Tangerines - Mandarini |
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Un film di Zaza Urushadze.
Con Misha Meskhi, Giorgi Nakashidze, Elmo Nüganen, Raivo Trass.
continua»
Titolo originale Mandariinid.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 87 min.
- Estonia 2014.
- P.F.A. Films
uscita giovedì 26 maggio 2016.
MYMONETRO
Tangerines - Mandarini
valutazione media:
3,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Diverso da chi?di FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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domenica 29 maggio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Come le umili piante selvatiche abbarbicate alle scogliere, quasi senza terra, flagellate da sole, acqua salata e vento, che riescono a produrre miriadi di fiori azzurri, Ivo (Lembit Ulfsak) e Margus ( Elmo Nuganen) – emigrati in Georgia dalla lontana Estonia -, due anziani contadini attaccati alla loro terra, sembrano incuranti della guerra che si avvicina; vogliono restare in Abcasia per concludere il raccolto di mandarini che si annucia copioso. Il clima nei pressi del Mar Nero nelle zone protette dai venti gelidi del nord dal Caucaso è, infatti, sorprendentemente mite ed adatto agli agrumi: Ivo prepara le cassette per la raccolta e Margus cerca di affrettare il lavoro che necessiterebbe della robusta manovalanza promessa dai militari. Ma la guerra irrompe davanti alle loro case: sono costretti a seppellire i morti e Ivo ospita due feriti gravi delle opposte fazioni. Li fa curare dal medico del paese ed ottiene dai due, Ahmed (Giorgi Nakashidze), un rozzo mercenario, violento e risoluto, e Nika ( Misha Meskhi), un giovane colto che fa l’attore di teatro, non si spingano ad un duello mortale. Poco per volta, nonostante inevitabili screzi e digrignamento di denti tra i due giovani, la coabitazione forzata imposta dall’autorevole Ivo li costringe a dismettere l’atteggiamento da cani ringhiosi: comunicano e mangiano insieme; la reciproca conoscenza li aiuta a superare l’ostilità. Quando la guerra si avvicina di nuovo come un temporale furioso, distruggendo la casa di Margus e scatenando la violenza dei mitragliatori, il quadro è radicalmente cambiato. Non più cassette di legno da fabbricare per Ivo, ma raggelanti bare, perché la raccolta di mandarini forse resterà una utopia … Un bel film sulla barbarie della guerra che disumanizza le persone e fa loro dimenticare cosa conta nell’esistenza: il rispetto del prossimo, il riconoscere se stesso in chi ci sembra diverso e come tale nemico. Nel profondo chi coltiva non lo fa solo per sé, ma per dividere quello che raccoglierà con la sua fatica con gli altri, nonostante sappia che i suoi frutti, come i suoi figli, sono appesi a un filo che il destino può crudelmente recidere. Una lezione di vita che lo ieratico Ivo impartisce ai due giovani e a noi stessi: tutto il resto non conta, guerra o non guerra; la diversità può diventare somiglianza, perché ogni uomo è simile, anzi uguale ad ogni altro uomo. Un bel film da proporre a bambini e ragazzi in età scolare, purtroppo precipitato nelle ultime sale dei cinema.
Valutazione *** ½ FabioFeli
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