L'Appuntamento

Sarajevo, amore e guerra: lo psicodramma è servito

Metti un bel mattino a Sarajevo, ai giorni nostri, un gruppo eterogeneo di persone, diverse per età, ceto sociale, etnia e religione, convocate da due abili organizzatrici per una giornata di speed dating (un «appuntamento veloce» e, per chi ancora non lo sa, è una specie di gioco all'americana che consente in pochi minuti di incontrare fino a 25 persone per selezionare un compagno-a). In realtà queste persone e le abili organizzatrici sono state immaginate e messe in scena dalla regista macedone Teona Strugar Mitevska, già autrice dell'originale «Dio è femmina e si chiama Petrunya», e dalla sceneggiatrice Elma Tataragic nel loro ultimo film, «L'appuntamento», con uno scopo: dimostrare come le ferite inferte dalla guerra non si rimarginano mai, a meno che vengano miracolosamente sanate da un estemporaneo e imprevedibile atto d'amore individuale. [...]

di Fausto Bona, articolo completo (1825 caratteri spazi inclusi) su Brescia Oggi 19 aprile 2023