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domenica 31 maggio 2020
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ottima recensione
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marychan
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mercoledì 15 agosto 2018
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all'altezza dei classici disney
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Una nuova principessa nell'universo disney, ma stavolta senza principe. Vaiana è cocciuta ed indipendente, e contro la volontà del padre navigherà da sola oltre il reef per rimettere a posto il cuore di Te-Fiti.
Le musiche sono all'altezza degli altri classici, viene voglia di riascoltarle ancora e ancora, ma il punto forte è l'animazione: la CGI è talmente ben fatta che sembra di essere lì in polinesia insieme a Vaiana e Maui. Quest'ultimo avrebbe dovuto prendere l'oscar come miglior co-protagonista, credo sia la vera star del film: interessante, divertente, pieno di sé...scorretto e con così tanti umani difetti (per un semi-dio!) che è impossibile non innamorarsene!
L'happy end è scontato in un film Disney, ma riesce a riservare qualche sorpresa e soprattutto una delle migliori scene di tutto il film (o forse dovrei dire di TUTTI i film!) quando l'oceano si apre e Vaiana va incontro a Te-Ka al rallentatore.
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hellphone97
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giovedì 20 luglio 2017
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principessa polinesiana
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Il classico disney del 2016 (dopo zootropolis) gode di una trama accattivante e canzoni molto orecchiabili che dopo averle sentite una sola volta rimangono nella nostra testa e anche nel nostro cuore. Peccato non abbia vinto l'oscar e meno male sia stato superato da Zootropolis.
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kyotrix
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sabato 22 aprile 2017
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ma ancora con queste canzoni?!?
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Bel film, graficamente ottimo, simpatico, un pò emozionante. Tutto perfetto? No, Disney ancora con quelle cavolo di canzoni ( non eccessive per fortuna ) che rovinano il film?... inserite pure in momenti cruciali che ne spezzano il filo, l'emozione. Come rovinare un film... E poi parliamo del solito titolo italiano senza senso? Lasciarlo in Moana?!?!
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frague
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lunedì 23 gennaio 2017
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piccolo grande capolavoro
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Non ero molto convinta di andare a vedere qualcosa di diverso dalle ultime principesse Disney dopo aver guardato il trailer ma...appena entrata in sala ho cominciato un viaggio nella meravigliosa Polinesia e nella vita di Moana (mi rifiuto di chiamarla con il nome differente dall'originale) , principessa bellissima che prima di compiere il suo dovere nei riguardi del suo popolo, vuole prima ascoltare il suo cuore e capire perché l'oceano "l'ha scelta". Una metafora profonda sulla vita e sull'inseguire i propri sogni e trovare così se stessi, anche se è dura, anche se non ce la si fa al primo colpo e il rischio di perdersi è molto facile.
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Non ero molto convinta di andare a vedere qualcosa di diverso dalle ultime principesse Disney dopo aver guardato il trailer ma...appena entrata in sala ho cominciato un viaggio nella meravigliosa Polinesia e nella vita di Moana (mi rifiuto di chiamarla con il nome differente dall'originale) , principessa bellissima che prima di compiere il suo dovere nei riguardi del suo popolo, vuole prima ascoltare il suo cuore e capire perché l'oceano "l'ha scelta". Una metafora profonda sulla vita e sull'inseguire i propri sogni e trovare così se stessi, anche se è dura, anche se non ce la si fa al primo colpo e il rischio di perdersi è molto facile. Il cuore di Tefiti e quello di Moana si ritrovano insieme in una scena finale meravigliosa sia per le orecchie che per gli occhi. Quando lei è finalmente in pace con se stessa, lo è anche l'isola che torna rigogliosa e più bella che mai. Oltre la scenografia eccellente e i numerosi temi affrontati, a rendere tutto più magico c'è la deliziosa nonna, la nostra parte razionale ma anche quella più carica di sentimenti, che ci ricorda quanto tutto nella vita serva per renderci ciò che siamo e talvolta ci ostacola per metterci alla prova e farci riuscire con ancora più convinzione; e la colonna sonora, con la canzone che rappresenta la piccola Moana e che ti carica di sogni e speranze in un reprise a dir poco commovente.
"Moana" è il cartone Disney entrato di diritto tra i miei preferiti, cosa che un film come Frozen, nonostante tutto, non era riuscito a fare.
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frague
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domenica 22 gennaio 2017
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meraviglioso ritorno disney
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Ero andata al cinema con poche aspettative visto il trailer che non mi aveva fatto credere che ci fosse qualcosa di più delle altre principesse Disney... e poi è stata magia... un viaggio insieme a Moana (mi rifiuto di chiamarla diversamente), una principessa che prima di diventare quello vuole trovarsi e ascoltare se stessa. Un viaggio introspettivo in cui non mancano i problemi, i dubbi, la paura di non farcela e la voglia di tornare indietro, ma alla fine grazie a una saggia nonnina e alla sua determinazione riuscirà a trovarsi e a restituire il cuore di Tefiti proprio quando si sarà riappropriata finalmente del suo. Messaggio bellissimo e colonna sonora molto toccante.
