Maladolescenza

Fabrizio è un ragazzo che vive solo con un cane. D'estate, la bella e romantica Laura (Lara Wendel) viene a trascorrere le vacanze con i suoi genitori nella loro casa estiva nelle vicinanze, incontra il ragazzo e si innamora di lui, non ricambiata. Lui abusa sadicamente di lei. Con l'arrivo di un'altra ragazza, Sylvia (Eva Ionesco), prepotente e crudele, Fabrizio pensa di aver trovato la sua partner giusta: entrambi impongono i giochi più bizzarri alla debole Laura, che si sottomette per continuare a stare vicino al ragazzo che ama. “Maladolescenza” è un brutto titolo. Il titolo tedesco (il film è una coproduzione italo-tedesca girata in Austria che permetteva l'utilizzo di minorenni in scene erotiche) è NOI AMIAMO GIOCARE, dalla poesia dell'ungherese Desző Kosztolányi che chiude il film. Protagoniste le piccole Eva Ionesco, famosa per le foto erotiche fatte dalla mamma e Lara Wendel. Pier Giuseppe Murgia dirige da un suo romanzo. A quale pubblico si rivolge un film vietato ai minori di 18 interpretato da due fanciulle di 12? In quegli anni c'era un diverso senso del pudore. Fare oggi questo film sarebbe assai difficile, forse impossibile. In Germania e in Olanda il dvd è attualmente proibito, in Italia e in Francia non è mai uscito (ma il film si può scaricare da Internet). Forse non c'è stato un altro film più controverso, criticato e censurato di questo, proibito in molti paesi come pornografico. Coloro che lo difendono lo ritengono un film onesto e chiaro sulla scoperta della sessualità nei primi anni dell'adolescenza, e una fiaba sull'indisponibilità a abbandonare il mondo magico dell'infanzia. Sostengono che le adolescenti erano attori e le scene di sesso simulate, la nudità non pornografica ma artistica sottolineando che l'attrice Eva Ionesco era già nota per i suoi libri di foto di nudo, tutti creati da sua madre, la fotografa Irina Ionesco, il cui libro "Elogio di mia figlia " è stato un grande successo di vendita.Secondo i difensori, per i quali i nemici del film sono dei falsi, ipocriti o neovittoriani, la bellezza adolescente è stata celebrata in tutte le epoche. Gli accusatori parlano di costeggiare, se non di entrare nella pedofilia, di sensazionalismo gratuito (non nel senso commerciale del termine, evidentemente), di pessima recitazione e modo di affrontare una tematica delicata, di furba operazione affaristica destinata agli adulti, di stupidità, morbosità e volgarità. Certo il film ha rischiato. Ai posteri.