:finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale assorbono nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza..
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere” .Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divino ;la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio."
Grazie
weach illuminati
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gianpaolo
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lunedì 2 gennaio 2006
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lungimirante
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"Phats-of-glory",..è a mio giudizio il ritratto bellico più agghiacciante che sia mai stato relizzato.
Il Film (censurato per vent'anni in Francia) si avvale di una clamorosa struttura narrativa,...costellata da magistrali ed avvolgenti dialoghi,...attraverso i quali Kubrick riesce a descrivere l'immane sete di potere che caratterizza l'uomo,....descrivendo un contesto in cui v'è un fortissimo ed inesorabile senso di abbandono.
Il grande regista americano, descrive magistralmente il contesto bellico,... e lo utilizza principalmente come una sorta di veicolo per descrivere l'umanità in tutta la sua laica essenza.
Assoluto capolavoro!
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paolomiki
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martedì 3 agosto 2010
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giochi di potere
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Giunti ai giorni nostri non è cambiato nulla.Quanti personaggi del mondo dello spettacolo della politica della finanza sarebbero disposti a uccidere per conservare la poltrona o meglio salire le scale della celebrità o fare carriera? Basta guardarci intorno e ci accorgiamo che siamo circondati,proprio come in una trincea della prima guerra mondiale.Questo film è bellissimo,trabocca di classe e professionalità, inbestialisce e commuove.Sorprende e appaga,riavvicina a Dio!
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weach
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venerdì 25 febbraio 2011
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psicologia e psicanalisi di un pensiero bellico
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Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso, si cade in contenitore senza vasi comunicanti; per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film parafrasando una sua intervista “Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare è sorprendente l’apparente semplicità coincide sempre o quasi con intensità.
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Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso, si cade in contenitore senza vasi comunicanti; per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film parafrasando una sua intervista “Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare è sorprendente l’apparente semplicità coincide sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” ( dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Kubrick “James B.Harris il produttore lo stesso di “Rapina a mano armata”; sodalizio musicale con Gerad Fruied) è’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia ed esaltazione dell’ego.
E’ condanno altamente incisiva perché si scruta” il “male oscuro della guerra “ e dei sui meccanismi sincronici e di “entanglement” analizzandli nel terrificante intreccio psicologico che conduce ,nel caso di specie, al plotone di esecuzione uomini incolpevoli; dai dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati si evince tutta la debolezza del pensiero militare e la potenza del messaggio implicito ed esplicito del film ; in questo deserto rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film ,dopo l’esecuzione , si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata dalla stesso Stanley Kubrickinaltro film ” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagini verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali .
Dice Kirk Douglas parlando d Stanley Kubrick ” trovai i soldo per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas.” Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché vengono portate alla luce queste dichiarazione?
Solo per far capire quanto sia difficile condividere una esperienza con chi ha un diverso sentire con un con un genio che non lasciava alcun autonomia decisionale ai suoi collaboratori perché tutto deve essere orchestrato da Staneley Kubrick; dicevano di lui che era un autentico “ “schiaccia sassi“.
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole e capacità di“dominare completamente le altre figure”.
Posso “sentire” Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato,: è forse il più grande regista del XX° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica del Jazz del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica e della solitudine .
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere” .Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divino la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio.”
Grazie
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mercoledì 3 agosto 2011
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scrutando l'umana follia
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Giocando allo specchio Stanley Kubrick si osserva, o meglio, scruta l’umana debolezza,”attraverso una “schizoide rappresentazione ,amara, disperata , profonda.
Ma c’è dell’altro:la peripatetica della follia passa per qua attraverso un apparente commedia che è poi dramma disperato perché annega “in un singhiozzo di profondo annichilimento ”.
Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso; si cade in contenitore senza vasi comunicanti e per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
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Giocando allo specchio Stanley Kubrick si osserva, o meglio, scruta l’umana debolezza,”attraverso una “schizoide rappresentazione ,amara, disperata , profonda.
Ma c’è dell’altro:la peripatetica della follia passa per qua attraverso un apparente commedia che è poi dramma disperato perché annega “in un singhiozzo di profondo annichilimento ”.
Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso; si cade in contenitore senza vasi comunicanti e per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film parafrasando una sua intervista “Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare è sorprendente l’apparente semplicità coincide sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” (dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Douglas ;James B.Harris ne è il produttore, lo stesso di “Rapina a mano armata”; sodalizio musicale con Gerad Fruied ) è’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia ed esaltazione dell’ego.
