On the Road |
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Un film di Walter Salles.
Con Elisabeth Moss, Terrence Howard, Danny Morgan, Alice Braga, Kristen Stewart, Kirsten Dunst.
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Titolo originale On the Road.
Drammatico,
- USA 2012.
- Medusa
uscita giovedì 11 ottobre 2012.
MYMONETRO
On the Road
valutazione media:
2,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Salles non riesce ad influenzare Rivera e falliscedi jacopo b98Feedback: |
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giovedì 2 maggio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alla fine degli anni ’40 la storia del viaggio, nel nome degli ideali della beat generation, di Sal Paradise (Riley), Dean Moriarty (Hedlund) e della sua seducente ex moglie Marylou (Stewart), tra sesso, droga e alcol. Dal romanzo culto di Jack Kerouac, quest’adattamento del manifesto della beat generation, pensato sin dal 2004, ma realizzato solo nel 2012, si regge sulla malfatta sceneggiatura di Jose Rivera. Il film ha parecchi difetti e spoglia la beat generation di tutto quel “fascino” che poteva avere, e tra un’orgia e l’altra lo spettatore ha solo il tempo di essere disgustato da una banda di ragazzi che per più di due ore non fa altro che drogarsi, organizzare orge e masturbarsi nudi in macchina. Anche gli ideali sul senso della vita, vivere tutto e subito, sono espressi solo in modo superficiale e alla fine lo spettatore non fa che chiedersi: “Ma nella beat generation erano tutti così?”. La sceneggiatura è monotona, talvolta sciocca e banale, ma soprattutto è troppo lunga: il film, realizzato così, avrebbe potuto tranquillamente durare la metà, dato che alcune scene sono così presenti che sembra che Rivera abbia voluto accumulare tutti i vizi dei giovani dell’epoca in un solo film. Troppe le scene di sesso, troppe le ubriacature e soprattutto troppo poco tempo è dedicato al viaggio che è il fulcro del romanzo di Kerouac: il viaggio in auto occupa si e no venti minuti mentre dovrebbe essere il tragitto esistenziale di Sal, Dean e Marylou. Salles mette in scena bene, ben fatta la ricostruzione d’epoca, d’impatto la scelta delle musiche (di Gustavo Santaoalla), ottima la fotografia sporca, ma con tutto il suo talento non riesce ad arginare i difetti di sceneggiatura. Tra i produttori figurano anche Francis Ford Coppola, Roman Coppola e il compositore John Williams. Tutti gli interpreti sono bravi e funzionali, specie Hedlund, spalleggiato dal cast all-star che comprende anche la Dunst, la Adams, Buscemi e Mortensen. Qualche riserva sulla Stewart, azzeccata, ma che comunque con le sue due o tre mosse caratteristiche non riesce a convincere del tutto, nonostante la sua sensualità sia innegabile. Francamente penso che a Kerouac sarebbe piaciuto di più Into the wild di Penn, che non l’adattamento del suo stesso romanzo. In concorso, e alla vigilia dato addirittura per favorito, a Cannes 2012.
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