Margaret Qualley dominatrix nel gioco a due diretto da Zachary Wigon. Brava, ma il film diventa ben presto ordinario. In concorso Progressive Cinema alla Festa di Roma
di Valerio Sammarco La Rivista del Cinematografo
Una suite di un hotel di lusso. Un uomo apre la porta ad una bella ragazza, bionda, in tailleur. Quella che inizialmente era un'intervista formale si trasforma poco a poco in un gioco dalle sfumature sempre più chiare: Rebecca (Margaret Qualley) è una escort dominatrix, l'uomo, Hal (Christopher Abbott), il suo facoltoso cliente, pronto a qualsiasi cosa pur di soddisfare le richieste della sua "padrona".
Al secondo lungometraggio dopo The Heart Machine, Zachary Wigon sceglie unità di tempo e di luogo per circoscrivere questo gioco a due destinato a mutare in corso di svolgimento. [...]
di Valerio Sammarco, articolo completo (2018 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 14 ottobre 2022