tonysamperi
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martedì 4 settembre 2012
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quando ingenuità e fatalità si sommano
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Protagonisti di questa storia sono John Brennan, interpretato da Russel Crowe ("Gladiator", "L.A. Confidential", "A beautiful mind", "State of play" e molti altri, doppiato come sempre da Luca Ward) e la moglie Lara, interpretata da Elisabeth Banks (La trilogia di "Spiderman" di Raimi, "40 anni vergine").
È una mattina come le altre, quando la polizia irrompe in casa Brennan e prende Lara in custodia, con un mandato per omicidio.
Lara in realtà è innocente, ma mancano le prove che collochino la vera assassina sulla scena del crimine. Così fa la sua comparsa un amareggiato Daniel Stern (il Murv di "Mamma ho perso l'aereo", doppiato dal grande Pasquale Anselmo) che informa John che Lara è destinata a rimanere in carcere, in quanto è impossibile presentare un ricorso.
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Protagonisti di questa storia sono John Brennan, interpretato da Russel Crowe ("Gladiator", "L.A. Confidential", "A beautiful mind", "State of play" e molti altri, doppiato come sempre da Luca Ward) e la moglie Lara, interpretata da Elisabeth Banks (La trilogia di "Spiderman" di Raimi, "40 anni vergine").
È una mattina come le altre, quando la polizia irrompe in casa Brennan e prende Lara in custodia, con un mandato per omicidio.
Lara in realtà è innocente, ma mancano le prove che collochino la vera assassina sulla scena del crimine. Così fa la sua comparsa un amareggiato Daniel Stern (il Murv di "Mamma ho perso l'aereo", doppiato dal grande Pasquale Anselmo) che informa John che Lara è destinata a rimanere in carcere, in quanto è impossibile presentare un ricorso.
John è fermamente convinto dell'innocenza della moglie, così decide che a dispetto di quanto deciso dalla legge, dovrà tirarla fuori dal carcere.
Ovviamente John è un normale cittadino, così deve rivolgersi a qualcuno che abbia già esperienza in evasione. Sarà Damon Pennington (Liam Neeson, doppiato ovviamente da Alessandro Rossi) che darà a John le dritte per pianificare l'evasione. Damon lo avvisa però che per fare questo, lui dovrà commettere azioni spregevoli, a scapito di altre persone.
Ma per amore John è disposto a tutto, anche a non rivedere sua madre e suo padre (Brian Dennehy, doppiato dal grandissimo Gianni Musy, scomparso l'anno scorso)
La trama tiene lo spettatore sulle spine per l'intera durata del film, senza che manchino i climax in certi passaggi.
All'interno della storia è dato il giusto peso a tutti gli attori partecipanti, come Nicole, interpretata da Olivia Wilde ("Doctor House - M.D.", "Cambio vita", "Cowboys and Aliens", "In time"), il fratello e i genitori di John.
Russel Crowe riesce ad immedesimarsi nel marito che emotivamente vive il dramma dell'ingiustizia insieme alla moglie, ma che con la giusta determinazione riesce a sovvertire la sorte di Lara.
In definitiva:
- sul CAST: sicuramente nulla da ritoccare, perfetti gli attori per i personaggi principali e comunque giusti quelli del cast "di contorno"
- sul PLOT: una regia improntata sulla creazione di climax che tengono sveglia l'attenzione dello spettatore, facendolo entrare quasi in prima persona nel piano di fuga di John.
- sulla COLONNA SONORA: Una buona colonna sonora, creata da un artista con grande esperienza, cioè Danny Elfman (La trilogia di "Spiderman" di Raimi, "Will Hunting - Genio ribelle", "Flubber", "Futurama", la trilogia di "Man in black" e indimenticabile "Batman - il ritorno" di Tim Burton)
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alessandro di fiore
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giovedì 23 agosto 2012
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un action movie che non bada al sottile
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Se desiderate trascorrere un paio d’ore sotto l’effetto dell’adrenalina prodotta da un action movie che non bada troppo al sottile, “The next three days” di P. Haggis, con R. Crowe, fa per voi. E’ un film peraltro istruttivo per chi subisca un’infamante e ingiusta accusa di omicidio a carico del proprio coniuge, con annessa detenzione in un carcere di massima sicurezza. Il film suggerisce di farlo evadere, questo coniuge disgraziato. Si dirà: ma un comune e tranquillissimo cittadino, completamente estraneo al mondo del crimine, può trasformarsi dall’oggi al domani in un novello Vallanzasca? Beh dipende. Fondamentale è avere una connessione ad internet (da rete fissa o mobile che sia).
