|
martedì 18 febbraio 2020
|
marie e boris, odio e rancore...
|
|
|
|
Beh, non è certo un film rilassante questo di Joachim Lafosse, ma averne di film così! Esemplare nella struttura narrativa, compresso in quella casa che è il fulcro di tutto, dove vengono a galla tutti i motivi, anche più banali, che portano Marie e Boris, sposati da quattordici anni e con due splendide gemelle, a odiarsi e farsi male, male davvero. Sarà che Bérénice Bejo, oltre che brava, è bella e sexy anche in jeans e maglietta, sarà che Cédric Kahn, oltre che affermato regista, è anche un ottimo attore, insomma il risultato è sorprendente, ai massimi livelli. Il motivo principale della crisi viene da lontano, le loro diverse estrazioni sociali: lei ricca e benestante, lui povero ma con grande inventiva nel suo lavoro di architetto.
[+]
Beh, non è certo un film rilassante questo di Joachim Lafosse, ma averne di film così! Esemplare nella struttura narrativa, compresso in quella casa che è il fulcro di tutto, dove vengono a galla tutti i motivi, anche più banali, che portano Marie e Boris, sposati da quattordici anni e con due splendide gemelle, a odiarsi e farsi male, male davvero. Sarà che Bérénice Bejo, oltre che brava, è bella e sexy anche in jeans e maglietta, sarà che Cédric Kahn, oltre che affermato regista, è anche un ottimo attore, insomma il risultato è sorprendente, ai massimi livelli. Il motivo principale della crisi viene da lontano, le loro diverse estrazioni sociali: lei ricca e benestante, lui povero ma con grande inventiva nel suo lavoro di architetto. Ciò che non si discute, e lascia respirare lo spettatore, è l'amore che i due provano in modo incondizionato verso le due figlie. Se si osserva attentamente sia Marie che Boris hanno sempre parole affettuose persino nei momenti dove palesemente litigano in modo ovattato, proprio per non ferirle nell'animo ancora di più. La più spietata senza dubbio è Marie, non perde occasione per infierire contro Boris per qualsiasi stupidaggine: ma Boris è... scaltro e intelligente, sempre calmo prima di rispondere alla moglie trovando sempre un piccolo, anche minuscolo, motivo per spiegare i suoi gesti, le sue opinioni, le sue ragioni. Boris riesce con la sua intelligente pacatezza a non soccombere davanti ai continui attacchi di Marie, forte del fatto che problemi economici, lei, non ne ha mai avuti. La casa dove abitano è il fulcro di tutto perchè si disputa una controversia tra i due sul valore dell'immobile, se si deve dividere a metà o in quale altra proporzione, visto che la casa è di Marie, certo, ma Boris con il suo grande talento di architetto è riuscito a modificarla in modo splendido e ne ha, di fatto, raddoppiato il valore. Boris e Marie vivono quindi in una situazione angosciante, spesso si evitano, lei gli rinfaccia sempre di venire a trovare le gemelle nei giorni sbagliati. L'attrito tra i due è fortissimo, la tensione si avverte e a volte si ha l'impressione che tutto stia per saltare in modo drammatico. La scena "clou" è senza dubbio quella del rientro a casa inopportuno di Boris, proprio mentre Marie è a cena con ospiti, amici comuni della coppia. Marie però avrebbe dovuto prevedere e avvisare gli amici. Succede che Boris, al rientro e stanco da un lavoro di ristrutturazione, viene invitato da uno degli ospiti a bere un bicchiere in compagnia... Il danno è fatto. Boris si siede a tavola e, dopo il vino, mangia del formaggio. Marie è seccata, anzi di più! Si accorge che Boris vuole abilmente instaurare una conversazione atta a rovinare la cena, e Boris è furbo e dotato di una dialettica disarmante: riesce a mettere in imbarazzo totale non solo Marie ma tutti gli altri, con domande inopportune ma, e questo è il suo pregio, in modo sempre pacato e mai "diretto". Marie invece non è all'altezza, lei è più sanguigna e nervosamente gli dice che lui, in quel momento, non è gradito. Beh, la serata è rovinata. Qualche slancio di comprensione comunque Marie lo prova ancora, ad esempio quando Boris piomba a casa in piena notte sanguinante per essere stato aggredito e derubato da tre malviventi. Ma non si può più sanare nulla, il loro rapporto si è frantumato e allora, finalmente, i due vanno da un avvocato per affrontare la separazione legale. - di "Joss" -
[-]
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
francesco2
|
domenica 16 febbraio 2020
|
cinema di ripresa
|
|
|
|
Spiace apparire, o essere, leziosi, ma questa espressione caratterizza bene questo curioso film, ottimamente interpretato, realizzato nella nazione in cui risiedo. Il termine ha una coonnotazione tecnica, trattandosi di un kammerspiel, come qualcuno ha scritto prima di me. Quindi, omesso qualsiasi suono esterno e , ufficialmente, niente scene madri.
