giorgio47
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martedì 24 febbraio 2015
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una bella commedia all'italiana
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Uscire dal cinema, tra l'altro abbastanza pieno alle 14 di un giorno lavorativo, con il piacere di aver visto un buon film italiano, non capita spesso. Diciamo subito che non stiamo parlando del capolavoro dell'anno ma di un ottima pellicola che, nella sana tradizione della commedia all'italiana che ha reso famoso il nostro cinema nel mondo, ti diverte ma nello stesso tempo ti fa fare qualche riflessione sul nostro presente e sul nostro Paese. Insomma come avveniva una volta con il nostro cinema. Se a questo aggiungete diverse battute di cui alcune fulminanti, come quella del brindisi dei falliti, ed attori perfettamente calati nei ruoli compresi i comprimari, non è possibile non considerare il film un'ottima pellicola, special modo in un panorama dove non abbondano bei film, in particolare dei nostri autori.
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Uscire dal cinema, tra l'altro abbastanza pieno alle 14 di un giorno lavorativo, con il piacere di aver visto un buon film italiano, non capita spesso. Diciamo subito che non stiamo parlando del capolavoro dell'anno ma di un ottima pellicola che, nella sana tradizione della commedia all'italiana che ha reso famoso il nostro cinema nel mondo, ti diverte ma nello stesso tempo ti fa fare qualche riflessione sul nostro presente e sul nostro Paese. Insomma come avveniva una volta con il nostro cinema. Se a questo aggiungete diverse battute di cui alcune fulminanti, come quella del brindisi dei falliti, ed attori perfettamente calati nei ruoli compresi i comprimari, non è possibile non considerare il film un'ottima pellicola, special modo in un panorama dove non abbondano bei film, in particolare dei nostri autori. Insomma, a mio parere, un film da vedere!
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nicolagiak
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lunedì 23 febbraio 2015
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se di camorra si puo'...sorridere!
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FILM ESTREMAMENTE INTERESSANTE E PIACEVOLE.
ACCANTO ALLA SIMPATICA DESCRIZIONE DI VITE TROPPO SPESSO IMPRIGIONATE IN GABBIE CHE ARTIFICIALMENTE NOI STESSI COSTRUIAMO E SCANDITE DA "OROLOGI" LE CUI LANCETTE FANNO DIMENTICARE I PIACERI ED I VALORI DELLA VITA QUOTIDIANA,IL FILM DESCRIVE LA STORIA DI CINQUE VITE CHE, PER VICISSITUDINI VARIE, FINISCONO PER INCONCROCIARSI ED INTRECCIARSI, SINO A DIVENIRE UNA GRANDE E FORTE "MACCHINA DA GUERRA".
UN GRUPPO COSì COESO DA METTERE IN ARDUA DIFFICOLTA' (ANCHE SUL PIANO MORALE) UN GRUPPO DI CAMORRISTI.
A FAR DA CONTORNO A QUESTA DIVERTENTE ED EMOZIONANTE STORIA (MOLTO BELLO IL MONOLOGO FINALE),DELLA BUONISSIMA MUSICA CLASSICA PROVENIENTE DA LEI: "LA GIULIA".
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FILM ESTREMAMENTE INTERESSANTE E PIACEVOLE.
ACCANTO ALLA SIMPATICA DESCRIZIONE DI VITE TROPPO SPESSO IMPRIGIONATE IN GABBIE CHE ARTIFICIALMENTE NOI STESSI COSTRUIAMO E SCANDITE DA "OROLOGI" LE CUI LANCETTE FANNO DIMENTICARE I PIACERI ED I VALORI DELLA VITA QUOTIDIANA,IL FILM DESCRIVE LA STORIA DI CINQUE VITE CHE, PER VICISSITUDINI VARIE, FINISCONO PER INCONCROCIARSI ED INTRECCIARSI, SINO A DIVENIRE UNA GRANDE E FORTE "MACCHINA DA GUERRA".
