alespiri
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mercoledì 25 novembre 2009
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perche' tanta insulsa retorica?
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Ronald Emmerich apre il suo luna park sulla fine del mondo, ma la giostra scivola nella retorica e nell'inverosimile. Se non ci fosse stato un soggetto ed una sceneggiatura avrei goduto appieno degli spettacolari effetti speciali, ma si è voluto commuovere quando ci si doveva solo divertire, essendo alla fine un film comico. Assistiamo "agghiacciati" ad una bambinella lacrimevole sulle spalle del papà in shorts sull'everest ed elefanti sotto gli elicotteri, al messaggero della catastrofe unico e solo a sapere la verità su tutto. Buoni e cattivi, i buoni si salvano, i cattivi muoiono. Fosse niente, tra i cattivi ci finisce pure il nuovo compagno della moglie del protagonista, schiacciato dal portello dell'arca, reo di aver solo immaginato di scomporre la famiglia perfetta americana, che ci coccola e ci rassicura col suo papà eroe che con figlio al carico fa il Maiorca della situazione resistendo sotto l'acqua gelida per dieci minuti.
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Ronald Emmerich apre il suo luna park sulla fine del mondo, ma la giostra scivola nella retorica e nell'inverosimile. Se non ci fosse stato un soggetto ed una sceneggiatura avrei goduto appieno degli spettacolari effetti speciali, ma si è voluto commuovere quando ci si doveva solo divertire, essendo alla fine un film comico. Assistiamo "agghiacciati" ad una bambinella lacrimevole sulle spalle del papà in shorts sull'everest ed elefanti sotto gli elicotteri, al messaggero della catastrofe unico e solo a sapere la verità su tutto. Buoni e cattivi, i buoni si salvano, i cattivi muoiono. Fosse niente, tra i cattivi ci finisce pure il nuovo compagno della moglie del protagonista, schiacciato dal portello dell'arca, reo di aver solo immaginato di scomporre la famiglia perfetta americana, che ci coccola e ci rassicura col suo papà eroe che con figlio al carico fa il Maiorca della situazione resistendo sotto l'acqua gelida per dieci minuti. Gli amanti devono morire,ma si salvano i cagnolini...Beh, tutto questo è irritante. Un'occasione sprecata a fronte di una spesa colossale che avrebbero fatto meglio ad investire in energie alternative, visto che il messaggio, effimero, non passerà ed il mondo continuerà ad autodistruggersi, Maya o non Maya.
La scena più bella? Il crollo di S. Pietro.
La più ridicola? Il primo ministro italiano che sceglie la preghiera..sembra uno sfottò a Berlusca.
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(di rin9481)
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venerdì 20 novembre 2009
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le solite banalità con l'apocalisse di sottofondo.
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We Were Warned, Eppure Fummo Avvisati, Tutti, Nous Étions Prévenus! Stavolta le locandine hanno voluto assumersi una funzione nobile e protettiva, pregandoci in tutte lingue di ricordare che Emmerich ci ha già lavorato ai fianchi, con le navi spaziali, l’Egitto, le tigri coi denti a sciabola, i grossi ragni, l’enorme lucertola, le inondazioni, ed è sempre scappato col malloppo, senza dare niente in cambio.
Si parte dal 2010, e da lì a poco il mondo comincerà a vomitarsi addosso. La colpa è dei neutrini, com’è, del resto, per la maggior parte dei dispiaceri che interessano la vita.
Arriva il 2012, e quel che detesto di Emmerich è che non racconta mai il mondo che finisce, ma la famigliola e le persone che si salvano; non gli importa della città che collassa e dei grattacieli che si accasciano uno sull’altro, ma dell’aeroplanino che ci sguscia attraverso.
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We Were Warned, Eppure Fummo Avvisati, Tutti, Nous Étions Prévenus! Stavolta le locandine hanno voluto assumersi una funzione nobile e protettiva, pregandoci in tutte lingue di ricordare che Emmerich ci ha già lavorato ai fianchi, con le navi spaziali, l’Egitto, le tigri coi denti a sciabola, i grossi ragni, l’enorme lucertola, le inondazioni, ed è sempre scappato col malloppo, senza dare niente in cambio.
Si parte dal 2010, e da lì a poco il mondo comincerà a vomitarsi addosso. La colpa è dei neutrini, com’è, del resto, per la maggior parte dei dispiaceri che interessano la vita.
