gustibus
|
martedì 25 dicembre 2018
|
la novita'?sono tornati amici!
|
|
|
|
Il film non merita piu'di due stelle,tre per gli "amici"ritrovati.Dopo 85minuti ce'la fine e vien da dire.."ma 10€.(piu'o meno per sto film!)...sembra girato con un finanziamento contato.La storia semplicissima con la regia di DE SICA,travestimenti,ammicamenti sui vent'anni della coppia Boldi-De Sica,carrozzina("Quasi Amici").Boldi impersona un ricco erditiero ormai anziano con problemi mentali ma senza esagerazioni.Il nome Massimo Colombo usato in moltissimi cinepanettoni anni 80/2000.De Sica fa il direttore d'hotel licenziato dalla figlia di Colombo,e travestendosi viene assunto poi come badante.Si ride poco-poco,e ci sono a volte parvenze di una commedia semi-seria,ma tutto nel gia'visto.
[+]
Il film non merita piu'di due stelle,tre per gli "amici"ritrovati.Dopo 85minuti ce'la fine e vien da dire.."ma 10€.(piu'o meno per sto film!)...sembra girato con un finanziamento contato.La storia semplicissima con la regia di DE SICA,travestimenti,ammicamenti sui vent'anni della coppia Boldi-De Sica,carrozzina("Quasi Amici").Boldi impersona un ricco erditiero ormai anziano con problemi mentali ma senza esagerazioni.Il nome Massimo Colombo usato in moltissimi cinepanettoni anni 80/2000.De Sica fa il direttore d'hotel licenziato dalla figlia di Colombo,e travestendosi viene assunto poi come badante.Si ride poco-poco,e ci sono a volte parvenze di una commedia semi-seria,ma tutto nel gia'visto.Secondo me il piu'grande difetto e'che non e'il classico "cinepanettone"ma per nulla!Una commedia molto italiana ma dal contenuto leggero leggero.Auguro comunque che abbia successo...ma nn uscite incantati!E'da dire!Oggi Natale e'terzo negli incassi,passato da Bohemian rapsody(secondo!)..Insomma "Vacanze di Natale 2000"e'da rimpiangere!ma sempre w! il cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gustibus »
[ - ] lascia un commento a gustibus »
|
|
d'accordo? |
|
roby 82
|
mercoledì 26 dicembre 2018
|
tipico film desichiano
|
|
|
|
Amici come prima. Mettiamola cosi, il film è un classico "Desichiano" ovvero semplice e che non impegna troppo. Un pò come lo fu "il conte Max" o "Simpatici contro antipatici". De Sica non per un colpo, recita perfettamente come sempre, per i suoi fan è sempre il migliore e al TOP e si vede. Che dietro la regia ci sia lui si vede e prende scente intelliggenti. Mette Boldi su una sedie a rotelle e gli fa interpretare il vecchio come giusto che sia. Non gli mette nessuna donna affianco e lo strappa dal personaggio del donnaiolo che tromba come si ostinava a fare. Parla poco e non è al centro del film. Insomma fa meno danni di quello che il trailer voleva far intuire.
[+]
Amici come prima. Mettiamola cosi, il film è un classico "Desichiano" ovvero semplice e che non impegna troppo. Un pò come lo fu "il conte Max" o "Simpatici contro antipatici". De Sica non per un colpo, recita perfettamente come sempre, per i suoi fan è sempre il migliore e al TOP e si vede. Che dietro la regia ci sia lui si vede e prende scente intelliggenti. Mette Boldi su una sedie a rotelle e gli fa interpretare il vecchio come giusto che sia. Non gli mette nessuna donna affianco e lo strappa dal personaggio del donnaiolo che tromba come si ostinava a fare. Parla poco e non è al centro del film. Insomma fa meno danni di quello che il trailer voleva far intuire. Invece il film si concentra su De Sica e la sua Lisa, scelta azzeccata. Ma come ogni film "Desichiano" toppa negli interprenti. Bocciati la Orioli "non ha mai imparato a recitare e si vede", per non parlare di una Lunetta Savino insipida. Un Casagrande che poteva dare molto di più come vera spalla. Un anonimo attore che interpreta il figlio rapper che non si capisce cosa centri nella sceneggiatura, e un inspiegabile comparsa di Francesco Facchinetti.
Il film almeno ha una sceneggiatura, ma non basta per chiedere il prezzo di un biglietto del cinema. Diciamo che si va al cinema più per amore verso De Sica e Boldi, ma di certo non rimarrà nella storia dei loro film. Ma se siete fan solo di De Sica allora entrerà nella vostra videoteca.
Voto a De Sica 7+, voto a Boldi 6 (solo perché interpreta un perosnaggio della sua età senza fare danni), voto al film 5 1/2. Tutto il resto sotto la sufficienza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a roby 82 »
[ - ] lascia un commento a roby 82 »
|
|
d'accordo? |
|
|
venerdì 19 luglio 2019
|
“amici come prima” : titolo commerciale, come l’intero “quasi-non-film”
|
|
|
|
“Amici come prima” è il film che ha rivisto di nuovo insieme l’affiatata coppia Boldi–De Sica dopo più di 10 anni senza lavorare insieme. Il film, diretto da Christian De Sica, è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel dicembre 2018, poco prima di Natale. Gli incassi, come sempre, hanno raggiunto alti vertici. Ma veniamo all’analisi critica della pellicola!
Premettendo che “Amici come prima” non sia un cinepanettone, per usare simil parole dello stesso regista, nonché attore tra i protagonisti del film Christian De Sica, in realtà tenta nel plot quasi fin da subito, in particolare dalla prima sequenza in cui compare Boldi in scena, di ripristinare quel sottogenere della commedia italiana che ha avuto tanto successo negli anni Novanta e nei primi anni Duemila.