Ma ripresa assume, al contempo, un senso molto diverso. Nella consapevolezza che qualcosa appartiene al passato, niente utopistici ritorni al passato, ma solo tentativi di salvare il salvabile, in fondo ci sono due bambine e , piu crudamente, bisogna dividersi la roba verghiana.
Tuttavia, la fiducia in questo tipo di cinema mi pare eccessiva, serve solo ad evitare spettacolirizzazioni nutili, ammesso sia vero sino in fondo.
[+]
Spiace apparire, o essere, leziosi, ma questa espressione caratterizza bene questo curioso film, ottimamente interpretato, realizzato nella nazione in cui risiedo. Il termine ha una coonnotazione tecnica, trattandosi di un kammerspiel, come qualcuno ha scritto prima di me. Quindi, omesso qualsiasi suono esterno e , ufficialmente, niente scene madri.
Ma ripresa assume, al contempo, un senso molto diverso. Nella consapevolezza che qualcosa appartiene al passato, niente utopistici ritorni al passato, ma solo tentativi di salvare il salvabile, in fondo ci sono due bambine e , piu crudamente, bisogna dividersi la roba verghiana.
Tuttavia, la fiducia in questo tipo di cinema mi pare eccessiva, serve solo ad evitare spettacolirizzazioni nutili, ammesso sia vero sino in fondo. La scena in cui il marito si presenta a tavola, suscitando imbarazzo, mi ha ricordato Un cuore in inverno di Sautet. Ma era un contesto completamente diverso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francesco2 »
[ - ] lascia un commento a francesco2 »
|
|
d'accordo? |
|
susannes
|
mercoledì 15 gennaio 2020
|
dopo l'amore: economia e riconciliazioni oggi
|
|
|
|
Francia, oggi. Marie e Boris sono sposati da 15 anni e hanno due figlie gemelle di 7 anni. I due però non vanno più d'accordo e vogliono separarsi ma questo non viene loro permesso a causa delle difficoltà economiche di Boris e dal fatto che non riescono a mettersi d'accordo su come suddividere i soldi della casa in cui vivono. La forzata convivenza porta a galla tutte le incomprensioni, le recriminazioni e la rabbia che provano l'uno per l'altra. Marie, interpretata da Berenice Bejo, è costantemente arrabbiata e nervosa. Non è più innamorata di Boris e lo considera poco affidabile e un cattivo padre. Boris invece considera Marie una borghese alla quale è stato regalato tutto e che non sa cosa vuol dire il sacrificio ed impegnarsi.
