luca scialo
|
martedì 18 luglio 2023
|
un sequel reboot credibile e avvincente
|
|
|
|
David Gordon Green ha l'ingrato compito di rilanciare un franchise portato fino alla nausea, partito come un cult horror degli anni '80. Sceglie però la strada più giusta: continuare a raccontare i fatti, con un Michael Myer ormai invecchiato ma che ha sempre la stessa forza e determinazione a uccidere. Non è più giovane neppure Laurie, che ha passato gli ultimi 40 anni a prepararsi allo scontro finale, costringendo anche la figlia ad una lunga attesa. Nella battaglia saranno trascinati vecchi e nuovi personaggi, tra cui sua nipote. Il risultato finale è apprezzabile e tutto sommato coerente con il primo film. Certo, manca la qualità e l'autenticità del primo episodio, risentendo dello splatter che nel frattempo ha preso sempre più piede.
|
|
[+] lascia un commento a luca scialo »
[ - ] lascia un commento a luca scialo »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
martedì 28 marzo 2023
|
michael myers nell''era del metoo
|
|
|
|
Halloween è solo moderatamente spaventoso (dimentichiamoci la tensione palpabile del classico di John Carpenter), ma anche se finge che i sequel precedenti non esistano, si basa consciamente sulla passione e l’attaccamento dei fan alla serie quando lancia loro in pasto certi riferimenti. Non si spiegherebbe altrimenti l’idea stessa che Michael Myers possa essere una leggenda locale tanto familiare che tutti si riferiscano a lui semplicemente come “Michael”.
Quello orchestrato da David Gordon Green è un capitolo che potrebbe spaccare il pubblico proprio per la sua volontà di azzerare la timeline, cercando di fare ordine, ma soprattutto di mettere (con i due sequel) la parola fine alla storia.
[+]
Halloween è solo moderatamente spaventoso (dimentichiamoci la tensione palpabile del classico di John Carpenter), ma anche se finge che i sequel precedenti non esistano, si basa consciamente sulla passione e l’attaccamento dei fan alla serie quando lancia loro in pasto certi riferimenti. Non si spiegherebbe altrimenti l’idea stessa che Michael Myers possa essere una leggenda locale tanto familiare che tutti si riferiscano a lui semplicemente come “Michael”.
Quello orchestrato da David Gordon Green è un capitolo che potrebbe spaccare il pubblico proprio per la sua volontà di azzerare la timeline, cercando di fare ordine, ma soprattutto di mettere (con i due sequel) la parola fine alla storia.
Halloween era uno slasher movie girato da un talento assoluto come Carpenter. il valore del sequel di Green è dovuto solo in parte all’emulazione dello stile dell’originale. Sono i tempi in cui viviamo, l’era #MeToo, a permettere a questo film horror elementare di toccare un nervo scoperto. Seduti in poltrona osserviamo una donna chiedere conto dei suoi traumi al predatore che li ha causati. È tutto troppo reale per una farsa hollywoodiana. È quello che stiamo vivendo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
martedì 7 febbraio 2023
|
come ha fatto a piacere così tanto''sta roba???
|
|
|
|
Ancora una volta visto che non s'è già fatto abbastanza si ripiglia un titolo horror glorioso del passato usando le solite scuse farlocche dell'aggiornamento del rapporto vecchio-nuovo ecc per incassare.Cosa che puntualmente,ahinoi,si è verificata:è il film della saga di maggior successo commerciale.Un'assurdità inspiegabile come gli elogi di buona parte della critica,visto che ci troviamo di fronte a un obbrobrio che peggio non si poteva proprio.Il regista riparte dalla fine del film di Carpenter(che spero sia stato almeno pagato fior fior di dollaroni per co-produrre con la Curtis e musicare assieme al figlio Cody),con i fatti che tornano a ripetersi a 40 anni esatti dalla fatidica notte in cui Michael scatenò la sua furia omicida.