[+]
“Amici come prima” è il film che ha rivisto di nuovo insieme l’affiatata coppia Boldi–De Sica dopo più di 10 anni senza lavorare insieme. Il film, diretto da Christian De Sica, è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel dicembre 2018, poco prima di Natale. Gli incassi, come sempre, hanno raggiunto alti vertici. Ma veniamo all’analisi critica della pellicola!
Premettendo che “Amici come prima” non sia un cinepanettone, per usare simil parole dello stesso regista, nonché attore tra i protagonisti del film Christian De Sica, in realtà tenta nel plot quasi fin da subito, in particolare dalla prima sequenza in cui compare Boldi in scena, di ripristinare quel sottogenere della commedia italiana che ha avuto tanto successo negli anni Novanta e nei primi anni Duemila. Ma risulta inconsistente questo pasticcioso collage, tale da rendere inutile e poco divertente l’intera pellicola, che è più brutta di qualsiasi cinepanettone. Dapprima, si fa riferimento, attraverso un moderno rifacimento di colonna sonora firmata da Bruno Zambrini, alla splendida canzone del finale di “Vacanze di Natale ‘91”, il miglior cinepanettone qualitativamente parlando. La citazione stona, la canzone resa “più moderna” altrettanto e Boldi anziano e malato, voglioso di ritornare giovane (e non solo per questo) fa significativamente il suo ingresso su una sedia a rotelle: è la morte di un artista comico caratterista che, se negli anni Settanta si era formato, negli anni Ottanta aveva raggiunto ottimi risultati e, infine, con De Sica negli anni Novanta e nei primi Duemila aveva vissuto la sua “epoca d’oro”, da qualche anno ormai, sempre di più mano mano che c’allontaniamo dalla separazione del suo sodalizio artistico con De Sica avvenuta nel 2005 con “Natale a Miami”, ha come dimenticato cosa significhi saper recitare, saper variare battute, mimiche e saper muoversi in scena. È divenuto un mostro capace solo di abbrutire tutt’intorno con la sua volgarità, specchio di un assurdo degrado, che tuttavia non ha alcuna forza satirica o di denuncia sulla società. Nonostante ciò, è in grado ancora (per fortuna) di interagire col suo compagno di sempre De Sica, ma la coppia, sebben sia consolidata ormai da un punto di vista personale, amichevole, artisticamente parlando poco s’intende, ognuno va nella propria direzione (chiaramente sbagliata, e sbagliando!). De Sica è incapace di rinnovarsi, nonostante sappia sostenere sempre una recitazione professionale, strappando qualche risata, anche quando si traveste da donna (peraltro uno dei suoi pezzi forti è sempre stato il causare divertimento “en travesti”). Come regista è attento ad una buona resa d’immagine, specie per le inquadrature panoramiche o dall’alto, si affida a tecnici specializzati in una resa filmica di buona qualità video, ma è evidente che alla base di tutto questo ci sia solo un’operazione commerciale, di rilancio di se in coppia con Boldi, perché nel film non c’è nulla che si possa definire artistico. Probabilmente anche la venatura drammatica che però poco emerge in superficie, così come la “morale” finale, il trionfo di una giustizia vendicativa che sappia premiare chi aiuta ed è in difficoltà, sono dei pretesti per rendere appetibile un film altrimenti quasi nullo, senza senso, insomma un autentico “non film”. Ma la storia è tutta in superficie, il fulcro è costituito da banalità, sfrenate volgarità rievocanti brutte “perle” di alcuni cinepanettoni di successo (il tentativo di costrizione al sesso orale che Boldi induce a De Sica travestito da donna non è forse un chiaro riferimento alla battuta più trash del cinema italiano “Iside… e famme na’ pompa!”, pronunciata da De Sica in “S.P.Q.R.” dei Vanzina nel ‘94?) e azioni e battute scontate. Forse si salvano solo Maurizio Casagrande e Lunetta Savino nel film, due bravi caratteristi partenopei. Il primo interpreta il solito ruolo (non suo, ma presente in tanti cinepanettoni) dell’amico che aiuta il protagonista in difficoltà, un personaggio positivo, anche abbastanza simpatico. Ma la grande novità è il ruolo interpretato da Lunetta Savino, che per la prima volta non fa se stessa (o quasi), cioè non fa la napoletana spesso servetta o maltrattata, ma al contrario una cafona milanese arricchita, noncurante degli affetti familiari, interessata solo alla vita mondana, alle pellicce, ai vestiti, al denaro. E dà prova di una grande interpretazione innovativa nel suo panorama cinematografico, mentre l’attrice che fa la figlia di Boldi nel film non sa recitare minimamente, tende quasi al padre nel film in proporzione e non merita neanche di essere citata. Peccato che all’inizio della pellicola era sembrato, grazie alla ripresa a terra in moto e alla canzoncina un po’ drammatica di sottofondo, che potesse nascere qualcosa di buono, invece dalla prima scena in poi tutt’un crollo. E peccato anche che, pur rifacendosi in parte alla trama di “Mrs. Doubtfire”, uno dei capolavori di R. Williams e del cinema americano, nonché ad un altro pezzo grosso dello stesso cinema (“A qualcuno piace caldo” con B. Wilder), la pellicola in questione finisce per rievocarli a tratti con simpatia, a tratti degradandoli, nel senso che esce fuori tutt’altro, una schifezza che non rende omaggio, se non offesa, ai capolavori a cui vorrebbe, ma forse solo lontanamente, “ispirarsi”… Valutazione: Sufficiente
[-]
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|