nino quincampoix
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giovedì 8 settembre 2011
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la sposa truce
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In America ormai sembra che solo il trash riesca a portare gli spettatori al cinema. I bisogni fisiologici sono alla base di ogni commedia che si rispetti. Dispiace però vedere delle brave (e simpatiche) attrici sfruttate male. La storia in sé non sarebbe neanche tanto male e a tratti anche un po' triste, con un happy ending che piace tanto oltreoceano. Ci sono dei momenti in cui si ride (il rehearsal party pre-nuziale, ecc.) ma le tanto famose scene dell'aereo o della prova dell'abito da sposa, personalmente, mi hanno soltanto causato un po' di fastidio. Il modo in cui le attrici recitano il famigerato momento dell'intossicazione alimentare è quasi tragico: tutte urlano disperate mentre vomitano una sopra all'altra o defecano in luoghi improbabili.
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In America ormai sembra che solo il trash riesca a portare gli spettatori al cinema. I bisogni fisiologici sono alla base di ogni commedia che si rispetti. Dispiace però vedere delle brave (e simpatiche) attrici sfruttate male. La storia in sé non sarebbe neanche tanto male e a tratti anche un po' triste, con un happy ending che piace tanto oltreoceano. Ci sono dei momenti in cui si ride (il rehearsal party pre-nuziale, ecc.) ma le tanto famose scene dell'aereo o della prova dell'abito da sposa, personalmente, mi hanno soltanto causato un po' di fastidio. Il modo in cui le attrici recitano il famigerato momento dell'intossicazione alimentare è quasi tragico: tutte urlano disperate mentre vomitano una sopra all'altra o defecano in luoghi improbabili. Se questo basta per far ridere...
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canarino
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lunedì 12 settembre 2011
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sconcertante
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laurence316
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martedì 11 luglio 2017
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anche al femminile la stupidità rimane sempre tale
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Commedietta (relativamente) tutta al femminile (visto che gran parte dei membri principali della crew, a cominciare dal regista, sono uomini), Le amiche della sposa, scritto dalle due amiche (nella vita reale) Kristen Wiig e Annie Mumolo, non è assolutamente all’altezza di tutta l’acclamazione critica che ha ricevuto.
Si tratta di un filmetto da niente, che si risolve in poca cosa, dalla premessa scontata e dallo svolgimento banale, un commedia che vorrebbe essere trasgressiva ma che è in realtà solo stupida e volgarotta, oltreché eccessivamente lunga (due ore finiscono per indurre a stanchezza). Le interpreti sono brave e simpatiche, a cominciare dalla protagonista nonché sceneggiatrice, ma questo non basta a risollevare le sorti di un film spesso neanche troppo divertente.
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Commedietta (relativamente) tutta al femminile (visto che gran parte dei membri principali della crew, a cominciare dal regista, sono uomini), Le amiche della sposa, scritto dalle due amiche (nella vita reale) Kristen Wiig e Annie Mumolo, non è assolutamente all’altezza di tutta l’acclamazione critica che ha ricevuto.
Si tratta di un filmetto da niente, che si risolve in poca cosa, dalla premessa scontata e dallo svolgimento banale, un commedia che vorrebbe essere trasgressiva ma che è in realtà solo stupida e volgarotta, oltreché eccessivamente lunga (due ore finiscono per indurre a stanchezza). Le interpreti sono brave e simpatiche, a cominciare dalla protagonista nonché sceneggiatrice, ma questo non basta a risollevare le sorti di un film spesso neanche troppo divertente. E stupisce che certa critica sia rimasta “affascinata” dal fatto che, invece che uomini, siano delle donne, in questo caso, a parlare in maniera sboccata e ad esibire vizi e vizietti di vario genere. Come se fossero queste le vere cifre su cui misurare la libertà femminile o, in ambito più prettamente cinematografico, le qualità e la modernità di un film.
Costato ben 32 milioni e mezzo di dollari (del tutto sprecati), Le amiche della sposa si rivela comunque un eccezionale (e in parte inaspettato) successo di pubblico, e arriva a quota 288 milioni al box-office, segnando un altro colpo vincente per la (si fa per dire) premiata ditta Apatow, già dietro ad altri successi come 40 anni vergine e Molto incinta.