E’ condanno altamente incisiva perché si scruta” il “male oscuro della guerra “ e dei sui meccanismi sincronici e di “entanglement” analizzando il male nel terrificante intreccio psicologico che conduce al plotone di esecuzione uomini incolpevoli; dai dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati si evince tutta la debolezza del pensiero militare e la potenza del messaggio implicito ed esplicito del film ; in questo deserto rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film ,dopo l’esecuzione , si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata dalla stesso Stanley Kubrickinaltri suoi capolavori come ” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagini verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali ma anche con lo splendido "Stranglove" che usa come vettore di comunicazione l'elemento grottesco ed istrionico
Dice Kirk Douglas di Stanley Kubrick ” trovai i soldo per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas su Stanley Kubrick "Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché riportare alla luce risentimenti personali contro questo speciale regista?
Solo per far capire quanto sia stato difficile condividere una esperienza con chi ha un diverso sentire con un con un genio che non lasciava alcun autonomia decisionale ai suoi collaboratori perché tutto deve essere orchestrato da Stanley Kubrick; dicevano di lui che era un autentico “ “schiaccia sassi“.
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole capacità di dominare completamente le altre figure”.
Posso “sentire” Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato: è forse il più grande regista del XX° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica del Jazz del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica e della solitudine .
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere" .
Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divino la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio.”
Grazie per l'attenzione
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giovedì 13 gennaio 2011
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orizzonti di stupidità e disumanità
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Definitivo.
"Orizzonti di gloria” dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Douglas..
Tale film è tratto dal romanzo omonimo di Humpherey Cobb
Il produttore del film è James B.Harris che fu produttore anche del precedente film di Stanley Kubrick “Rapina a mano armata”.;
sodalizio musicale con Gerad Fruied .
E’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia e di follia.
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Definitivo.
"Orizzonti di gloria” dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Douglas..
Tale film è tratto dal romanzo omonimo di Humpherey Cobb
Il produttore del film è James B.Harris che fu produttore anche del precedente film di Stanley Kubrick “Rapina a mano armata”.;
sodalizio musicale con Gerad Fruied .
E’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia e di follia.
E’ condanno altamente incisiva perché osserva il male “oscuro della guerra “fa condonati a morte fra umili ,per futili motivi, anzi per coprire altre responsabilità di alti ufficiale: il contrappasso dei dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati evidenza in tutta sa usa profondità l’imbecillità della guerra ; rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film dopo l’esecuzione si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata in altro film ” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagine verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali .
Dice Kirk Douglas” trovai i soldi per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas.” Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché vengono portate alla luce queste dichiarazione?
Solo per far capire quanto sia difficile condividere una esperienza con una persona che ha un diverso sentire “con un con un genio che non lascia alcun autonomia decisionale a chi collabora con lui ;:tutto doveva essere fatto esattamente come diceva lui; era “uno “schiaccia sassi “
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole e capacità di “dominare completamente le altre figure “con tanto lavoro regalato per psicologi e psichiatri che hanno poi dovuto recuperare i “malcapitati ".
Posso percepire Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato,: è forse il pù grande regista del xx° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica ,del Jazz ,del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica ,e della solitudine .
Qualcun ha detti di Kubrick che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica.: quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a Kubrick di accedere al “Paradiso”:finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale assorbono nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza..
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere” .Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divina ;la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio."
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paolo 67
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mercoledì 15 agosto 2012
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il più grande film sulla prima guerra mondiale
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«Orizzonti di gloria», che racconta uno di quei momenti ingloriosi del nazionalismo non certo solo francese è un film sulla società, il potere, la politica nato da una genuina indignazione di Kubrick dalla lettura del libro omonimo di Humphrey Cobb a quindici anni su un fatto realmente accaduto nella Prima Guerra Mondiale (che Kubrick considerava «una guerra tragicamente insensata») tanto discusso (e proibito a lungo in Francia) anche dall'attore protagonista Adolphe Menjou (conservatore convinto e decorato della Prima guerra mondiale), ma elogiato da Winston Churchill per il realismo della ricostruzione.
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«Orizzonti di gloria», che racconta uno di quei momenti ingloriosi del nazionalismo non certo solo francese è un film sulla società, il potere, la politica nato da una genuina indignazione di Kubrick dalla lettura del libro omonimo di Humphrey Cobb a quindici anni su un fatto realmente accaduto nella Prima Guerra Mondiale (che Kubrick considerava «una guerra tragicamente insensata») tanto discusso (e proibito a lungo in Francia) anche dall'attore protagonista Adolphe Menjou (conservatore convinto e decorato della Prima guerra mondiale), ma elogiato da Winston Churchill per il realismo della ricostruzione. Straordinario il cast. Kubrick aveva una particolare attenzione per le figure del criminali e dei soldati perchè a suo avviso “il criminale e il soldato hanno per lo meno la virtù di essere pro o contro qualcosa in un mondo in cui la maggior parte delle persone ha accettato una grigia vacuità e rinuncia continuamente a prendere una posizione allo scopo di essere considerata normale o comune”.
