Exodus - Dei e Re |
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Un film di Ridley Scott.
Con Christian Bale, Joel Edgerton, John Turturro, Aaron Paul, Ben Mendelsohn.
continua»
Titolo originale Exodus: Gods and Kings.
Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 150 min.
- Gran Bretagna, USA, Spagna 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 15 gennaio 2015.
MYMONETRO
Exodus - Dei e Re
valutazione media:
2,58
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un capolavoro visivodi EnormousFeedback: 6 | altri commenti e recensioni di Enormous |
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sabato 31 gennaio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Leggendo le recensioni del pubblico e i commenti su Exodus sento voci di delusione, e la critica più sentita è diretta generalmente all'incopiutezza e alla mancanza di approfondimento nel campo dei sentimenti dei protagonisti, dello spessore dei personaggi stessi e dei "buchi" narrativi. Non mancano ovviamente anche coloro che richiamano al Gladiatore; innegabili sono infatti alcune analogìe nella struttura dell'intreccio, specialmente nella prima metà del film. Ma ora vi inviterei tutti a considerare l'opera come una ricerca ad immagini più che a sentimenti, compiuta cercando di ricreare e approfondire l'atmosfera della sfera biblica non narrativa, ma visiva. La bibbia e le sue immagini sono i protagonisti del risultato della ricerca visiva, non sono il risultato della ricerca. Il risultato di per sè è un capolavoro visivo. Il risultato intreccia storie già sentite, già viste, volutamente ripetitive: la corte del faraone, l'invidia di Ramses per Mosè e la sua smania di potere, il vizio o la virtù negli uomini di potere; allo stesso modo l'incontro di Mosè con la figlia del pastore, la storia d'amore, le promesse; l'amore dimostrato dal faraone spietato per il figlio, quindi la sua umanità; il potere che rende mostri gli uomini. Non vi è nessun tentativo da parte del regista di mascherare la banalità di tutto ciò, e questo è evidente fin dalla prime scene, che precedono la breve battaglia. Anche nella battaglia non vi è nulla di epico, così come non vi è nulla di epico nell'eroismo di Mosè che protegge la schiava dalla spada del faraone, non vi è epicità nel ritorno di Mosè in Egitto, nè nella sua "guerriglia". Nemmeno nella traversata del Mar Rosso, non vi è il tocco epico, ma solo sofferenza e spettacolo. Gli ebrei sono costantemente caratterizzati dalla paura e nessuno, nè Dio nè tantomeno Mosè fa alzare loro la testa; emblematico il suo discorso al popolo eletto prima dell'attraversamento dello stretto: non è un discorso caldo ed epico, appunto, come quello di un Massimo Decimo Meridio nel Gladiatore o di un Baliano nelle Crociate. Mosè implora gli ebrei di seguirlo ed avere così salva la vita, e quelli lo seguono senza entusiasmo o forza, esausti e riluttanti. Exodus ha gli elementi per essere un kolossal, ma il regista ha diretto le sue risorse in una direzione completamente diversa; per questo chi si aspettava un kolossal è rimasto deluso, e chi si aspettava azione ha disprezzato il film. Non sorprenda che a livello di capacità espressiva l'unica scena forte dell'intero film è il momento in cui la la madre adottiva conferma a Mosè la verità sulle sue origini rivelate dagli anziani ebrei, nel momento in cui lei e la sorella lo accompagnano all'esilio. E' quello il momento più alto di espressione di nobiltà d'animo del protagonista, della sua umanità mai sentimentale ma pur sempre visionaria. Il personaggio infatti non ha eccessi in nessun senso, è un Giusto, ma senza pretese o ambizioni da sognatore, e diviene lo strumento di se stesso o dell'ipotetico Dio-bambino nella missione della giustizia, ossia la liberazione del popolo ebraico oppresso. Nella sua impresa non vi è mai soddisfazione o entusiasmo, ma solo stenti e sofferenze, e morte. Il Dio vendicativo e crudele è proprio il Dio dell'antico testamento e vi si adatta benissimo, quindi sbaglia chi afferma che è trascurato l'ambito religioso, perchè è proprio l'atteggiamento del popolo ebraico e quello del loro Dio ad essere in maniera cruda e quasi piccante illustrato da Ridley Scott. Dunque questo monumento di effetti speciali e grandi attori non è una parabola, nè un'allegorìa, nè un kolossal; è un rischio e una prova di coraggio inaspettata da Scott. Un viaggio introspettivo nell'immaginario tradizionale di ognuno di noi, che sa ritrovare tutta la potenza della suggestione della nostra immaginazione collettiva. Un film con un inizio e una fine eppure sfumato. Un'opera d'arte.
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