Qui rido io |
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Un film di Mario Martone.
Con Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell'Anna, Antonia Truppo.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 133 min.
- Italia 2021.
- 01 Distribution
uscita giovedì 9 settembre 2021.
MYMONETRO
Qui rido io
valutazione media:
3,85
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Scarpetta, l'ultimo re di Napoli
di Fabio Ferzetti L'Espresso
L' ultimo re di Napoli non si chiamava Borbone ma Eduardo Scarpetta (1853-1925). I suoi spettacoli facevano il tutto esaurito e avevano ammiratori illustri come Gorkij e Croce.
Alcuni suoi testi, "Un turco napoletano", "Miseria e nobiltà", "Il medico dei pazzi", sarebbero diventati film con Totò. La sua villa sopra Napoli, con la celebre scritta "Qui rido io", era celebre per il lusso e le feste. Il suo prestigio era assoluto. Come la sua libertà, che usava per comportarsi come Zeus nell' Olimpo.
Un Olimpo fatto di mogli, amanti, figli, figliastri, attori, attrici, in un turbine che impasta la vita e la scena in un unico amalgama. Destinato ad attraversare le epoche perché tra i suoi figli naturali, come sarebbe stato riconosciuto solo nel 1972, c' erano anche Eduardo, Titina e Peppino, figli di Luisa De Filippo, nipote di sua moglie Rosa...
Interpretato da un Toni Servillo semplicemente meraviglioso, lo Scarpetta di Martone, forse il capolavoro del regista napoletano, è qui colto nei primi anni del '900, all' apice della gloria e insieme alla vigilia del lento declino scatenato dal processo per plagio intentatogli da Gabriele D' Annunzio e da molto altro. Il logorìo di una vita vissuta a passo di carica, la concorrenza del cinematografo, iI trascorrere del tempo e delle mode. E il confronto con tutti quei figli, l' altro polo narrativo del film. Che cosa significa crescere con uno "zio" che passa a trovarti e veglia sulla tua educazione, salvo spedirti per anni a balia in campagna (Peppino)? Cosa succede davvero in scena se dietro le quinte c' è un altro figlio che aspetta da sempre di debuttare, e in platea tutti sanno (e perdonano) tutto, finché un nome più potente - D' Annunzio - non ti cita per aver osato parodiare il suo "La figlia di Iorio"? Costruito con un sapiente intarsio di epoche e episodi (la sceneggiatura è di Martone e di sua moglie Ippolita Di Majo), animato da generazioni di grandi interpreti della scena napoletana (citiamo almeno Maria Nazionale, Gianfelice Imparato, Cristiana Dell' Anna, Iaia Forte, il bisnipote e omonimo Eduardo Scarpetta), costellato di allusioni al cinema (Charlot, la Napoli filmata dai Lumière nel prologo), "Qui rido io" è il grande film sulla storia del nostro spettacolo che mancava al nostro cinema. E che solo un regista "totale" come Martone forse poteva osare e riuscire.
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