UN GRUPPO COSì COESO DA METTERE IN ARDUA DIFFICOLTA' (ANCHE SUL PIANO MORALE) UN GRUPPO DI CAMORRISTI.
A FAR DA CONTORNO A QUESTA DIVERTENTE ED EMOZIONANTE STORIA (MOLTO BELLO IL MONOLOGO FINALE),DELLA BUONISSIMA MUSICA CLASSICA PROVENIENTE DA LEI: "LA GIULIA". SENZA VOGLIA DI ANTICIPARE NULLA E ROVINARE LA CURIOSITA' DI CHI VORRA' VEDERE QUESTO FILM, PROPRIO QUEST'ULTIMA RAPPRESENTERA' L'ESPEDIENTE - O, MEGLIO, LO STRUMENTO - NON PROGRAMMATO PER RAGGIUNGERE IL SUCCESSO TANTO RICERCATO - PER RAGIONI DIFFERENTI E DA UN'INTERA VITA - DAI PROTAGONISTI.
DA PROPORRE NELLE SCUOLE.
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flaw54
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lunedì 23 febbraio 2015
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divertente e piacevole
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Una commedia fresca e divertente senza volgarità! Edoardo Leo si conferma un personaggio nuovo nel nostro panorama cinematografico e il film si segue con allegria e spensieratezza. Bene in parte tutti gli attori che sembrano divertirsi davvero sulla scena. Apprezzabile anche la conclusione che ridà dignità agli sconfitti e ricorda in un'ottica rovesciata la conclusione d "i una storia semplice" di E. Greco con Massimo Ghini fermo sulla volvo.
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nino pell.
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domenica 8 marzo 2015
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ottima commedia socialmente impegnata
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"Noi e la Giulia" è sicuramente uno dei più bei film italiani di questa attuale stagione cinematografica in quanto unisce ed amalgama alla perfezione un genuino e riuscito aspetto comico a livello intepretativo con qualche scottante tematica di livello sociale. In questo film tutto mi è sembrato di grande livello. Innazitutto la trama che si dimostra solida e convincente: un gruppo di circa 4 o 5 persone reduci da fallimenti personali nel campo lavorativo ed affettivo, uniscono le loro forze e i loro risparmi economici acquistando un desolato casolare rustico allo scopo di ristrutturarlo e trasformarlo in un graziosissimo centro turistico di gastronomia e di pernottamento per i viaggiatori.
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"Noi e la Giulia" è sicuramente uno dei più bei film italiani di questa attuale stagione cinematografica in quanto unisce ed amalgama alla perfezione un genuino e riuscito aspetto comico a livello intepretativo con qualche scottante tematica di livello sociale. In questo film tutto mi è sembrato di grande livello. Innazitutto la trama che si dimostra solida e convincente: un gruppo di circa 4 o 5 persone reduci da fallimenti personali nel campo lavorativo ed affettivo, uniscono le loro forze e i loro risparmi economici acquistando un desolato casolare rustico allo scopo di ristrutturarlo e trasformarlo in un graziosissimo centro turistico di gastronomia e di pernottamento per i viaggiatori. Tra diverse difficoltà, essi riescono a raggiungere il loro obiettivo, ma ad un certo punto i protagonisti decideranno di essere tra loro coesi ed uniti per difendersi dall'ostacolo più grande che si frapporrà ai loro sogni: il sopraggiungere della camorra e le sue relative pretese del cosiddetto "pizzo". Una serie di coincidenze favorevoli determinate dal loro coraggio spronato dall'audacia di un prezioso componente della comitiva, un nostalgico idealista e convinto comunista intepretato da uno straordinario Claudio Amendola, faranno in modo che essi riusciranno a contrastare, fin quando sarà possibile, le sopra evidenziate ingiuste ed avide pretese. Devo inoltre sottolineare l'ottimo stato di grazia di tutti gli attori protagonisti. Oltre al già citato Amendola, il film viene preziosamente arricchito dalla sempreverde ironia comica di Carlo Buccirosso (qui nei panni di un losco individuo mandato dalla camorra a chiedere il pizzo, il quale si dimostrerà invece successivamente un fondamentale alleato) ed inoltre da citare gli eccellenti attori Fresi, Luca Argentero e naturalmente Anna Foglietta, la cui particolare simpatia sembra rendere convincente ogni film in cui ella è presente come attrice. Ma soprattutto un particolare plauso ed elogio merita l'attore e regista Edoardo Leo, il vero autore di questa riuscitissima commedia. Concludo questa mia entusiasta recensione evidenziando però di non essere affatto d'accordo con il giudizio espresso dalla giornalista Paola Casella nella sezione "Scheda" di questo sito. Semmai ella dovrebbe dimostrarsi severa con ben altri insignificanti e scialbi film che di questi tempi sono in circolazione.