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Ero andata al cinema con poche aspettative visto il trailer che non mi aveva fatto credere che ci fosse qualcosa di più delle altre principesse Disney... e poi è stata magia... un viaggio insieme a Moana (mi rifiuto di chiamarla diversamente), una principessa che prima di diventare quello vuole trovarsi e ascoltare se stessa. Un viaggio introspettivo in cui non mancano i problemi, i dubbi, la paura di non farcela e la voglia di tornare indietro, ma alla fine grazie a una saggia nonnina e alla sua determinazione riuscirà a trovarsi e a restituire il cuore di Tefiti proprio quando si sarà riappropriata finalmente del suo. Messaggio bellissimo e colonna sonora molto toccante. Alla fine è rientrato tra i miei preferiti Disney, cosa che Frozen, nonostante l'indiscussa bellezza, non era mai riuscito a fare. VEDETELO!
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venerdì 20 gennaio 2017
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un oceano di sorrisi
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Se c'è una cosa che ricordo bene di questo film, è che almeno la metà del tempo sorridevo mentre lo guardavo.
E' molto carino, fatto bene: come al solito, la Disney non delude.
Nemmeno le canzoni sono noiose. La storia è bella e unica.
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marychan
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martedì 17 gennaio 2017
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una nuova principessa per il 56° classico disney
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Un film d'animazione che fonde lo stile Disney alle leggende Maori, riportandone anche le fantastiche musiche tipiche, il tutto immerso in uno splendido paesaggio sull'oceano pacifico. E l'animazione è proprio uno dei punti forti del film, spanne avanti alla computer grafica di qualche tempo fa, come nei film di Rapunzel e Frozen, con movimenti molto più fluidi e naturali. Io, che sono della vecchia scuola e non riesco proprio a rassegnarmi alla grafica 3D, sono rimasta piacevolmente stupita dal netto miglioramento che non fa rimpiangere troppo i disegni su carta. Chi ha visto Fantasia 2000, noterà una certa apprezzabile somiglianza fra madre natura e Te Fiti.
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Un film d'animazione che fonde lo stile Disney alle leggende Maori, riportandone anche le fantastiche musiche tipiche, il tutto immerso in uno splendido paesaggio sull'oceano pacifico. E l'animazione è proprio uno dei punti forti del film, spanne avanti alla computer grafica di qualche tempo fa, come nei film di Rapunzel e Frozen, con movimenti molto più fluidi e naturali. Io, che sono della vecchia scuola e non riesco proprio a rassegnarmi alla grafica 3D, sono rimasta piacevolmente stupita dal netto miglioramento che non fa rimpiangere troppo i disegni su carta. Chi ha visto Fantasia 2000, noterà una certa apprezzabile somiglianza fra madre natura e Te Fiti. Le musiche di Mark Mancina ed Opetaia Foa'i sono magnifiche, trasportano nell'atmosfera del film, e creano una delle più belle colonne sonore dei classici animati degli ultimi anni. Non per niente "How far I'll go" è stata subito paragonata a "Let it go", il grandissimo successo di Frozen, alla quale, se vogliamo, somiglia sin troppo. Personalmente mi è piaciuta molto, ma si spera che d'ora in poi non le facciano tutte con lo stampino.
La protagonista, Vaiana (che significa "acqua che esce dalla grotta" in lingua hawaiana) è una ragazzina vivace che sogna una vita diversa da quella sull'isola di Motunui, dove vive il suo popolo, e quindi decide di partire, scelta dall'oceano, per riportare il cuore di Te Fiti al suo posto. Durante il viaggio incontra il semi-dio caduto in disgrazia Maui, che diventerà il suo divertente co-protagonista, nonché all'occorrenza spalla comica insieme al galletto mangia-sassi HeiHei. Maui è sicuramente il personaggio più interessante del film: un fisico imponente, coperto di tatuaggi (uno dei quali prende vita come una specie di coscienza), un bambino scelto dagli dèi per aiutare gli uomini con il suo gigantesco amo da pesca, che gli permette di mutare forma e compiere grandi imprese. Ed era proprio lui che serviva per dare un po' di brio al film, visto che la trama in sé, parlando di un'adolescente che cerca la sua strada nella vita, non è che sia particolarmente originale (anche se funziona sempre). Ed è proprio per questo motivo che non ho dato l'ultima stella al film, e lo stesso motivo per cui non è al livello dei capolavori Disney come Il re leone, Aladdin, La bella e la bestia eccetera...ma rimane comunque nella mia top 10.