[+]
Ancora una volta visto che non s'è già fatto abbastanza si ripiglia un titolo horror glorioso del passato usando le solite scuse farlocche dell'aggiornamento del rapporto vecchio-nuovo ecc per incassare.Cosa che puntualmente,ahinoi,si è verificata:è il film della saga di maggior successo commerciale.Un'assurdità inspiegabile come gli elogi di buona parte della critica,visto che ci troviamo di fronte a un obbrobrio che peggio non si poteva proprio.Il regista riparte dalla fine del film di Carpenter(che spero sia stato almeno pagato fior fior di dollaroni per co-produrre con la Curtis e musicare assieme al figlio Cody),con i fatti che tornano a ripetersi a 40 anni esatti dalla fatidica notte in cui Michael scatenò la sua furia omicida.E concentrandosi sui personaggi femminili(madre,figlia e nipote)che coalizzandosi cercano di contrastare il Male.Fin qui tutto ok.Ma già dai primi minuti s'intuisce che le cose non fileranno affatto per il verso giusto...Se l'intento era recuperare le atmosfere e la sostanza del capostipite ci troviamo invece a visionare una fiacchissima e prevedibilissima summa di quello che ceratterizzava i film venuti dopo.I personaggi principali sono inconsistenti e scialbi a cominciare da una nevrotica Laurie che pare Sarah Connor in pensione,mentre quelli di contorno tipo i 2 giornalisti il fidanzato di Allyson o l'amichetto ciccionerd solo macchiette beote.La storia procede in automatico come lo stesso Myers,ormai mero bestione anonimo e del tutto incapace di suscitare il più piccolo brivido(a differenza di quello dei due film di Zombie).Il gore è scarso,e se anche qui si voleva cercare di privilegiare l'atmosfera come nell'originale ennesimo fallimento:siamo nel 2020 belli,oggi uno slasher senza sangue non funziona se non si ha un talento davvero speciale.Quando poi si arriva al twist sulla vera natura di Sartain e le sue reali motivazioni il ridicolo involntario s'impenna di brutto.Noioso e scontatissimo anche il confronto finale.Un concentrato di pochezza e scarsezza che lascia davvero basiti,ma che naturalmente visto il successone ha già spianato la strada al proseguo con già altri due film...Ed anche qui il trascinamento esasperato continua...Nick Castle,che interpretava il MIchael del'78,qui riprende il personaggio nella sequenza dell'omicidio attraverso la vetrata.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
eugen
|
martedì 1 novembre 2022
|
un altro"halloween"
|
|
|
|
Non importaa o importa solo relativamente sapere fino a che punto il"padre.creatroe"di"Halloween", John Carpenter, abbia supervisionato o anche.eventualmente-attivamente collaborato alla stesura del copione di "Halloween"del 2018(David Gordon Green, anche sceneggiatore insieme a Danny Mc Bride e forise Jeff Fradley), che parte dal primo, quello "carpenteriano"originale, ma sicuramente questo film, che ripendre quanratn'anni dopo, la vicenda dell'"Ur.Halloween", iniziando con due giornalisti che vogliono intervistare sia il "mitico "Micheal Myers, sia Laurie Strode, l0unica superstite del massacro di allora, cosi'traumatizzata dagli eventi di quella lontana notte da premunirsi sempre, in forma maniacale(ma poi si vedra' che il suo non era un comportamento"maniacale"ma quasi giustificato dali fattti o meglio da quanto deve ancora avvenire.