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giuseppe del sole
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domenica 15 marzo 2015
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qualcosa di nuovo nell'aria
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Seppure appesantito da alcune ingenuità di sceneggiatura questo film porta con se qualcosa di nuovo e di molto bello.
Un nuovo modo di girare, alcune scene clou di rara intensità, la cura di molti passaggi, di molti dialoghi.
La musica classica è efficace nel contrasto che crea con il camorrista che ne è appassionato.
Ma è il senso del tutto ad emergere, la recitazione corale, la macchina da presa che passa da uno all'altro di questi bravi, bravissimi attori.
Con una nota speciale per un attore speciale che risponde al nome di Carlo Buccirosso, la cui ennesima grande interpretazione nobilita ulteriormente questo gran bel film.
Bravo Edoardo Leo, e grazie per avermi fatto ridere di gusto e piangere di cuore.
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flyanto
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venerdì 27 febbraio 2015
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quando ribellarsi risulta quasi n dovere
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Film in cui si racconta di quattro individui i quali, perso il proprio lavoro e con situazioni sentimentali pressoché nulle o disastrose, decidono di riunirsi per comprare una sorta di masseria nella campagna della Basilicata e convertirla in un agriturismo. Nel corso degli innumerevoli, lunghi e costosi lavori di ristrutturazione, i quattro vengono per molteplici volte minacciati ed ordinati da svariati individui a pagare una sorta di "pizzo" al boss locale. Da qui la loro "ribellione"....
Quest'ultima commedia ideata (in realtà tratta da un romanzo), diretta ed interpretata da Edoardo Leo, risulta molto divertente, non trascende mai nel volgare, e purtroppo assai contemporanea per ciò che riguarda l' argomento: e cioè, la minaccia ed il conseguente obbligo a dover pagare mensilmente un'importante somma di denaro a dei loschi individui al soldo di qualche organizzazione camorrista oi mafiosa locale al fine di poter aprire e gestire un'attività.
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Film in cui si racconta di quattro individui i quali, perso il proprio lavoro e con situazioni sentimentali pressoché nulle o disastrose, decidono di riunirsi per comprare una sorta di masseria nella campagna della Basilicata e convertirla in un agriturismo. Nel corso degli innumerevoli, lunghi e costosi lavori di ristrutturazione, i quattro vengono per molteplici volte minacciati ed ordinati da svariati individui a pagare una sorta di "pizzo" al boss locale. Da qui la loro "ribellione"....
