|
mercoledì 30 marzo 2022
|
confusione di piani
|
|
|
|
Non basta una propria, personale idea sulla società di oggi per guardare con occhio critico e distaccato un film (fatto molto bene) che tratta un dramma di quasi un secolo fa. Sembra che l'autore della recensione, più che giudicare il film, dia un voto alla frase di Scola sul parallelo immigrati-perseguitati razziali che, sia essa felice od infelice, nulla c'entra con la qualità della pellicola.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
xantoflores
|
venerdì 6 settembre 2019
|
a me mi piace!
|
|
|
|
E certo... dopo "Una giornata particolare" che è un capolavoro assoluto, "Concorrenza sleale" può sembrare un film mediocre, ma per me non è così.Partire da un'antipatia commerciale per arrivare ad una empatia totale nei confronti di chi ti ha rotto le scatole per anni, è poco credibile? E' forse questo che dà fastidio ai tanti detrattori del film. Scola a mio giudizio ha voluto invece evidenziare che in quella massa di fanatici adoratori del duce, c'erano tante brave persone che pur mantenendo un basso profilo, non condividevano le orrende ideologie mussoliniane. Nel film ho ritrovato molte analogie con Amarcord. Soprattutto per quel che riguarda l'odioso cognato di Abatantuono, che si conquista lil suo posticino al sole, divenendo un gerarchetto da due soldi.
[+]
E certo... dopo "Una giornata particolare" che è un capolavoro assoluto, "Concorrenza sleale" può sembrare un film mediocre, ma per me non è così.Partire da un'antipatia commerciale per arrivare ad una empatia totale nei confronti di chi ti ha rotto le scatole per anni, è poco credibile? E' forse questo che dà fastidio ai tanti detrattori del film. Scola a mio giudizio ha voluto invece evidenziare che in quella massa di fanatici adoratori del duce, c'erano tante brave persone che pur mantenendo un basso profilo, non condividevano le orrende ideologie mussoliniane. Nel film ho ritrovato molte analogie con Amarcord. Soprattutto per quel che riguarda l'odioso cognato di Abatantuono, che si conquista lil suo posticino al sole, divenendo un gerarchetto da due soldi. Ricordate in Amarcord il povero padre di Titta, tradito dal fratello della mogle che viene purgato dai fascisti con bicchieri stracolmi di olio di ricino? Poi i bambini che spiano la profumiera che in "Amarcord" era la tabaccaia. Scola rende omaggio a Fellini come fece in "C'eravamo tanto amati" dove compare lo stesso regista riminese che sta girando la famosa scena del bagno nella fontana di Trevi.. E quel film era dedicato a De Sica, tanto per dire, la grandezza e la generosità del Maestro Scola. Ma torniamo al nostro film. In mezzo a tanto orrore creato da quelle mostruose leggi razziali, emerge la bontà e la nobiltà di un uomo, un milanese (chissà perchè) che forse perchè influenzato dal fratello antifascista, ma credo soprattutto perchè aveva un bel cuore e il bottegaio "col ventrie obeso e le mani sudate, col cuore a a forma di salvadanaio " per citare De Andrè, emerge dal suo grigiore per risplendere di una nuova nobiltà. E quanto ne abbiamo bisogno di persone come queste! In un mondo individualista dove il dio denaro è sempre messo al primo posto e sono in pochi quelli disposti a rischiare per amore o semplicemente per amicizia. Stupenda e dolorosa la scena finale, dove ognuno dei protagonisti di specchia negli occhi del proprio "alter ego" dicendosi addio.. e incamminandosi verso un terribile destino.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a xantoflores »
[ - ] lascia un commento a xantoflores »
|
|
d'accordo? |
|
nicolacoe
|
domenica 29 maggio 2016
|
opera sopravvalutata
|
|
|
|
Alti e bassi dell'opera di Scola ! In particolare ,questo film rappresenta bene la serie delle opere non riuscite del regista che avrebbe potuto realizzare un risultato ben maggiore trattando la stessa materia di "Una giornata particolare", ed invece mette in scena un film assolutamente banale per soggetto/sceneggiatura/dialoghi/scenografie e pur anche movimenti di macchina (tranne le riprese finali).i L'opera si riscatta ,solo in parte,per il contributo di quasi tutti gli attori ( ottimi Castellitto e Abatantuono,mediocri i francesi Depardieu,Brialy e Rich ,bravissimi con altri registi). Curiosa la propensione di Scola a sacrificare le proprie opere per puro e semplice "ideologismo",così accade che da una buona idea ( il vissuto della Roma del 1938 a seguito delle disumane leggi razziste) nasca un film assolutamente banale ed insignificante.