[+]
Francia, oggi. Marie e Boris sono sposati da 15 anni e hanno due figlie gemelle di 7 anni. I due però non vanno più d'accordo e vogliono separarsi ma questo non viene loro permesso a causa delle difficoltà economiche di Boris e dal fatto che non riescono a mettersi d'accordo su come suddividere i soldi della casa in cui vivono. La forzata convivenza porta a galla tutte le incomprensioni, le recriminazioni e la rabbia che provano l'uno per l'altra. Marie, interpretata da Berenice Bejo, è costantemente arrabbiata e nervosa. Non è più innamorata di Boris e lo considera poco affidabile e un cattivo padre. Boris invece considera Marie una borghese alla quale è stato regalato tutto e che non sa cosa vuol dire il sacrificio ed impegnarsi. La coppia quindi litiga costantemente e la tensione è palpabile durante tutta la pellicola. Sullo sfondo ci sono le due figlie costrette a vivere in questo clima pesante e critico che non riescono a fronteggiare e non hanno i mezzi per comprendere ed affrontare. Il regista evidenza un problema attuale che è come la crisi economica abbia influenzato anche la fine degli amori. Sottolinea però anche come nei due, che stanno chiaramente vivendo una crisi nel loro rapporto caratterizzato da molti non detti e mancanza di stima reciproca, ci sia ancora qualcosa che li lega e che i due però non tentano fino in fondo di recuperare. Questo è sottolineato dal discorso della mamma di lei che dice alla figlia di non buttare tutto quello che i due hanno costruito soprattutto per amore delle figlie. Figlie i cui sentimenti e le cui sofferenze non vengono prese in considerazione dai genitori totalmente accecati dai loro conflitti ed egoismo. Il film è girato in stile documentaristico, quasi interamente nella casa di famiglia e infatti viviamo tutta la tensione del clima famigliare. Tensione che in qualche modo viene sciolta nelle brevi scene accompagnate dalla musica, la scena in cui la famiglia balla insieme sulle note di Bella di Maitre Gims ci fa tirare un sospiro di sollievo e dà agli spettatori la sensazione che proviamo quando in un periodo difficile ascoltiamo una canzone che ci fa riflettere e ci solleva dalla pesante quotidianità. Da sottolineare per la resa credibile del film è l'ottima performance dei due protagoisti. Film da vedere per riflettere sui rapporti contemporanei e su come sia più facile oggigiorno buttare che riparare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a susannes »
[ - ] lascia un commento a susannes »
|
|
d'accordo? |
|
ennio
|
mercoledì 15 gennaio 2020
|
scialbo
|
|
|
|
Film deludente. Il tema "crisi di coppia" è interessante, meglio hanno saputo fare autori nostrani ("giorni e nuvole" ad eempio).
"Dopo l'amore" è un film francese, girato esclusivamente in interni al pari di una fiction televisiva, come se i due protagonisti non avessero una vita propria al di fuori delle loro 4 mura. I dialoghi sono stucchevoli e ripetitivi, continue e banali liti domestiche ripetute più volte, e anche gli attori non alzano il livello. Poco espressivi, poco emotivi, si scaldano solamente quando parlano di soldi. Più che una crisi di coppia, mi è sembrata una crisi di liquidità. Noia.
|
|
[+] lascia un commento a ennio »
[ - ] lascia un commento a ennio »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
giovedì 16 marzo 2017
|
bello, fotografie attori ambientazione
|
|
|
|
Alla fine, cede lei per salvare le bambine e mettere fine allo strazio. Gli dà il 50%. Lui, no. Come sempre.
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
maria f.
|
giovedì 9 febbraio 2017
|
evviva i buoni film!
|
|
|
|
La storia mi ha assestato una grande coltellata in pieno petto. Il quotidiano è stato raccontato con molta dovizia di particolari, ora teneri, ora spiacevoli, a volte amorevoli, o sgradevoli, furiosi, duri, dolci, affettuosi.
Dopo quindici anni di amore e due figlie la convivenza forzata fra Marie e Boris diventa intollerabile, le loro condotte fatte di continue provocazioni, dispute, polemiche, inquinano il loro rapporto. Boris, per Marie è inaffidabile poiché non ha un lavoro stabile e alla fine tutto ruota sugli accordi monetari della separazione.