[+]
Non importaa o importa solo relativamente sapere fino a che punto il"padre.creatroe"di"Halloween", John Carpenter, abbia supervisionato o anche.eventualmente-attivamente collaborato alla stesura del copione di "Halloween"del 2018(David Gordon Green, anche sceneggiatore insieme a Danny Mc Bride e forise Jeff Fradley), che parte dal primo, quello "carpenteriano"originale, ma sicuramente questo film, che ripendre quanratn'anni dopo, la vicenda dell'"Ur.Halloween", iniziando con due giornalisti che vogliono intervistare sia il "mitico "Micheal Myers, sia Laurie Strode, l0unica superstite del massacro di allora, cosi'traumatizzata dagli eventi di quella lontana notte da premunirsi sempre, in forma maniacale(ma poi si vedra' che il suo non era un comportamento"maniacale"ma quasi giustificato dali fattti o meglio da quanto deve ancora avvenire...)e poi si vedono varie situazioni, con la Stode"in attesa"e vigile preparazione e il redivivio Michael, fuggito dalla sua detnenzione psichaitrica, approfittando del viaggio in autobus per l'assegnazione alla nuova struttura detentivo."riabilitativa", dove, lo psichiatra successore del dottor Loomis segue "dogmaticamente"lo stesso affermando con questi che"michael e'il male". Le vicende successive sono sostanzilwmnte incentrate sulla lotta tra la Storde(e sua figlia e sua nipote, figlia della figlia)e Micahel, dove il ruolo della donna forte e combattiva viene potenziato al massimo, in corrispondenza con quanto emerso nell'epoca, se vogliamo, deinifbile come"postmoderna". Complessivamente il film, quasi "metafilmico"rispetto al genere"hoorror", riesce ad essere estremamente efficace, nel rapporto azione.montaggio e nella focalizzazione del contrasto tra protagonisti(dove Michael e'l'antagnosita"maligno"ma depotenziato di ogni volonta', al di fuori di quella violenat e maligna), dove riemerge Jamie Lee Curtis, a distanza di quarant'anni, che potrmemo defnire tranquillamente"protaognista assoluta"o quasi. dove comunque Judy Greer nel ruolo dlela figlia e anche Andy Matichak, nella porte della nipote, hanno un'importanza non certo secondaria, come continuiatrici della madre e.rispettivamente.nonna, in un film decisamente"al femminile". Ottima prova delle atrreici, dunque, piu'che dei loro colleghi maschietti, piu'in poenombra",(trattandosi id un fikm come questo l'espressione non e'peregrina)e la cifra della musica "immortale"di Carpenter rimane inalterata., El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
giovedì 4 marzo 2021
|
halloween senza sequel?
|
|
|
|
"Halloween"(David Gordon Green, sceneggiatura dello stesso regista, con Danny Mc Bride e Jeff Fradley, dal soggetto classico-persosnaggi-di Carpenter e Debra Hill, 2018). Quarnat'anni dopo , decisamente riallacciandosi alla vicenda del serial-killer(ma anche molto di più)Michael Myers, nel 2018 il film nasce dalla volontà di Carpenter di tornare in qualche modo alle origini, deludendo chi s'aspettava una continuazione dei sequels poi quasi"incessantemente"(un po'esagerata, invero, come definizione avverbiale, ma per comodità si dice così)si sono prodotti dopo l'archetipo... Grande operazione filologica, con attenzione anche ai dettagli, dove il "mitico"dottor Loomis, il primo psichiatra che aveva avuto in cura Michael(il cognome, in realtà, conta poco, fin dall'inizio è il nome a"svettare")naturalemtne non c'è più, non"può"esserci più, ma è il dottor Sartain, discepolo di Loomis(interpretato da Haluk Bilginer)a "riproporne la dottrina", ribadendo come Loomis stesso avesse affermato che Michael era"Il male allo stato puro".