[+]
Alti e bassi dell'opera di Scola ! In particolare ,questo film rappresenta bene la serie delle opere non riuscite del regista che avrebbe potuto realizzare un risultato ben maggiore trattando la stessa materia di "Una giornata particolare", ed invece mette in scena un film assolutamente banale per soggetto/sceneggiatura/dialoghi/scenografie e pur anche movimenti di macchina (tranne le riprese finali).i L'opera si riscatta ,solo in parte,per il contributo di quasi tutti gli attori ( ottimi Castellitto e Abatantuono,mediocri i francesi Depardieu,Brialy e Rich ,bravissimi con altri registi). Curiosa la propensione di Scola a sacrificare le proprie opere per puro e semplice "ideologismo",così accade che da una buona idea ( il vissuto della Roma del 1938 a seguito delle disumane leggi razziste) nasca un film assolutamente banale ed insignificante.Occasione perduta !
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nicolacoe »
[ - ] lascia un commento a nicolacoe »
|
|
d'accordo? |
|
francesco2
|
lunedì 10 agosto 2015
|
risultato modesto
|
|
|
|
Negli anni '90, questo signore ha potuto permettersi di fare il cinema che voleva, "incappando" anche in dei flop di cui almeno uno meritato, quello di "Mario, Maria e mario".
Dopo "La cena", salvato dall'esperienza e dalla bravura degli attori, ecco un film che nasce -Probabilmente- da altra tensione etica, ma che ci immerge -Immerge?- in due
microcosmi che non appassionano mai, fatti di bozzetti che non lasciano traccia, nonostante Castellitto che giganteggia -Abbastanza- sornione, ed una Abatantuono
calatissimo nella parte.
Potrebbero essere anche intercambiabili tra di loro, tanto vengono viste superficialmente: dov'è finito lo Scola di "Che ora è", per esempio, o ALMENO dei suoi momenti
migliori? E l'amicizia tra i due protagonisti?Mah.
[+]
Negli anni '90, questo signore ha potuto permettersi di fare il cinema che voleva, "incappando" anche in dei flop di cui almeno uno meritato, quello di "Mario, Maria e mario".
Dopo "La cena", salvato dall'esperienza e dalla bravura degli attori, ecco un film che nasce -Probabilmente- da altra tensione etica, ma che ci immerge -Immerge?- in due
microcosmi che non appassionano mai, fatti di bozzetti che non lasciano traccia, nonostante Castellitto che giganteggia -Abbastanza- sornione, ed una Abatantuono
calatissimo nella parte.
Potrebbero essere anche intercambiabili tra di loro, tanto vengono viste superficialmente: dov'è finito lo Scola di "Che ora è", per esempio, o ALMENO dei suoi momenti
migliori? E l'amicizia tra i due protagonisti?Mah.............. Questo film, peraltro, appartiene alla stagione 2000-2001, ufficialmente fortunata per il nostro cinema, ma che
differenza c'è tra "Concorrenza sleale" e l'anonim(at)o di lusso dei film di Morettie Muccino? Come film con una funzione sociale, allora, quell'anno è stato meglio "Domenica"
di Wilma Labate.
[-]
[+] chiedo scusa.......
(di francesco2)
[ - ] chiedo scusa.......
|
|
[+] lascia un commento a francesco2 »
[ - ] lascia un commento a francesco2 »
|
|
d'accordo? |
|
rescart
|
giovedì 10 maggio 2012
|
un "prêt-à-porter" fuori luogo
|
|
|
|
La crisi picchia duro anche nell'Italia degli anni '30, ma ma da noi gli ebrei non rappresentavano una tale potenza economica da rendere le leggi razziali così ben accette come furono in Germania, la patria storica di un antisemitismo che trovò in Mussolini il predestinato imitatore. Non sfugge poi che anche per chi come Umberto ebreo non era, la presenza di una benestante borghesia ebraica poteva solo costituire una fonte di ricavi. Come nel caso della titolare della profumeria appassionata di abiti fatti su misura. Ma forse non dovrebbe sfuggire neanche quest'ultima sottile ironia: perchè Umberto si rifiuterà di rilevare il negozio di abiti confezionati dell'ex concorrente?