Quest'ultima commedia ideata (in realtà tratta da un romanzo), diretta ed interpretata da Edoardo Leo, risulta molto divertente, non trascende mai nel volgare, e purtroppo assai contemporanea per ciò che riguarda l' argomento: e cioè, la minaccia ed il conseguente obbligo a dover pagare mensilmente un'importante somma di denaro a dei loschi individui al soldo di qualche organizzazione camorrista oi mafiosa locale al fine di poter aprire e gestire un'attività. Sebbene la soluzione a cui ricorrono i quattro protagonisti (peraltro ottimamente interpretati da, appunto, dallo stesso Leo, Luca Argentero, Stefano Fresi ed infine da Claudio Amendola) non aderisca sicuramente a dei fatti possibili nella realtà, la situazione del ricatto e dell'estorsione in cui essi si trovano è, purtroppo, quanto mai veritiera a possibile. Quello che, forse, Leo si è proposto di fare con questa sua opera è quello di risvegliare gli animi ed il coraggio delle persone, quando minacciate ed in simili situazioni di ricatto, a non subire a tutti i costi delle ingerenze e delle "leggi" inventate da chi vive continuamente di soprusi e di minacce, nonchè azioni violente quando ritenute necessarie. Pertanto, il tema, tanto più affrontato in chiave comica e leggera, è quanto mai nuovo ed originale. Inoltre, come già evidenziato sopra, i quattro protagonisti maschili, a cui si aggiunge l'unica e piacevole figura femminile ottimamente e simpaticamente interpretata da Anna Foglietta, risultano tutti adatti ai propri ruoli e quanto mai d'incontro per con il pubblico.
Insomma, seppure un film leggero, altamente consigliabile per circa due ore di svago, confermando Edoardo Leo un valido ed intelligente autore ed attore.
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intothewild4ever
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lunedì 2 marzo 2015
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noi e la giulia
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Quando un film non tradisce il libro da cui è stata tratta la sceneggiatura, è sempre un buon inizio. Tratto dunque dal'ottimo e spassoso libro "Giulia 1300 e altri miracoli", questo film di Edoardo Leo si lascia veramente vedere con allegria. Senza troppi fronzoli, Leo racconta la storia di tre perfetti sconosciuti che, messi difronte ad un bivio dalle loro insulse vite, si ritrovano rocanbolescamente a diventare soci ed ad acquistare un vecchio casale nella campagna Campana. Raggiunti poi da un creditore di uno di loro, il trio di sconclusionati soci diventa un quartetto, il quale, ognuno dei suoi componenti aggiungendo tutti i propri limiti, inizia l'avventuroso tentativo di trasformare il casale in un agriturismo.
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Quando un film non tradisce il libro da cui è stata tratta la sceneggiatura, è sempre un buon inizio. Tratto dunque dal'ottimo e spassoso libro "Giulia 1300 e altri miracoli", questo film di Edoardo Leo si lascia veramente vedere con allegria. Senza troppi fronzoli, Leo racconta la storia di tre perfetti sconosciuti che, messi difronte ad un bivio dalle loro insulse vite, si ritrovano rocanbolescamente a diventare soci ed ad acquistare un vecchio casale nella campagna Campana. Raggiunti poi da un creditore di uno di loro, il trio di sconclusionati soci diventa un quartetto, il quale, ognuno dei suoi componenti aggiungendo tutti i propri limiti, inizia l'avventuroso tentativo di trasformare il casale in un agriturismo. Gli succederà di tutto: gli chiederanno il pizzo, reagiranno in modo sconclusionato, faranno nuove e strane amicizie e, dopo tanti tribolamenti, si troveranno financo ad avere successo, finendo però per ritrovarsi di nuovo di fronte ad un bivio...e scegliere la strada stavolta sarà forse ancor più difficile per loro.
Divertente ed a tratti comico, leggero ma non scontato, con momenti di blanda ma buona riflessione, il film merita la visione. Girato in maniera lineare, con una buona fotografia, avrebbe magari giovato una migliore location e la scelta di un qualche miglior interprete (ad esempio Amendola -novello Mario Brega con quegli occhialetti e quella barbona bianca- in fase attoriale ancor più discendente del solito) il film trae la forza dalla trama ben congeniata, dalla coralità e dall'affiatamento che sembra trasparire tra gli attori.
