Gli Artigli dell'Aquila

Ho avuto modo di vedere questo film all' Horror Film Fest a Roma , dove peraltro si è accaparrato il primo premio.
Ha sapori che ricordano The Texas Chainsaw Massacre mescolati con una forte dose di Deep Fear (2022), 

Trattandosi di un film (molto probabilmente) abbastanza a basso budget, Alex Visani riesce a spremere ogni goccia di qualità possibile da ogni lek albanese speso per questo film. Indipendentemente dalle condizioni di ripresa - all'interno, all'esterno, sepolto in un bunker di cemento, in un ristorante affollato - la qualità delle immagini e, cosa più impressionante, la qualità del suono non vacillano mai. Complimenti a Daniele Marinelli che, a quanto pare, era l'intero reparto audio!

Gli effetti speciali sono ottimi ed estremamente ben realizzati. La maggior parte sembra essere effetti pratici che sono sempre apprezzati e sono impreziositi da alcuni CGI di buon gusto qua e là. Senza rivelare alcuno spoiler, la sequenza CGI del finale con il suo richiamo alla storia delle origini del cattivo è stata particolarmente ben eseguita.

Nel complesso, Blades in the Darkness ( mi piace chiamarlo così, nella sua versione originale) è una voce solida nel sottogenere incentrato sui bunker, i cattivi che non sanno che la guerra è finita. Soprattutto, consolida il livello di abilità tecnica di Alex Visani e chiarisce ancora una volta che Visani è una forza creativa da tenere d'occhio in futuro.