[+]
"Halloween"(David Gordon Green, sceneggiatura dello stesso regista, con Danny Mc Bride e Jeff Fradley, dal soggetto classico-persosnaggi-di Carpenter e Debra Hill, 2018). Quarnat'anni dopo , decisamente riallacciandosi alla vicenda del serial-killer(ma anche molto di più)Michael Myers, nel 2018 il film nasce dalla volontà di Carpenter di tornare in qualche modo alle origini, deludendo chi s'aspettava una continuazione dei sequels poi quasi"incessantemente"(un po'esagerata, invero, come definizione avverbiale, ma per comodità si dice così)si sono prodotti dopo l'archetipo... Grande operazione filologica, con attenzione anche ai dettagli, dove il "mitico"dottor Loomis, il primo psichiatra che aveva avuto in cura Michael(il cognome, in realtà, conta poco, fin dall'inizio è il nome a"svettare")naturalemtne non c'è più, non"può"esserci più, ma è il dottor Sartain, discepolo di Loomis(interpretato da Haluk Bilginer)a "riproporne la dottrina", ribadendo come Loomis stesso avesse affermato che Michael era"Il male allo stato puro". E qui si gioca, potremmo dire, il clou del film: Myers è "the Black Man", un'entità sovrumana, extra-umana, non certo"divina", né propriamente"diabolica", forse"demoniaca"(forse un film ulteiore chiarirà la cosa o più probabilmente la cosa rimarrà avvinta nel mistero carpenteriano).Ecco il "fascino" misterioso del personaggio, che torna a uccidere baby.sitters, ma anche altre persone, indipendentemente dal tuolo e dal genere cui appartengono(del resto a sei anni aveva quasi ucciso la sorella grande)e naturalmente, se "torna in campo"Michael(sempre interpretato, come nel classico film archetipico da Nick Castle, cui però si affianca James Jude Courtney, per le sequenze acrobatiche, per le quali l'attore e stuntman si è esprressamente ispirato alle movenze del gatto) non poteva mancare la sua deuteragonista, Jamie Lee Curtis, sempre ossessionata dall'ombra di Michael, ma decisa , appunto ossessivamente, a ripararsi da suoi eventuali attacchi, come fa anche proteggendo in modo autoritario la famiglia , in particolare la figlia Karen, che è resa da Judy Greer e la nipote Allyson(Andy Matichak). Non è un"novum"assoluto, anzi, questo film, che però ripropone il"perturbante"(la citazione freudiana è d'obbligo), con la musica, sempre di JOhn Carpenter e di Cody Carpenter. . El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
wolvie
|
giovedì 20 febbraio 2020
|
40 anni dopo
|
|
|
|
Quanti capitoli dobbiamo aspettare per mettere la parola FINE alle disavventure del demoniaco Michael Myers? Dopo i primi due film, filologicamente susseguenti ed un terzo film, dalla storia completamente distaccata dal principale filone, abbiamo visto una pletora di film tra la serie B e lo straight to video, ben 8, con ritorni vari, tra cui il dottor Loomis interpretato da Donald Pleasance e la stessa Laurie- J.L.Curtis, poi un reboot con seguito diretti da Rob Zombie, non ben voluti dal demiurgo John Carpenter, ed infine questo "Halloween" a 40 anni dal primo e che tende a fare piazza pulita dal capitolo 4 In poi, assurgendo a capitolo definitivo sotto l' egida di Carpenter. Ma recentemente la casa di produzione Blumhouse ha fatto circolare rumore su altri due capitoli (sigh!), Come si poteva evincere dai respiri post titoli di coda del film in questione.
[+]
Quanti capitoli dobbiamo aspettare per mettere la parola FINE alle disavventure del demoniaco Michael Myers? Dopo i primi due film, filologicamente susseguenti ed un terzo film, dalla storia completamente distaccata dal principale filone, abbiamo visto una pletora di film tra la serie B e lo straight to video, ben 8, con ritorni vari, tra cui il dottor Loomis interpretato da Donald Pleasance e la stessa Laurie- J.L.Curtis, poi un reboot con seguito diretti da Rob Zombie, non ben voluti dal demiurgo John Carpenter, ed infine questo "Halloween" a 40 anni dal primo e che tende a fare piazza pulita dal capitolo 4 In poi, assurgendo a capitolo definitivo sotto l' egida di Carpenter. Ma recentemente la casa di produzione Blumhouse ha fatto circolare rumore su altri due capitoli (sigh!), Come si poteva evincere dai respiri post titoli di coda del film in questione. Myers riesce a fuggire dal manicomio criminale, torna alla città natale per perpetuare omicidi in serie. Questa volta però Laurie è attrezzata, quasi come una "Sarah Connor/Terminator", armi e trappole in una casa rifugio, che però latita a razionalità organizzativa. Scena cult: Michael spinge la sorella dalla terrazza del secondo piano della casa, in una ripresa identica al film originale, ma qui le parti si invertono, la preda diviene cacciatrice. Un bel film, non eccelso peccato per il finale, ancora una volta troppo aperto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a wolvie »
[ - ] lascia un commento a wolvie »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
mercoledì 20 novembre 2019
|
haddonfield, 40 anni dopo
|
|
|
|
La saga di Halloween ritorna in vita e con essa anche Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) la sorella di Michael Myers. Il film non tiene conto dei vari sequel e praticamente si allaccia a quanto accaduto esclusivamente nel primo capitolo, datato 1978. L'uomo nero è pronto a compiere il proprio dovere: uccidere la sorella e tutti i membri della famiglia rimasti in vita, ma Laurie aspetta questo momento da tanti decenni, ed è preparato al suo arrivo. Il film ha avuto successo ai botteghini, già in lavorazione il secondo ed il terzo capitolo, per la serie: Il male non muore mai!