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mondolariano
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lunedì 18 aprile 2011
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"lei è un idealista e la compiango"
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Uno dei pochi film ambientati durante la Prima guerra mondiale è anche uno dei migliori della storia del cinema. Nessun fotogramma superfluo, nessun orpello che distoglie l’attenzione della vicenda. Una storia concentrata in soli 86 minuti che denuncia la follia del mondo militare. Tutto è studiato a tavolino per rendere al massimo l’effetto di questa denuncia e ci riesce senza elargire una sola scena di sangue. La verosimiglianza con la violenza della guerra viene ottenuta annullando la violenza stessa e rievocando il dramma in altri modi: parole, stati d’animo, situazioni assurde e strazianti nella loro semplicità. Tra esse spicca l’angoscia del soldato Ferol mentre si avvia al palo e l’ipocrisia del generale Broulard, che a prima vista riveste il ruolo ridanciano del pacificatore ma che in realtà è il peggiore di tutti, sostenendo il colonnello Dax ma scambiandone l’idealismo per arrivismo personale (“Lei è un idealista e la compiango!”).
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Uno dei pochi film ambientati durante la Prima guerra mondiale è anche uno dei migliori della storia del cinema. Nessun fotogramma superfluo, nessun orpello che distoglie l’attenzione della vicenda. Una storia concentrata in soli 86 minuti che denuncia la follia del mondo militare. Tutto è studiato a tavolino per rendere al massimo l’effetto di questa denuncia e ci riesce senza elargire una sola scena di sangue. La verosimiglianza con la violenza della guerra viene ottenuta annullando la violenza stessa e rievocando il dramma in altri modi: parole, stati d’animo, situazioni assurde e strazianti nella loro semplicità. Tra esse spicca l’angoscia del soldato Ferol mentre si avvia al palo e l’ipocrisia del generale Broulard, che a prima vista riveste il ruolo ridanciano del pacificatore ma che in realtà è il peggiore di tutti, sostenendo il colonnello Dax ma scambiandone l’idealismo per arrivismo personale (“Lei è un idealista e la compiango!”). L’unico errore del film mi sembra il fatto che un antimilitarista come il colonnello Dax non avrebbe mai potuto raggiungere il grado di colonnello…
Kirk Douglas, unica star del cast, non prevarica sugli altri e la sua recitazione è in linea con la sobrietà della sceneggiatura.
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muttley72
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sabato 29 dicembre 2012
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film contro la guerra, in modo intelligente
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Con questo film, ambientato nelle trincee della 1° GM (nel punto in cui si fronteggiano soldati francesi e tedeschi), Kubrik gira (volutamente in bianco e nero) un capolavoro.
Il film è contro la Guerra, perchè costringe allo scontro tra i popoli e tra gli uomini, ma è anche contro quegli alti Generali che, durante la Grande Guerra (già triste e dura in sè), usano volutamente i propri uomini come semplici numeri da sacrificare all'assalto inutilmente, contro le stesse logiche militari (solo per ottenere promozioni e far progradire la propria personale carriera).
Il film è girato in modo sublime, con inquadrature che fanno "camminare" lo spettatore come se lui stesso si trovasse nella trincea, denuciando l'assurdità della "guerra di posizione" e degli assalti sotto il fuoco delle mitragliatrici senza alcun riparo (e speranza) per gli attaccanti.
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Con questo film, ambientato nelle trincee della 1° GM (nel punto in cui si fronteggiano soldati francesi e tedeschi), Kubrik gira (volutamente in bianco e nero) un capolavoro.
Il film è contro la Guerra, perchè costringe allo scontro tra i popoli e tra gli uomini, ma è anche contro quegli alti Generali che, durante la Grande Guerra (già triste e dura in sè), usano volutamente i propri uomini come semplici numeri da sacrificare all'assalto inutilmente, contro le stesse logiche militari (solo per ottenere promozioni e far progradire la propria personale carriera).
