Miss Marzo

Un' inutile commediola tra moralismi e goliardia

È la versione spinta di La rivolta delle ex. Al centro i due diciottenni Eugene e Tucker. Il primo, bacchettone e teorico della verginità, proprio la sera in cui è stabilito che dovrà fare il gran passo con la sua ragazza perde coscienza per una brutta caduta dalla scale, per risvegliarsi dopo anni di coma e scoprire che la fidanzatina è diventata una coniglietta di Playboy. L' altro, che invece pratica con devozione il culto di "ogni lasciata è persa", lo esorta ad andarsela a riprendere, la ragazza (apparentemente) traviata. Alla gran festa che Hugh Hefner (proprio lui nel film) offre nella sua favolosa villa californiana. Qui succede una specie di Hollywood Party in versione trucida. Per approdare, dopo una serie infinita di sconcezze goliardiche, a un finale moraleggiante. La ragazza di Eugene l' ha fatto per amore, per pagargli le cure. E Tucker (proprio come il protagonista di La rivolta delle ex) si converte felice e contento alla monogamia.
Da La Repubblica, 3 luglio 2009


di Paolo D'Agostini, 3 luglio 2009