Che il nuovo film di Ridley Scott fosse accompagnato da una notevole ondata di ciritiche era un dato di fatto. Solitamente si spera che i blockbuster accompagnati da massiccie critiche e boicottaggi di svariato genere, aiutino ad alimentare l'allure del film e spingere il grande pubblico nelle sale cinematografiche. Ma questa volta i prognostici erano tutti sbagliati per una serie di valide ragioni.
Premetto che il Mosè di Scott non mi ha convinto. Non mi ha mai coinvolto, non mi ha trascinato al suo interno e poche volte mi ha stupita. C'è da dire che di per se vedere degli attori bianchi con massiccie quantità di bronzer e kajal hanno contribuito a svalutare la credibilità del film e dei personaggi (nord-africani, mediorientali) che interpretano. Ma qui la questione non è minimamente razziale (Scott poteva benissimo immaginare i personaggi come meglio credeva) ma si nota che nessuno di loro si sente a proprio agio nei rispettivi ruoli. Le vere debolezze del film tuttavia sono altre.
Christian Bale è poco preso e incisivo nelle vesti di Mosè liberatore del popolo ebraico secondo il racconto dell'Esodo. Ramses (un carismatico Joel Edgerton) risulta impacciato nelle vesti del tirannico erede al trono e amico fraterno di Mosè. Ancor più ristretti e marginali sono poi i ruoli di Turturro, Weaver e Kingsley che scivolano via senza lasciare alcun segno o timbro distintivo della loro bravura da veterani del cinema contemporaneo.
La storia è comunque conosciuta e più o meno fedele, anche se con dei notevoli tagli innovativi e originali che apportano una boccata d'aria fresca ad una storia molto antica e più volte ripresa sul piccolo e grande schermo. Tra le novità indotte da Scott troviamo un Mosè guerriero. Un principe tosto e spavaldo che lotta fianco a fianco col suo fratellastro Ramses e anzichè un bastone impugna una spada. Sempre, anche dopo aver assistito alla "chiamata divina". Sempre tra le originalità proposte, c'è indubbiamente la figura di Dio nelle mentite spoglie di un ragazzino piuttosto petulente e irrascibile che sembra quasi un teenager in fase di crescita arrabiato col mondo piuttosto che una divinità cosmica che guida il popolo eletto lontano dalle tirannie del Faraone.
Ma per il resto la storia è certamente fedele all'originale e tra i suoi pro si conta il fatto che scorre via piacevolmente. Si lascia seguire senza troppe pretese o aspettative elevate nel susseguirsi di scene dall'esilio di Mosè nel deserti alla liberazione del popolo Ebraico e la sua guida nella Terra Promessa.
Quello che invece colpisce subito lo spettatore durante la visione e' indubbiamente la fastosa scenografia, la cura dei dettagli, colori, stoffe, ambientazioni di fastosi palazzi e ville. Impeccabili come sempre nei film di Scott purchè non necessariamente fedeli all'epoca in cui si svolgono i fatti del film. Ho apprezzato molto anche il contrasto nei colori tra gli indumenti di Mosè, color marrone e grigio cupo, indice di umiltà, ubbedienza e anche poverta'. contrapposti a quelli di Ramses dove predomina il bianco e l'oro, in segno di nobiltà, di fasto, ricchezza e potere.
Molto belli anche i pochi e misurati effetti speciali. Spettacolari e memorabili sono ovviamente gli effex delle dieci piaghe d'Egitto nelle quali Scott non fà sconti per nessuno: rane, locuste, mosche. La potenza visiva è al suo apice e lascia lo spettatore con una sensazione in bilico tra la meraviglia, lo stupore e un pizzico di angoscia. Stessa cosa vale per la sequenza della spartizione delle acque del Mar Rosso. Certo, ormai siamo abituati a vedere onde di proporzioni enormi sugli schermi ma quella scena è sicuramente carica di suspence e angoscia. Visivamente impeccabile.