Marie sostiene che spetta a lei un terzo del valore dell’immobile perché il capitale iniziale è stato fornito e versato da lei, per Boris invece, l’equa suddivisione è metà per ciascuno poiché lui ha provveduto alla ristrutturazione, al progetto dell’appartamento che è stato realizzato da lui non solo con competenza ma soprattutto con amore.
[+]
La storia mi ha assestato una grande coltellata in pieno petto. Il quotidiano è stato raccontato con molta dovizia di particolari, ora teneri, ora spiacevoli, a volte amorevoli, o sgradevoli, furiosi, duri, dolci, affettuosi.
Dopo quindici anni di amore e due figlie la convivenza forzata fra Marie e Boris diventa intollerabile, le loro condotte fatte di continue provocazioni, dispute, polemiche, inquinano il loro rapporto. Boris, per Marie è inaffidabile poiché non ha un lavoro stabile e alla fine tutto ruota sugli accordi monetari della separazione.
Marie sostiene che spetta a lei un terzo del valore dell’immobile perché il capitale iniziale è stato fornito e versato da lei, per Boris invece, l’equa suddivisione è metà per ciascuno poiché lui ha provveduto alla ristrutturazione, al progetto dell’appartamento che è stato realizzato da lui non solo con competenza ma soprattutto con amore. Sembra impossibile come una coppia che ha tutto dalla vita, possa arenarsi in questo pantano e non essere capace di uscirne.
Nelle scene in cui non parlano, sembra che tutto possa essere recuperato, i loro sguardi, il loro ballare fanno sperare in un possibile ripensamento, ma è solo nostalgia per un tempo passato che per Marie non esiste più, lei non lo ama più.
E quando l’amore è finito o non si ha il coraggio di fare un passo indietro e ricominciare, non ci sono “ma” che tengano, l’idea di ricorrere all’aiuto psicologico come suggerisce lui non conforta, né serve riflettere – come propone la mamma di Marie, la quale saggiamente pone l’accento che In questi tempi moderni se il nostro andare incontra un inciampo non tentiamo mai di continuare il nostro percorso ma preferiamo buttare via la nostra vita e quella degli altri e ricominciare daccapo da soli, tirando un bel sospiro e pensando , scioccamente, di esserci in tal modo liberati del fastidioso ingombro che avevamo sul groppone.
Gli attori magnifici, credibili e intensi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maria f. »
[ - ] lascia un commento a maria f. »
|
|
d'accordo? |
|
maria f.
|
lunedì 6 febbraio 2017
|
evviva i buoni film!
|
|
|
|
La storia mi ha assestato una grande coltellata in pieno petto.
Il quotidiano è stato raccontato con molta dovizia di particolari, ora teneri, ora spiacevoli, a volte amorevoli, o sgradevoli, furiosi, duri, dolci, affettuosi.
Dopo quindici anni di amore e due figlie la convivenza forzata fra Marie e Boris diventa intollerabile, le loro condotte fatte di continue provocazioni, dispute, polemiche, inquinano il loro rapporto.
[+]
La storia mi ha assestato una grande coltellata in pieno petto.
Il quotidiano è stato raccontato con molta dovizia di particolari, ora teneri, ora spiacevoli, a volte amorevoli, o sgradevoli, furiosi, duri, dolci, affettuosi.
Dopo quindici anni di amore e due figlie la convivenza forzata fra Marie e Boris diventa intollerabile, le loro condotte fatte di continue provocazioni, dispute, polemiche, inquinano il loro rapporto.
Boris, per Marie è inaffidabile poiché non ha un lavoro stabile e alla fine tutto ruota sugli accordi monetari della separazione.
Marie sostiene che spetta a lei un terzo del valore dell’immobile perché il capitale iniziale è stato fornito e versato da lei, per Boris invece, l’equa suddivisione è metà per ciascuno poiché lui ha provveduto alla ristrutturazione, al progetto dell’appartamento che è stato realizzato da lui non solo con competenza ma soprattutto con amore.