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 21 giugno 2019
|
halloween-a new halloween?
|
|
|
|
"Halloween"(2018, David Gordon Green)è un tentativo di riallacciarsi direttamente, bypassando gli altri sequel(anche questo è comunque tale) al"capostipite", ossia al mitico"Halloween"di John Carpenter di quarant'anni prima, il che è impossibile, proprio perché gli altri film , bene o male, ci sono stati, e proporsi quindi come"unica continuazione"è un atto che diremmo di hàbris, forse in parte anche punita al botteghino... Poche sequenze realmente"horror", poche che facciano veramente"tremare"o almeno fremere...Poca cosa, da ogni punto di vista, non fosse che per una certa pulizia formale e quell'acribia filologica(inutile, però, come rilevato già sopra)che non porta a quasi nulla: altro merito , quello di aver riproposto nel film le vecchie musiche di Carpenter(da sempre anche compositore).
[+]
"Halloween"(2018, David Gordon Green)è un tentativo di riallacciarsi direttamente, bypassando gli altri sequel(anche questo è comunque tale) al"capostipite", ossia al mitico"Halloween"di John Carpenter di quarant'anni prima, il che è impossibile, proprio perché gli altri film , bene o male, ci sono stati, e proporsi quindi come"unica continuazione"è un atto che diremmo di hàbris, forse in parte anche punita al botteghino... Poche sequenze realmente"horror", poche che facciano veramente"tremare"o almeno fremere...Poca cosa, da ogni punto di vista, non fosse che per una certa pulizia formale e quell'acribia filologica(inutile, però, come rilevato già sopra)che non porta a quasi nulla: altro merito , quello di aver riproposto nel film le vecchie musiche di Carpenter(da sempre anche compositore). Per il resto, le due icone, Jamie Lee Curtis e Nick Castle, a suo tempo vittima e carnefice, rispettivamente, senza l'ombra di un possibile "complesso di Stoccolma"... Niente di che, appunto, salvo una certa gradevolezza nel recucupero e nell'accentuazione della componente iconica. Ma per un"horror terrifico"che faccia gridare e disperarsi è , francamente, troppo poco... Certo pesa il numero di sequel, certamente troppi, ma prescinderne . farne epochè non serve, perché il pubblico di"aficionados"li ha visti tutti o quasi e c' è il concreto rischio che tende a non vedere altri film, per cui riconosce ogni citazione, volontaria o meno, conscia o inconscia, per cui.... il tentativo temo non raggiunga l'obiettivo prefiassato, anzi vada a finire tra i tanti sequels precedenti.... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
kyotrix
|
venerdì 29 marzo 2019
|
forse 30 anni fa..
|
|
|
|
...poteva essere carino. Oggi è decisamente un film ridicolo.
|
|
[+] lascia un commento a kyotrix »
[ - ] lascia un commento a kyotrix »
|
|
d'accordo? |
|
angelo67
|
lunedì 25 febbraio 2019
|
si poteva fare molto meglio
|
|
|
|
I primi 40 minuti di film promettono bene ma poi è di una noia e banalità mortale.
Il più grande difetto è che il film non spicca mai il volo, rimane sempre scontato e lineare.
|
|
[+] lascia un commento a angelo67 »
[ - ] lascia un commento a angelo67 »
|
|
d'accordo? |
|
|