Parola magica, "Sanctuary": il gioco di potere dell'esplosiva Qualley
di Marina Visentin Cult Week
Un uomo e una donna chiusi nell'immensa suite di un hotel di lusso sono i protagonisti di Sanctuary, secondo lungometraggio del critico cinematografico americano Zachary Wigon. Lui si chiama Hal Portfield (Christopher Abbott) ed è il ricchissimo rampollo di una famiglia che possiede una catena di alberghi, l'erede designato che dovrà sedere sulla poltrona di amministratore delegato di un impero miliardario. Lei dice di chiamarsi Rebecca (Margaret Qualley), forse è una professionista che deve occuparsi di questioni legali, forse una escort ingaggiata come dominatrix, forse una donna fragile che vive di segreti, forse una rivale, una controparte capace di condurre il gioco con inossidabile fermezza e magnifica audacia. [...]
di Marina Visentin, articolo completo (2694 caratteri spazi inclusi) su Cult Week 25 maggio 2023