Sembra impossibile come una coppia che ha tutto dalla vita, possa arenarsi in questo pantano e non essere capace di uscirne.
Nelle scene in cui non parlano, sembra che tutto possa essere recuperato, i loro sguardi, il loro ballare fanno sperare in un possibile ripensamento, ma è solo nostalgia per un tempo passato che per Marie non esiste più, lei non lo ama più.
E quando l’amore è finito o non si ha il coraggio di fare un passo indietro e ricominciare, non ci sono “ma” che tengano, l’idea di ricorrere all’aiuto psicologico come suggerisce lui non conforta, né serve riflettere – come propone la mamma di Marie, la quale saggiamente pone l’accento che In questi tempi moderni se il nostro andare incontra un inciampo non tentiamo mai di continuare il nostro percorso ma preferiamo buttare via la nostra vita e quella degli altri e ricominciare daccapo da soli, tirando un bel sospiro e pensando , scioccamente, di esserci in tal modo liberati del fastidioso ingombro che avevamo sul groppone.
Gli attori magnifici, credibili e intensi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maria f. »
[ - ] lascia un commento a maria f. »
|
|
d'accordo? |
|
enrico danelli
|
domenica 5 febbraio 2017
|
scappate, scappate, le streghe sono tornate.
|
|
|
|
Ovviamente la chiave di lettura che vede il sesso "debole" ormai diventato ben più pre-potente di quello maschile è quella più banale e immediata fra le molte che questo splendido film contiene in sè. Che la moglie rappresenti una algida e austera divinità pronta a colpire con i suoi fulmini il povero malcapitato Boris appare chiaro dalle prime scene. Cosa si può rimpoverargli ? La tradisce ? Si ubriaca ? Gioca tutto lo stpendio alle slot machine ? E' violento ? Si disinteressa delle figlie ? Non è più innamorato ? Niente di tutto questo, ma la ragione della crisi della moglie sta solo nel fatto che Boris è disoccupato e probabilmente non è mai stato portato per gli affari, arrivando così a far pesare sulla moglie la gestione economica della famiglia.
[+]
Ovviamente la chiave di lettura che vede il sesso "debole" ormai diventato ben più pre-potente di quello maschile è quella più banale e immediata fra le molte che questo splendido film contiene in sè. Che la moglie rappresenti una algida e austera divinità pronta a colpire con i suoi fulmini il povero malcapitato Boris appare chiaro dalle prime scene. Cosa si può rimpoverargli ? La tradisce ? Si ubriaca ? Gioca tutto lo stpendio alle slot machine ? E' violento ? Si disinteressa delle figlie ? Non è più innamorato ? Niente di tutto questo, ma la ragione della crisi della moglie sta solo nel fatto che Boris è disoccupato e probabilmente non è mai stato portato per gli affari, arrivando così a far pesare sulla moglie la gestione economica della famiglia. Nient'altro e sia ben chiaro che le questioni economiche sulla divisione della casa di abitazione sono una conseguenza e non una causa della crisi voluta dalla moglie. Questa prima chiave di lettura, salendo di livello, sfocia nella seconda: la moglie è una strega, ma non è tutta colpa sua : è nata in una famiglia borghese, si è ritrovata tutto per diritto ereditario e non è mai stata capace di fare sacrifici.La illusione di avere una vita agiata dopo il 2008 per molti impresari dell'edilizia come Boris sono svanite nel nulla e così la moglie non sa più che farsene di un marito che non porta a casa nulla, arrivando persino a soffocare possibili prospettive lavorative del marito (incredibile ma vero). La terza chiave di lettura che è conseguenza delle prime due ed l'unica veramente importante nel film è che i soldi e le rigide regole dettate da avvocati e notai possono solo coprire l'amore, ma mai farlo svanire: splendida, veramente splendida è l'ultima scena che vede i due coniugi seduti ad un tavolino di un bar sotto le piante come due fidanzatini. Il dialogo inizia con un complimento del marito per la moglie e la moglie sembra lusingata di riceverlo. A questa immagine che continua senza audio si sovrappone invece l'audio dell'arida lettura dell'accordo di separazione. La differenza è stridente e ci fa capire quanto lontano sia la presunta realtà (la separazione) dall'affetto che ancora i due nutrono. Per il resto ottima l'idea di concentrare tutte le scene all'interno di una casa e del suo giardino: la casa confortevole e il giardino ottimanente curato rappresentano il valore aggiunto di una famiglia ancora unita. Un'unica stranezza: far passare il bravissimo Cedric Khan per un immigrato polacco: non si poteva chiamarlo Samir invece di Boris ?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enrico danelli »
[ - ] lascia un commento a enrico danelli »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
lunedì 30 gennaio 2017
|
aiuto, soffoco!!!
