I giorni della vendemmia |
|||||||||||||
Un film di Marco Righi.
Con Lavinia Longhi, Marco D'Agostin, Gian Marco Tavani, Maurizio Tabani, Claudia Botti.
continua»
Drammatico,
durata 80 min.
- Italia 2010.
uscita venerdì 24 febbraio 2012.
MYMONETRO
I giorni della vendemmia
valutazione media:
3,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Acquista »
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Paolo D'Agostini
La Repubblica
Ancora un’uscita italiana estiva e poco visibile. Mentre invece merita di esserlo di più. I giorni della vendemmia di Marco Righi. E’ un piccolo, piccolissimo film ma ambizioso, rigorosamente professionale, severo. Segna tanto un esordio creativo, quello dell’autore ventottenne (scritto, diretto, montato da lui), che produttivo della società di Reggio Emilia che ha sostenuto l’impegno. A me viene un po’ in mente un bel film poco ricordato di Carlo Mazzacurati che si intitola L’estate di Davide (1998). Qui come lì protagonista è un adolescente sullo sfondo della provincia e della campagna italiana durante i giorni estivi. Lì era il Polesine veneto, qui siamo nel cuore dell’Emilia.
E’ l’estate del 1984. Il sedicenne Elia vive in una modesta fattoria con vigneto con il padre, la madre, la nonna. Ha un fratello maggiore in viaggio per l’Europa di cui da un po’ non si hanno notizie. Elia lo ammira e lo invidia, ne favoleggia le imprese secondo un fortunato cliché tante volte rivisitato soprattutto nella letteratura e nel cinema americani, ma ne sarà brutalmente deluso quando riapparirà fugacemente. Papà e mamma incarnano le due indissolubili anime dell’Emilia rossa della tradizione di Guareschi: fedele alla chiesa comunista lui che guarda e riguarda la prima pagina dell’Unità all’indomani della morte di Enrico Berlinguer, cattolicissima e bigotta lei. Ma tutto questo è molto più suggerito e sfiorato che detto. E’ tempo di vendemmia, Elia deve darsi da fare con il padre e per aiutare viene ingaggiata Emilia. Emilia è più grande di Elia, ha un’età più vicina a quella del fratello maggiore di lui, è una studentessa universitaria che sta preparando la tesi, vive in città ma qui in campagna ha i nonni, e mentre trascorre presso di loro le sue vacanza studiando accetta questo lavoro dalla famiglia di Elia, vecchi conoscenti di famiglia, per mettere su un po’ di soldi da destinare poi a un viaggio. Emilia è sfrontata – fumare è una delle sue preferite manifestazioni di spregiudicatezza – e arrogante. Capisce subito di provocare un subbuglio nelle acerbe ma pressanti fantasie di Elia, e gioca con il ragazzo al gatto e al topo. Anche qui però sono sguardi, mezze parole, atmosfere. Nulla di decisivo accade ma per il ragazzo è un classico passaggio della linea d’ombra, un’indimenticabile estate di formazione.
Il giovane autore, che ha nella mente diversi riferimenti (letterari: Tondelli; socioculturali: il crocevia emiliano sintesi fertile ma anche contraddittoria di modernità e conservazione) ma ne evita brillantemente ogni uso pedissequo e didascalico, gestisce con molta sapienza e molto controllo la sua opera prima. Complimenti.
|
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | herzogx 2° | nonarte 3° | rototom 4° | stefano-kun 5° | filo86 6° | francesca meneghetti 7° | ester pantano 8° | enzo70 9° | bonnard 10° | stefano-kun 11° | lorriz |
Link esterni
Sito ufficiale |