Molto bella la scena finale per fotografia, musica e regia, il film forse non coglie tutte le potenzialità che la storia poteva regalare ed è un peccato; resta apprezzabilissimo comunque lo sforzo di fare un film che si discosta un pò dalle solite commediole all'italiana e che prova a dire la sua sul mondo e sulla vita dei "post giovani", ovvero i 30-40enni, e del loro disagio di stare in un mondo che... non li capisce e non li rispetta.
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sabrina lanzillotti
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martedì 3 marzo 2015
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il precariato raccontato in chiave tragicomica
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Tre quarantenni in fuga dalla città: Diego è un venditore di auto, Claudio un gestore di una gastronomia in fallimento e Fausto un piazzista televisivo braccato dai creditori. I tre sono accomunati da un sogno, quello di aprire un agriturismo. L’impresa risulta più difficile del previsto e tra difficoltà ed imprevisti, a loro si aggiungono il cinquantenne Sergio e la stravagante Elisa. Ad ostacolare la realizzazione dell’impresa è però Vito, un camionista che chiede il pizzo alla guida della sua vecchia Giulia 1300.
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Tre quarantenni in fuga dalla città: Diego è un venditore di auto, Claudio un gestore di una gastronomia in fallimento e Fausto un piazzista televisivo braccato dai creditori. I tre sono accomunati da un sogno, quello di aprire un agriturismo. L’impresa risulta più difficile del previsto e tra difficoltà ed imprevisti, a loro si aggiungono il cinquantenne Sergio e la stravagante Elisa. Ad ostacolare la realizzazione dell’impresa è però Vito, un camionista che chiede il pizzo alla guida della sua vecchia Giulia 1300.
La vicenda ruota attorno alle peripezie che i protagonisti compiono per ribellarsi del torto subito, dimostrando grande determinazione e coraggio.
“Noi e la Giulia” è tratto dal romanzo “Giulia 1300 e altri racconti” ed è diretto e scritto da Edoardo Leo, che dimostra di aver fatto grandi passi come regista da quando, quasi cinque anni fa, diresse il suo primo lungometraggio.
Il film cerca di raccontare il tempo attuale, in preda alla crisi e alla disillusione ma con una nota di speranza. Elemento fondamentale è il coraggio, la voglia di rimettersi in gioco che riesce a fronteggiare le avversità, anche quelle più inaspettate.
A differenza del romanzo, Leo punta poco l’attenzione sull’impegno civile, che emerge soltanto grazie al personaggio di Sergio, un comunista pentito che il regista dipinge in maniera troppo caricaturale.
Seppur troppo superficialmente, “Noi e la Giulia” vuole riportare in scena la commedia corale in stile Monicelli senza dimenticare quel tocco di surrealismo tanto caro al regista. All’origine del film, infatti, troviamo un gruppo di poveracci che ricorda vagamente la banda de “I soliti ignoti”.
Nonostante il messaggio positivo e i notevoli riferimenti stilistici ad un grande del cinema italiano, “Noi e la Giulia” fatica a spiccare il volo. La colpa è, quasi esclusivamente, della mancanza di affiatamento all’interno del cast.
Luca Argentero, Stefano Fresi ed Edoardo Leo interpretano rispettivamente Diago, Claudio e Fausto, mentre Claudio Amendola e Anna Foglietta prestano il volto a Sergio e alla futura mamma Elisa. Il ruolo del rude camionista è invece affidato al napoletano Carlo Buccirosso che di recente abbiamo rivisto sul grande schermo nella trasposizione cinematografica della commedia “…E fuori nevica!”.
Singolarmente gli attori riescono a dare il loro contributo in maniera impeccabile, ma manca il gioco di squadra, probabilmente a causa della diversa formazione di ognuno.
Le gag si susseguono in maniera frenetica, ma forzata, il che rende difficile apprezzare la pellicola fino in fondo.