Il film è girato in modo sublime, con inquadrature che fanno "camminare" lo spettatore come se lui stesso si trovasse nella trincea, denuciando l'assurdità della "guerra di posizione" e degli assalti sotto il fuoco delle mitragliatrici senza alcun riparo (e speranza) per gli attaccanti. La "vicenda centrale" del film narra la corte marziale di alcuni soldati francesi (scelti a caso col criterio della "decimazione") per punire un atto di (presunta) viltà di un intero reparto che si era rifiutato di uscire dalle trincee sotto il fuoco nemico. Tra i soldati scelti a caso per la fucilazione (oltre a qualche soldato normale ed a qualche soldato poco ardimentoso) ci sono anche, paradossalmenete, dei soldati decorati.
Come difensore del gruppo è designato un ufficiale che combatte realmente al fronte in prima linea (K. Douglas): costui si rende presto conto che la fucilazione (palesemente ingiusta) è solo un modo per mantenere la disciplina e non riuscirà a salvare gli innocenti, ma solo a far condannare uno dei "viscidi" generali che avevea volutamente sparato con i cannoni sulle proprie truppe per farle uscire dalla trincea. Questa giusta incriminazione sarà raggiunta sfruttando le lotte tra le "alte sfere" dell'esercito francese.
Siamo lontani dalla faziosità di altri film eccessivamente politicizzati come "Uomini contro", che avrebbero le stesse velleità di questo film....ma che ne rappresentano solo una caricatura.
La donna tedesca che canta (alla fine del film) la canzone davanti ai soldati francesi e che poi scoppia a piangere (ottenendo la commozione dei soldati che prima la dileggiavano), rappresenta tutta la stupidità di scontri tra popoli simili, costretti ad assere nemici.
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tomdoniphon
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domenica 10 maggio 2015
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la follia delle alte sfere
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Prima guerra mondiale. Fronte Francese. Un generale rude ed inetto ordina ai suoi uomini di lanciarsi in una missione senza speranza verso le posizioni tedesche. Quando la missione fallisce, ordina per rappresaglia la fucilazione di tre soldati accusati di codardia. Un colonnello (Kirk Douglas) assume invano la difesa dei tre.
Il film è considerato il più importante film antimilitarista della storia del cinema; per quanto possa sembrare strano, si tratta di un giudizio riduttivo. Come ha giustamente osservato Amelio, il film è qualcosa di più: un resoconto delle congiure delle alte sfere come vengono presumibilmente esercitate anche in tempo di pace. C’è chi può decidere sulla vita degli altri, trattando gli uomini come numeri e non come persone.
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Prima guerra mondiale. Fronte Francese. Un generale rude ed inetto ordina ai suoi uomini di lanciarsi in una missione senza speranza verso le posizioni tedesche. Quando la missione fallisce, ordina per rappresaglia la fucilazione di tre soldati accusati di codardia. Un colonnello (Kirk Douglas) assume invano la difesa dei tre.
Il film è considerato il più importante film antimilitarista della storia del cinema; per quanto possa sembrare strano, si tratta di un giudizio riduttivo. Come ha giustamente osservato Amelio, il film è qualcosa di più: un resoconto delle congiure delle alte sfere come vengono presumibilmente esercitate anche in tempo di pace. C’è chi può decidere sulla vita degli altri, trattando gli uomini come numeri e non come persone.
Nessuno come Kubrick ha saputo evocare i profili e i risvolti dell’umana follia, ed in particolare bellica (si veda il successivo “Full metal Jacket”); nessuno come lui ha saputo unire “rabbia ed umanesimo senza bisogno di alzare i toni” (Amelio).
Indimenticabile il personaggio del colonnello, interpretato da Douglas, che fa di tutto per cercare di evitare ai suoi soldati il plotone di esecuzione; memorabile, in particolare, la sua arringa davanti al tribunale militare: “Signori della corte, vi sono occasioni in cui mi vergogno di appartenere al genere umano, e questa è una di quelle…un processo così condotto è un’offesa ad ogni principio di giustizia… Non posso credere che il più nobile impulso dell’uomo, la pietà verso il prossimo, manchi completamente qui. Quindi vi prego umilmente: abbiate pietà di questi uomini!”.
Ma ancora più toccante la sequenza finale del film, senz’altro la più commovente della filmografia del regista: una squadra di soldati francesi spinge una ragazza tedesca a divertirli cantando una canzone; ma quando, con le lacrime agli occhi, comincia a cantare nella sua lingua, i soldati francesi fanno silenzio e l’ascoltano cantando insieme a lei con il groppo in gola. Mentre Kirk Duoglas, il loro comandante, aspetta che la canzone finisca prima di richiamare i suoi uomini e farli andare al massacro.
Capita ogni tanto di imbattersi in un capolavoro. Ma i film di Kubrick vanno al di là.
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