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Se desiderate trascorrere un paio d’ore sotto l’effetto dell’adrenalina prodotta da un action movie che non bada troppo al sottile, “The next three days” di P. Haggis, con R. Crowe, fa per voi. E’ un film peraltro istruttivo per chi subisca un’infamante e ingiusta accusa di omicidio a carico del proprio coniuge, con annessa detenzione in un carcere di massima sicurezza. Il film suggerisce di farlo evadere, questo coniuge disgraziato. Si dirà: ma un comune e tranquillissimo cittadino, completamente estraneo al mondo del crimine, può trasformarsi dall’oggi al domani in un novello Vallanzasca? Beh dipende. Fondamentale è avere una connessione ad internet (da rete fissa o mobile che sia). Se al motore di ricerca di Google si digita la parola “grimaldello”, se premuto il tasto “invia” compare la pagina con allegate istruzioni per fabbricarlo; se per evitare di farsi riconoscere in un posto di blocco si ha la prontezza di offrire un passaggio a un paio di autostoppisti (mostrando in questo modo tra l’altro segnali di generosità per quanto interessata) da piazzare almeno uno alla propria destra l’altro alla propria sinistra per confondere la visuale ad annoiate forze dell’ordine; se un pizzico di fortuna regala l’occasione di conoscere un generoso nobel dell’evasione prodigo di consigli, il gioco è fatto. Troppo poco? C’è di peggio.
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rino79
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venerdì 3 agosto 2012
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l'amor che move il sole e l'altre stelle
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Ho assegnato cinque stelle perchè sono dell'idea che un film debba saper anzitutto realizzare l'aspettativa del genere a cui si prefigge di appartenere. The Next Three Days riesce in questo e va anche oltre. Anzitutto non tradisce ed anzi onora il genere thriller , riuscendo nell'intento di tenere lo spettatore incollato alla poltrona per tutta la sua durata, grazie ad una sceneggiatura senza sbavature, senza intoppi e con il pregio di rendere credibili anche le scene di azione pura; sapiente la regia ed incalzante il montaggio (con una speciale menzione per la colonna sonora azzeccattissima), il vero valore aggiunto rispetto ad altri thriller è nel casting e nella cura della recitazione di tutti i personaggi secondari, dal padre di Crowe agli agenti di polizia, a Liam Nielsen e Olivia Wilde.
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Ho assegnato cinque stelle perchè sono dell'idea che un film debba saper anzitutto realizzare l'aspettativa del genere a cui si prefigge di appartenere. The Next Three Days riesce in questo e va anche oltre. Anzitutto non tradisce ed anzi onora il genere thriller , riuscendo nell'intento di tenere lo spettatore incollato alla poltrona per tutta la sua durata, grazie ad una sceneggiatura senza sbavature, senza intoppi e con il pregio di rendere credibili anche le scene di azione pura; sapiente la regia ed incalzante il montaggio (con una speciale menzione per la colonna sonora azzeccattissima), il vero valore aggiunto rispetto ad altri thriller è nel casting e nella cura della recitazione di tutti i personaggi secondari, dal padre di Crowe agli agenti di polizia, a Liam Nielsen e Olivia Wilde. Ovviamente su un altro pianeta sta Rassel Crowe, attore straordinario, intenso, capace di far immedesimare lo spettatore nel personaggio come pochi altri al mondo. Lo spettatore vive con lui il dramma dell'ingiustizia, la claustrofobia della realtà in cui il protagonista si trova dopo l'arresto della moglie. Qui la sceneggiatura rivela anche una forte componente sentimentale, "l'amore che move il sole e l'altre stelle"; componente mai mielensa, un sentimento "di pancia" che lo spettatore vive e condivide con il protagonista per tutta la vicenda, dalla progettazione dell'evasione, all'evasione stessa, alla fuga. Fino alla fine io stesso mi sono ritrovato, come non mi capitava da tanto tempo, a "tifare" per i protagonisti e applaudire al loro successo. Per questo ritengo il film un capolavoro di genere a cui non si poteva chiedere altro.
