Il racconto di un genio solitario attraverso il confronto con Bernini. Una storia ben nota, narrata in maniera espressiva grazie anche ai giovani attori protagonisti. In sala fino al 17 maggio
di Marco Bolsi Sentieri Selvaggi
Bernini-Borromini è un dittico indissolubile e non si potrebbe comprendere meglio la valenza dei due se non attraverso un confronto che gli stessi artisti, coevi, vissero nella Roma barocca in un secolo, il Seicento, in cui l'applicazione dei principi della Controriforma cattolica richiedeva il contributo indispensabile di architetti, pittori e scultori: richiamare a sé i fedeli, attirarli nei luoghi di culto con opere e costruzioni grandiose, che potessero suscitare stupore. Del resto la committenza, in questo caso papale, è il centro nodale da cui partire per avvicinarci alle personalità così diverse di Bernini e Borromini. [...]
di Marco Bolsi, articolo completo (2819 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 15 maggio 2023