Perchè non condivideva le leggi razziali, che, per quanto capaci di dargli un immediata boccata d'ossigeno avverso l'apparente "Concorrenza slale" del vicino negozio di Leone, in Italia non furono certo un abito fatto su misura.
[+]
La crisi picchia duro anche nell'Italia degli anni '30, ma ma da noi gli ebrei non rappresentavano una tale potenza economica da rendere le leggi razziali così ben accette come furono in Germania, la patria storica di un antisemitismo che trovò in Mussolini il predestinato imitatore. Non sfugge poi che anche per chi come Umberto ebreo non era, la presenza di una benestante borghesia ebraica poteva solo costituire una fonte di ricavi. Come nel caso della titolare della profumeria appassionata di abiti fatti su misura. Ma forse non dovrebbe sfuggire neanche quest'ultima sottile ironia: perchè Umberto si rifiuterà di rilevare il negozio di abiti confezionati dell'ex concorrente?
Perchè non condivideva le leggi razziali, che, per quanto capaci di dargli un immediata boccata d'ossigeno avverso l'apparente "Concorrenza slale" del vicino negozio di Leone, in Italia non furono certo un abito fatto su misura. Come furono invece per la Germania nazista, dove il razzismo contro gli ebrei andava proprio a pennello!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rescart »
[ - ] lascia un commento a rescart »
|
|
d'accordo? |
|
toty bottalla
|
martedì 13 luglio 2010
|
ogni storia di quell'oltraggio: una lezione
|
|
|
|
Ritaglio, se vuoi frammento o semplicemente storia fra tante storie drammatiche ed incomprensibili, frutto di menti malate ed indemoniate, perchè altra spiegazione non può esserci. Il film, che ho rivisto volentieri poco fà, è davvero bello, proposto in chiave narrativa leggera e drammatica ironia. La regia, la location, la fotografia, sono magiche, meravigliosi gli interpreti principali di un'opera davvero bella.
|
|
[+] lascia un commento a toty bottalla »
[ - ] lascia un commento a toty bottalla »
|
|
d'accordo? |
|
s
|
venerdì 1 febbraio 2008
|
a
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a s »
[ - ] lascia un commento a s »
|
|
d'accordo? |
|
carlo
|
lunedì 14 novembre 2005
|
abbatantuono su tutti!!!
|
|
|
|
Scola...!!! a volte geniale, sempre lucido e sempre originale, e comunque uno dei più grandi registi italiani...
Ma come non notare la GRANDEZZA di Abbatantuono, molto più bravo (almeno in questo film) dell'osannato Castellitto, per non parlare di Depardieu, lungi dall'essere un bravo attore!
Se poi, aimé, Abbatantuono frequenta i salotti di Mediaset e le trasmissioni di questo calcio mafioso, è un'altro discorso...
|
|
[+] lascia un commento a carlo »
[ - ] lascia un commento a carlo »
|
|
d'accordo? |
|
ubik
|
giovedì 6 dicembre 2001
|
amicizia
|
|
|
|
Affresco storico dell'Italia fascista.
Bravi Abbatantuono (rappresenta l'italiano medio che non si ribella al sistema); Depardieu (rappresenta la minoranza italiana che si ribella alle leggi razziali); Castellito (è la minoranza etnica ebrea che deve subire i sopprusi).
Regia sottotono, qualche anacronismo nel linguaggio dell'epoca.
|
|
[+] lascia un commento a ubik »
[ - ] lascia un commento a ubik »
|
|
d'accordo? |
|
val82
|
sabato 9 giugno 2001
|
un film sull'amicizia...
|
|
|
|
Scola è un poeta. E lo dimostra anche in questa sua ultima fatica. La scena finale, in cui la famiglia di Castellitto viene deportata, vista attraverso gli occhi del figlio di Abatantuono, è notevole. Molto bravi i due protagonisti; eccellenti le interpretazioni di Depardieu, Brialy e Rich; regia non di maniera. Un buon film.
|
|
[+] lascia un commento a val82 »
[ - ] lascia un commento a val82 »
|
|
d'accordo? |
|
|