Dunque il punto debole del film in questione è riassumibile nella mancanza di pathos, nella superficialità con la quale procede il film senza mai avere riuscire a trasferire le emozioni dei personaggi agli spettatori. Si sta assistendo ad un blockbuster sì, ma uno piuttosto mediocre visto il cast impegnato e il regista che lo firma. La storia imponente ed evocativa di per sè doveva servire a coinvolgere e appassionare il pubblico. La figura emblematica di Mosè, un anti-eroe che sfida il sistema di un impero governato da un tirannico monarca, non bastano per far rivivere la magia dei veri Kolossal, da tempo scomparsi.
Certo, Exodus non è paragonabile al flop di The Counselor, ma non è nemmeno il film che ci si aspetta di vedere da Riddley Scott. Non è brutto ma nemmeno un film memorabile o pienamente riuscito.
Naviga nella mediocrità di pellicole del genere "storico-mitologico" senza mai decollare del tutto offrendo entertainment basato più che altro sugli effetti speciali (comunqe bilanciati e ben fatti) che non sulla storia naratta di per se.
Gli attori sono piuttosto indifferenti e non a loro agio nelle parti che rivestono. La sceneggiatura è buona ma non riesce a catturare e coinvolegere pienamente lo spettatore medio e chi la fà da padrone sono ancora una volta gli effetti visivi e sonori.
In definitiva, il film è passabile e tutto sommato godibile, ma credo che tutti convengano sul fatto che abbiamo visto di meglio da Scott e dagli interpreti principali.
3/5 assicurato comunque. Consigliato solo perchè echeggia un'epopea biblica imponente firmata Scott.
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
[ - ] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
silvana tesauro
|
martedì 20 gennaio 2015
|
magnifico!
|
|
|
|
film ha colto il desiderio del publico, il colosso epico! personalmente ho trovato Bale perfetto, un Mosè combatuto tra la fede, il suo popolo e l'egitto. Dio visto nei suoi occhi come un bambino, inizialmente mi ha turbato..poi ho capito ha rispecchiato la voce con ciò che ha piu caro..suo figlio.Rameses perfetto un po imbranato e invidioso del fratello, non certo favorito del padre.Infatti ripeteva sempre a suo figlio che lo ama. Spettacolare , ti lascia tra il sacro e il profano giustificando le piaghe D'egitto, ma la fede prende il sopravento con la morte dei bambini. Le acque l'asteroide gia oggi si crede che sono stati la causa del grande tsunami nel mar rosso. Ma lascia anche credere nel miracolo.
[+]
film ha colto il desiderio del publico, il colosso epico! personalmente ho trovato Bale perfetto, un Mosè combatuto tra la fede, il suo popolo e l'egitto. Dio visto nei suoi occhi come un bambino, inizialmente mi ha turbato..poi ho capito ha rispecchiato la voce con ciò che ha piu caro..suo figlio.Rameses perfetto un po imbranato e invidioso del fratello, non certo favorito del padre.Infatti ripeteva sempre a suo figlio che lo ama. Spettacolare , ti lascia tra il sacro e il profano giustificando le piaghe D'egitto, ma la fede prende il sopravento con la morte dei bambini. Le acque l'asteroide gia oggi si crede che sono stati la causa del grande tsunami nel mar rosso. Ma lascia anche credere nel miracolo. Il film va visto non come un documentario e neanche una copia dei 10 commandamenti, e a se!Sono uscita dalla sala emozionata come tanti altri, tutti dicendo film magnifico. allora queste critiche che hanno condannato questo fim? mi chiedo MAH! come si fanno le critiche a un film? Complimenti a Ridley Scott, non sbaglia mai!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a silvana tesauro »
[ - ] lascia un commento a silvana tesauro »
|
|
d'accordo? |
|
antonio montefalcone
|
giovedì 22 gennaio 2015
|
non il miglior film su mosè, ma un’opera dignitosa
|
|
|
|
"Exodus" non è il miglior film di Scott, ma è un’opera moderna. La pellicola è nel complesso riuscita a metà: spettacolare e tecnicamente ben realizzata, ma anche piena di evidenti limiti espressivi. Lo script risulta fluido e accettabile, ma anche frettoloso e discontinuo nel ritmo, fin troppo essenziale da risultare schematico e fin troppo ellittico da arrivare a mostrare alcuni rilevanti buchi narrativi. Il kolossal soffre della mancanza di epicità, poesia, senso religioso e spiritualità. Lo stupore del trascendente è soffocato dalla materialità. Lo stile realistico del regista privilegia gli aspetti storico-umanistici, e molto può essere spiegato o ricondotto nella sfera scientifica e naturale (vedi le piaghe d’Egitto o il ritratto tormentato di Mosè, personaggio pieno di ombre e dubbi).