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picassa
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venerdì 6 aprile 2012
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paradossale
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un insegnante che velocemente si trasforma in terminator lascia un pò perplessi
ma fatto abbastanza bene
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gicuz
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martedì 6 marzo 2012
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un remake molto riuscito
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La curiosità per vedere questo film firmato Haggis che deve ringraziare (come i titoli di coda fanno) il precedente Pour Elle era tanta anche perchè già il film di Cavayé era discreto e la storia accattivante.
Così come è già successo con Brothers, remake de "non desiderare la donna d'altri di Susanne Bier , il cinema americano si dimostra più effciente e professionale nella realizzazione di opere di cui non possiede la originalità, quasi come a dire ...tu dammi un buon soggetto e io ti faccio il miglior film. Anche il remake della serie di Stig Larsson sembtra seguire la stessa via ed è quasi un ribaltamento di soluzioni del passato.
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La curiosità per vedere questo film firmato Haggis che deve ringraziare (come i titoli di coda fanno) il precedente Pour Elle era tanta anche perchè già il film di Cavayé era discreto e la storia accattivante.
Così come è già successo con Brothers, remake de "non desiderare la donna d'altri di Susanne Bier , il cinema americano si dimostra più effciente e professionale nella realizzazione di opere di cui non possiede la originalità, quasi come a dire ...tu dammi un buon soggetto e io ti faccio il miglior film. Anche il remake della serie di Stig Larsson sembtra seguire la stessa via ed è quasi un ribaltamento di soluzioni del passato.
Rispetto a Vincent Lindon poi Russell Crowe offre una interpretazione delle migliori e di gran lunga superiore. Tutto il contesto appare ben costruito ed anche i dettagli vengono arricchiti ed approfonditi.
Un film molto godibile e molto fedele all'originale ma quel tocco in più del maestro Haggis.
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riky_6
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martedì 7 febbraio 2012
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intrigante e innovativo
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Che dire, il film è davvero bello. Una storia di giustizia; la giustizia che un marito, la cui moglia è accusata di omicidio, vuole fare a tutti i costi, non accettando la prigonia della madre del proprio filgio.
Storia carica di sentimenti contrastanti... con un pizzico di mistero sull'innocenza dei protagonisti.
In questo film si può vedere come un padre messo alle strette possa cambiare radicalmente, anche andando contro la la sua natura.
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robby7
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mercoledì 4 gennaio 2012
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bello
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Inizio un pò lento ma sempre più avvincente... Bel film!!!
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ragthai
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lunedì 2 gennaio 2012
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thriller moderno
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A parte qualche passaggio, buona tensione e film piu' che discreto.
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tolfino
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giovedì 15 dicembre 2011
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teso al punto giusto
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Con questo " The Next three days" , Paul Haggis il regista avrà sicuramente coinvolto quella fascia di pubblico che ha bisogno di tensione alla stato puro per poter entrare completamente nella visione di un film. Il film è ben strutturato sin dall'inizio dove lo spettatore si trova davanti a dei cambi repentini di genere,infatti l'inizio del film fa pensare ah un thriller/poliziesco quando tutto ad un tratto si materializza un drammarico. Molto bello il finale che richiama laprima parte del film,ma che da anche un senso all'intera pellicola. L'amore sicuramente sopra ogni cosa in questa visione ma anche una serie di meccanismi che lo stesso amore provoca nella mente umana quando ci si trova davanti a certe situazioni.
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dario
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martedì 6 dicembre 2011
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pretestuoso
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Tutto per preparare la scena finale, peraltro girata molto bene. Film d'azione e non certo d'atmosfera per cui la storia di fondo soffre di lungaggini e di approssimazioni. Insopportabile la presenza del bambino: dovrebbero vietare i bambini nelle trame, somo sempre fuori giri. Crowe poco intenso, lei scontata, così come i genitori di lui (quelli di lei non esistono). Ben congegnata la vicenda della fuga. Godibile a patto di non pensarci troppo.
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