|
|
|
|
Le discussioni famigliari sono, si sa,tutte uguali fra loro. Ma questa ha oltretutto il desiderio di fare scuola. Affinchè non sorga il dubbio, la claustrofobia viene dalla noia, e non, come probabilmente ambiva Lafosse, dalla struttura del film. In coda, l'unica vera domanda te la lascia la sentenza del giudice: in belgio non si pagano gli alimenti ai figli?
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
kimkiduk
|
lunedì 23 gennaio 2017
|
la storia di molti
|
|
|
|
Una delle cose più difficili nel cinema penso sia la rappresentazione ESATTA della realtà, senza finzione e senza fronzoli. Spesso, per qualsiasi tema indifferentemente, si tende o ad addolcire o a drammatizzare la scena. Il tema della separazione, di una relazione finita, di come gestire gli ultimi momenti e i figli è un dramma che molti vivono purtroppo. Proprio per questo rappresentare questa situazione nello schermo può essere valutata quasi personalmente da molti in sala.
Lafosse, che non conosco, mi ha colpito.
Ha rappresentato tutto in due stanze o poco più, come fosse quasi una rappresentazione teatrale.
Ha rappresentato le varie situazioni in modo assolutamente realistico, nei vari passaggi di dolore, rassegnazione e speranza sia della coppia che dei figli.
[+]
Una delle cose più difficili nel cinema penso sia la rappresentazione ESATTA della realtà, senza finzione e senza fronzoli. Spesso, per qualsiasi tema indifferentemente, si tende o ad addolcire o a drammatizzare la scena. Il tema della separazione, di una relazione finita, di come gestire gli ultimi momenti e i figli è un dramma che molti vivono purtroppo. Proprio per questo rappresentare questa situazione nello schermo può essere valutata quasi personalmente da molti in sala.
Lafosse, che non conosco, mi ha colpito.
Ha rappresentato tutto in due stanze o poco più, come fosse quasi una rappresentazione teatrale.
Ha rappresentato le varie situazioni in modo assolutamente realistico, nei vari passaggi di dolore, rassegnazione e speranza sia della coppia che dei figli.
Alcune situazioni, tipo la cena degli ex amici e il momento struggente della sera di felicità tutti insieme (capita quasi sempre) sono di un realismo quasi commovente.
Così come il giorno dopo il ritorno alla considerazione della fine NON evitabile.
La casa è vista come ex nido, a volte rifugio, ma ormai come un luogo dove non riuscire a scappare al dolore e soprattutto all'insofferenza.
Proprio per questo il finale all'aperto è qualcosa di fantastico, come se la nuova vita ha bisogno di nuovo ambiente e quello che era, come l'amore, non esiste più.
Bel film, proprio per la sua REALE semplicità, perchè la vita in fin dei conti è spesso uguale a tanti di noi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kimkiduk »
[ - ] lascia un commento a kimkiduk »
|
|
d'accordo? |
|
|