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lullu1980
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giovedì 21 novembre 2013
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una gran delusione!!!
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Comicità volgare e di pessimo gusto.
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ultimoboyscout
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venerdì 26 agosto 2011
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la damigella del disonore.
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Commedia gustosa ed intelligente, atipica, poichè al centro della storia c'è un matrimonio ma la protagonista non è la sposa bensì le amiche della sposa per l'appunto, due in particolare. Il film è scoppiettante pur non avendo grande ritmo e diversi momenti di pausa, è garbato ma sfacciato, misurato ma esagerato con due passaggi memorabili: quello del bagno nell'atelier (si anche le donne vomitano e vanno in bagno, quando lo fanno sono esilaranti!!!) e quello in cui cercano di attirare l'attenzione del poliziotto seduto in macchina. Una grossa, piacevolissima sorpresa questo film: Maya Rudolph, la sposa, è l'attrice più nota ma la scia il palcoscenico alla sua damigella e best friend Kristen Wiig, divertente e talentuosa, una scoperta sensazionale! Il film sottolinea dopo "27 volte in bianco" e "Il testimone della sposa", tanto per citare due titoli recentissimi, quanto sia difficile fare la damigella, quanta pressione ci sia, soprattutto se a farlo si è in due e non si va nemmeno d'accordo, perchè sposarsi nonm è semplice ma essere investiti di tale ruolo è forse, anche peggio! Potrebbe sembrare una commedia zuccherosa come tante, in realtà è il più dissacrante dei racconti sulle frustrazioni e ossessioni matrimonialiste americane prodotto da Apatow, espertissimo in film di genere, veri e propri stracciabotteghini, che lascia la scena ad un travolgente gruppo di simpatiche ragazze in forma scintillante tra cui spicca anche Rose Byrne vista di recente nell'ultimo capitolo della saga degli X-Men, convertita alla commedia demenziale.
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Commedia gustosa ed intelligente, atipica, poichè al centro della storia c'è un matrimonio ma la protagonista non è la sposa bensì le amiche della sposa per l'appunto, due in particolare. Il film è scoppiettante pur non avendo grande ritmo e diversi momenti di pausa, è garbato ma sfacciato, misurato ma esagerato con due passaggi memorabili: quello del bagno nell'atelier (si anche le donne vomitano e vanno in bagno, quando lo fanno sono esilaranti!!!) e quello in cui cercano di attirare l'attenzione del poliziotto seduto in macchina. Una grossa, piacevolissima sorpresa questo film: Maya Rudolph, la sposa, è l'attrice più nota ma la scia il palcoscenico alla sua damigella e best friend Kristen Wiig, divertente e talentuosa, una scoperta sensazionale! Il film sottolinea dopo "27 volte in bianco" e "Il testimone della sposa", tanto per citare due titoli recentissimi, quanto sia difficile fare la damigella, quanta pressione ci sia, soprattutto se a farlo si è in due e non si va nemmeno d'accordo, perchè sposarsi nonm è semplice ma essere investiti di tale ruolo è forse, anche peggio! Potrebbe sembrare una commedia zuccherosa come tante, in realtà è il più dissacrante dei racconti sulle frustrazioni e ossessioni matrimonialiste americane prodotto da Apatow, espertissimo in film di genere, veri e propri stracciabotteghini, che lascia la scena ad un travolgente gruppo di simpatiche ragazze in forma scintillante tra cui spicca anche Rose Byrne vista di recente nell'ultimo capitolo della saga degli X-Men, convertita alla commedia demenziale. Nel pollaio non poteva mancare il gallo, l'idolo macho di "Mad men" Jon Hamm. In Italia arriva con un'etichetta pesante ed impegnativa, quella di "commedia al femminile vietata ai minori più di successo di tutti i tempi in America": il merito di Apatow è stato quello di aver creato un chick flick elevando all'ennesima potenza tutti gli ingredienti dei film brother and romance di cui, come detto è maestro, quali scorrettezza politica, irriverenza, pesanti allusioni sessuali, scarsa igiene e lampi di cattivissimo e volutissimo gusto. La notte da leonesse su tacchi alti piacetantissimo, cavalcando con estremo successo il nuovo trend hollywoodiano: quello della rivincita delle ragazzacce tutte da ridere!
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