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qdaniele97
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venerdì 6 gennaio 2017
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magnifico film d'animazione per grandi e piccini
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Un' altro ottimo lavoro di Disney che, con la sua nuova "principessa che non vuol essere un a principessa", centra di nuovo l'obbiettivo e, con personaggi e ambientazioni completamente inedite, realizza un film d'animazione eccellente sia per grandi che piccini.
Detto questo la mia recensione finisce qui (perchè io non sono un recensore e non so scrivere recensioni), mi permetto però due commenti:
1) Il film, forse non tanto in Italia ma nel resto del mondo sì, ha ricevuto critiche di razzismo da ogni parte (come molti film Disney da Dumbo in poi). Il motivo? Maui (il semi-dio), anche se muscoloso, ha un po' di pancetta e non mostra la tartaruga addominale: Questo secondo alcuni è un riferimento non troppo velato dei maliziosi disegnatori Disney al fatto che le popolazioni delle isole del pacifico hanno in media la tendenza ad accumulare più facilmente grasso corporeo.
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Un' altro ottimo lavoro di Disney che, con la sua nuova "principessa che non vuol essere un a principessa", centra di nuovo l'obbiettivo e, con personaggi e ambientazioni completamente inedite, realizza un film d'animazione eccellente sia per grandi che piccini.
Detto questo la mia recensione finisce qui (perchè io non sono un recensore e non so scrivere recensioni), mi permetto però due commenti:
1) Il film, forse non tanto in Italia ma nel resto del mondo sì, ha ricevuto critiche di razzismo da ogni parte (come molti film Disney da Dumbo in poi). Il motivo? Maui (il semi-dio), anche se muscoloso, ha un po' di pancetta e non mostra la tartaruga addominale: Questo secondo alcuni è un riferimento non troppo velato dei maliziosi disegnatori Disney al fatto che le popolazioni delle isole del pacifico hanno in media la tendenza ad accumulare più facilmente grasso corporeo. Probbabilmente, secondo queste persone, sarebbe stato meglio se la Disney avesse disegnato Maui con i muscoli di Superman e degli addominali scolpiti in modo da rispettare i moderni canoni di bellezza, così si che si debella il razzismo!
2) La recensione di Marzia Gandolfi è magnifica (io non sarei assolutamente in grado di scrivere niente di simile), c'è solo una cosa che mi lascia perplesso: Come si fa a guardare un film per poi recensirlo, senza capire che il nome della protagonista non è Oceania ma Vaiana? L'unica spiegazione che mi viene in mente è che la recensione sia stata scritta guardando il film in inglese (dove il titolo, Moana, coincide con il nome della protagonista). Magari però, per scrivere la recensione di un film in una certa lingua, prima è meglio guardare il film in quella lingua, così uno dice anche due parole sul doppiaggio, cose così. Oppure, per esempio, uno dice che la recensione è stata scritta dopo aver visto il film in inglese e magari fa un salto su Wikipedia per vedere come si chiamano i personaggi in italiano.
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andrea__r
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giovedì 5 gennaio 2017
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le canzoni sono il suo forte!
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Le canzoni italiane hanno fatto progressi rispetto a quelle inglesi; del film posso solo dire che mi piace, vista la prevalenza delle canzoni...
Nelle canzoni Chiara Grispo riesce veramente a fare di Vaiana una ragazzina e Angela Finocchiaro dà a Nonna Tala la voce di una vera nonna. E' un film per bambini, quindi è ovvio che ci sia un po' di fantasia (per esempio ci sono situazioni o oggetti completamente inventati come l'amo di Maui, il cuore di Tefiti, la stessa Tefiti).
E' stata una bella mossa quella di sostituire la prima versione di "You are welcome" - che era qualcosa come "mmmh, prego" cantata da Sergio Sylvestre e Rocco Hunt - con "Tran-quil-la!". Oltre tutto in "Prego" i cantanti erano due e c'erano due voci diverse per lo stesso personaggio.
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Le canzoni italiane hanno fatto progressi rispetto a quelle inglesi; del film posso solo dire che mi piace, vista la prevalenza delle canzoni...
Nelle canzoni Chiara Grispo riesce veramente a fare di Vaiana una ragazzina e Angela Finocchiaro dà a Nonna Tala la voce di una vera nonna. E' un film per bambini, quindi è ovvio che ci sia un po' di fantasia (per esempio ci sono situazioni o oggetti completamente inventati come l'amo di Maui, il cuore di Tefiti, la stessa Tefiti).
E' stata una bella mossa quella di sostituire la prima versione di "You are welcome" - che era qualcosa come "mmmh, prego" cantata da Sergio Sylvestre e Rocco Hunt - con "Tran-quil-la!". Oltre tutto in "Prego" i cantanti erano due e c'erano due voci diverse per lo stesso personaggio.
(recensione di Davide, 9 anni)
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[+] mah
(di jennyx)
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