"Altman artista libero senza paura"
di Fulvia Caprara La Stampa
Anticonformista. Ribelle. Innovatore. Giocatore d'azzardo. Nessuna definizione e nessun aggettivo, per quanto ricercato e pronunciato con il massimo dell'affetto, della stima e dell'ammirazione possibili, può rendere conto della figura geniale di Robert Altman, il regista di Mash, I compari, Nasshville, celebrato ieri alla Mostra nel documentario di Ronn Mann che porta il suo nome. Nei 95 minuti di film scorrono i volti dei notissimi attori che hanno avuto l'occasione di lavorare con il maestro, da Elliott Gould a Keith Carradine, da Julianne Moore a Lyle Lovett, da Bruce Willis a James Caan: «Era un cineasta che sovvertiva le regole - dice Mann -, aveva un modo tutto suo di lavorare, ha re-inventato il linguaggio del cinema e sono tanti i registi che si sono ispirati al suo stile, da Paul Thomas Anderson a Paul Haggis, a Richard Linklater». [...]
di Fulvia Caprara, articolo completo (1715 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 2 settembre 2014