Mad Max: Fury Road

A me è sembrato un film diretto da persone estremamente nevrotiche, dove la dimensione umana è inesistente; vi è una soffocante e insopportabile descrizione della misera condizione umana, priva di speranza, in cui ci si abbevera persino di sangue pur di “esistere”.

Il ritmo delle riprese può essere apprezzato solo da adolescenti "schizzati" o da persone che vivono nell'agitazione e si rispecchiano in questo "mood"—ammesso che il termine mood sia un complimento per questa pellicola. Le sequenze e i movimenti sono talmente rapidi da risultare inumani.

Si è detto che questo film rappresenti un riscatto per la parità dei sessi. A me sembra l'esatto contrario.

Proprio la morbosità connota i contenuti più “bassi” del film, soprattutto nel rapporto con il femminile: basti pensare alle mogli di Immortan Joe, che usa la femminilità come uno strumento di cui abusare. Si veda, ad esempio, la scena delle donne che producono latte o delle sue mogli, ridotte a meri "oggetti" funzionali alla sua riproduzione. Non da ultimo, la scena in cui queste ultime, mentre scappano, si tolgono con disprezzo una cintura di castità visivamente inguardabile: se non fosse per la bellezza delle attrici, verrebbe da voltarsi dall’altra parte.