[+]
"Exodus" non è il miglior film di Scott, ma è un’opera moderna. La pellicola è nel complesso riuscita a metà: spettacolare e tecnicamente ben realizzata, ma anche piena di evidenti limiti espressivi. Lo script risulta fluido e accettabile, ma anche frettoloso e discontinuo nel ritmo, fin troppo essenziale da risultare schematico e fin troppo ellittico da arrivare a mostrare alcuni rilevanti buchi narrativi. Il kolossal soffre della mancanza di epicità, poesia, senso religioso e spiritualità. Lo stupore del trascendente è soffocato dalla materialità. Lo stile realistico del regista privilegia gli aspetti storico-umanistici, e molto può essere spiegato o ricondotto nella sfera scientifica e naturale (vedi le piaghe d’Egitto o il ritratto tormentato di Mosè, personaggio pieno di ombre e dubbi). Ma anche questo approccio è trattato con superficialità, al pari della critica laica al concetto religioso. Insomma un bell’intrattenimento che però si dimentica di personaggi, dialoghi e spessori.
[-]
[+] antonio sono d’accordo con il tuo commento
(di tom87)
[ - ] antonio sono d’accordo con il tuo commento
|
|
[+] lascia un commento a antonio montefalcone »
[ - ] lascia un commento a antonio montefalcone »
|
|
d'accordo? |
|
darkovic
|
lunedì 2 febbraio 2015
|
perfetta recensione
|
|
|
|
complimenti per la recensione.Perfetta!
|
|
[+] lascia un commento a darkovic »
[ - ] lascia un commento a darkovic »
|
|
d'accordo? |
|
liuk80
|
venerdì 1 maggio 2015
|
finale
|
|
|
|
Ciao. Quando Mosè si trova nel carro e incrocia lo sguardo di Dio sotto forma di bambino, i suoi occhi sono molto più chiari, quasi bianchi. Ha un significato questa cosa o è una conseguenza della vecchiaia che ormai lo ha ormai raggiunto?
|
|
[+] lascia un commento a liuk80 »
[ - ] lascia un commento a liuk80 »
|
|
d'accordo? |
|
bob70
|
sabato 6 febbraio 2016
|
per il finale di liuk80
|
|
|
|
Non conosco il significato che il regista volesse dare agli occhi bianchi di Mosè.Il mio modesto parere,è che quel tipo di occhi sono tipici di chi sta perdendo la vista,in sostanza di un cieco.Questo perché? perché se non ricordo male,come si racconta nelle sacre scritture a Mosè non gli fu concesso di vedere la Terra Promessa ma morì prima che il suo popolo potesse raggiungerla,dopo un lungo vagare nel deserto per volere di Dio,come punizione per non aver osservato del tutto il suo volere.In conclusione io ho immaginato fosse questo il significato dei suoi occhi.Ciao
|
|
[+] lascia un commento a bob70 »
[ - ] lascia un commento a bob70 »
|
|
d'accordo? |
|
|