Per concludere, “Noi e la Giulia” è certamente piacevole e divertente ma, da un romanzo come quello di Fabio Bartolomei si sarebbe potuto trarre un film più completo e profondo.
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gommaflex28
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mercoledì 8 luglio 2015
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commedia italiana geniale
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La recensione iniziale di Paolo Casella mi vede in completo disaccordo.
Il film E' corale, le battute SONO (anche) al vetriolo, il racconto E' perfettamente "a fuoco", c'è una veloce e coinvolgente alchimia di improvvisazioni.
Il film è bellissimo, divertente e corale. Molto divertente, e consigliatissimo.
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parsifal
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lunedì 19 marzo 2018
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il ritorno della commedia all'italiana
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Il giovane e promettente Edoardo Leo si cimenta con la regia e la sceneggiatura di questa gradevole e pungente commedia, tratta da un romanzo di Fabio Bartolomei, Giulia 1300 e altri miracoli. Tre sconosciuti a causa delle loro vicissitudini professionali e personali , si ritrovano non casulamente nello stesso luogo con l'intenzione di acquistare un casale in aperta campagna, in una località imprecisata del Sud Italia. I tre, rispettivamente Diego ( Luca Argentero) venditore di auto , frustrato e stanco della routine cittadina, Fausto ( Edoardo Leo) , anchor man televisivo truffaldino e sempre in bilico tra cambiali, creditori e partite di orologi fallati, xenofobo e nostalgico, e Claudio ( Stefano Fresi) commerciante fallito e marito sull'orlo del divorzio, con seri problemi di emotività e crisi ansiose, giungono ad un accordo; acquisteranno il casale per farlo diventare un agriturismo, staccandosi così dalle vite precedenti per dare vita ad un nuovo corso della loro esistenza.
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Il giovane e promettente Edoardo Leo si cimenta con la regia e la sceneggiatura di questa gradevole e pungente commedia, tratta da un romanzo di Fabio Bartolomei, Giulia 1300 e altri miracoli. Tre sconosciuti a causa delle loro vicissitudini professionali e personali , si ritrovano non casulamente nello stesso luogo con l'intenzione di acquistare un casale in aperta campagna, in una località imprecisata del Sud Italia. I tre, rispettivamente Diego ( Luca Argentero) venditore di auto , frustrato e stanco della routine cittadina, Fausto ( Edoardo Leo) , anchor man televisivo truffaldino e sempre in bilico tra cambiali, creditori e partite di orologi fallati, xenofobo e nostalgico, e Claudio ( Stefano Fresi) commerciante fallito e marito sull'orlo del divorzio, con seri problemi di emotività e crisi ansiose, giungono ad un accordo; acquisteranno il casale per farlo diventare un agriturismo, staccandosi così dalle vite precedenti per dare vita ad un nuovo corso della loro esistenza. Ma l'impresa non è poi così semplice; le difficoltà non mancano mentre scarseggiano i fondi ed inoltre , dopo pochi giorni di permanenza, riceveranno la visita di Vito ( un ottimo Carlo BUccirosso), tirapiedi di un boss locale, che avanzerà la richiesta di protezione a pagamento. Sergio ( Claudio Amendola), aggiuntosi al gruppo per questioni riguardanti un debito non saldato da Fausto e molto agguerrito , sia fisicamente che politicamente, mette fuori combattimento il gangster partenopeo e lo chiude in cantina. Si instaurerà un rapporto molto simile alla Sindrome di Stoccolma ed inizieranno a confrontarsi al di là dei ruoli avversi . Giungerà poi sul posto Elisa, convocata da Claudio in veste di cuoca, che pur essendo in una fase confusa della sua vita porterà l'ordine e l'armonia. Inizierà poi un braccio di ferro tra loro e i criminali locali... finale speranzoso , ma aperto,. Commedia assai gradevole, con elementi non inusuali ma decisamente efficaci, Ciò fan ben sperare gli amanti della commedia all'italiana.
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