Arriva il 2012, e quel che detesto di Emmerich è che non racconta mai il mondo che finisce, ma la famigliola e le persone che si salvano; non gli importa della città che collassa e dei grattacieli che si accasciano uno sull’altro, ma dell’aeroplanino che ci sguscia attraverso. La fine del mondo è un tema spettacolare ma potenzialmente sconveniente, offre la giusta scenografia ma va minimizzato in modo da essere accessorio al concetto edificante e digestivo della bontà intrinseca alle genti, che nella distruzione scoprono l’istinto e la forza di immolarsi in nome dei propri affetti e ideali. Questo per quanto riguarda i protagonisti, che uno ad uno trovano la redenzione; tutti gli altri, le folle oceaniche, hanno la dignità dei lemming, una massa lontanissima e indistinta che suscita le stesse emozioni del destino di un formicaio. E non fate l’errore d’aspettarvi qualcosa da John Cusack o dai suoi colleghi più prossimi, perché loro parleranno per ore, ma la produzione ha investito nella scrittura quanto serve per una 127 digitale con la gomma a terra. Così sarete lì, ad invocare che la terra si apra e il fuoco bruci e l’acqua sommerga, mentre Presidenti su Presidenti mostreranno la loro umanità e integrità, la bassa manovalanza continuerà stolidamente a svolgere il proprio lavoro anche, letteralmente, con l’acqua alla gola, Woody Harrelson avrà lo sguardo di chi si ostina a negarsi un sano senso di colpa, e famiglie americane troveranno nella tragedia la forza dell’unità e dell’amore. slowfilm.splinder.com
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elvis85
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domenica 18 luglio 2010
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la differenza tra film catastrofico...
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e film catastrofe.
C'era una volta The day after tomorrow, film tutto sommato anche carino e plausibile che parlava di dove potrebbe portarci questo riscaldamento globale incontrollato, certo era pieno di esagerazioni e inesattezze ma nonostante questo era un bel film.
Con 2012 il discorso è diverso, Emmerich sfoga qui tutte le sue manie di distruzione, tutto quello che potra morire\bruciare\crollare\andare in pezzi lo farà allegramente, tutto con i protagonisti capaci di cavarsela in modi incredibili nelle situazioni più assurde.
Ovviamente quello della profezia maya (inesistente nella realtà) è soltanto un pretesto per questo, tre ore di effetti speciali, scene strazianti tutte uguali tra loro, di recitazione orrida e di una montagna di luoghi comuni, la scena poi in cui il premier italiano rimane a pregare invece di scappare passerà alla storia per quanto è comica.
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e film catastrofe.
C'era una volta The day after tomorrow, film tutto sommato anche carino e plausibile che parlava di dove potrebbe portarci questo riscaldamento globale incontrollato, certo era pieno di esagerazioni e inesattezze ma nonostante questo era un bel film.
Con 2012 il discorso è diverso, Emmerich sfoga qui tutte le sue manie di distruzione, tutto quello che potra morire\bruciare\crollare\andare in pezzi lo farà allegramente, tutto con i protagonisti capaci di cavarsela in modi incredibili nelle situazioni più assurde.
Ovviamente quello della profezia maya (inesistente nella realtà) è soltanto un pretesto per questo, tre ore di effetti speciali, scene strazianti tutte uguali tra loro, di recitazione orrida e di una montagna di luoghi comuni, la scena poi in cui il premier italiano rimane a pregare invece di scappare passerà alla storia per quanto è comica.
A suo modo un film unico, difficile rendere la distruzione sul grande schermo in maniera più totale, ma basta questo a fare un buon film? La risposta per me è no.
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dario
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domenica 26 dicembre 2010
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infantile
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Un plauso per gli effetti speciali, pollice verso alla sceneggiatura e deludente la regia. Una polpetta indigesta fatta di retorica stucchevole. Sciocchezzaio a non finire, baccano assordante e incalzante senza tregua. Suspense azzerrata da colpi di scena stravisti. Recitazione? Noia e ancora noia. Terrore che non finisca. Molto rumore per nulla, proprio per nulla.
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filippo catani
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sabato 27 agosto 2011
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un film e un finale apocalittici
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Con qualche anno di anticipo rispetto alla data dell'evento, viene scoperta la catastrofe che attende l'umanità per il 2012. I grandi della Terra e i super ricchi mettono a punto un piano di salvezza. Per gli altri esseri umani sarà la fine. Una famiglia allargata cerca però di sopravvivere.
Insomma ci troviamo di nuovo davanti al solito, stucchevole e bvanale disaster moovie con però alcune aggravanti. Intanto ha veramente stancato il fatto che tutte le volte i protagonisti della salvezza mondiale o personale siano personaggi in cerca di riscatto o redenzione (padri separati, alcolizzati cronici, depressi ecc.). Innumerevoli le scene che sfidano veramente qualsiasi adito di decenza (un ponte che crolla subito dopo il passaggio dei nostri eroi, la fuga dai lapilli).
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Con qualche anno di anticipo rispetto alla data dell'evento, viene scoperta la catastrofe che attende l'umanità per il 2012. I grandi della Terra e i super ricchi mettono a punto un piano di salvezza. Per gli altri esseri umani sarà la fine. Una famiglia allargata cerca però di sopravvivere.
Insomma ci troviamo di nuovo davanti al solito, stucchevole e bvanale disaster moovie con però alcune aggravanti. Intanto ha veramente stancato il fatto che tutte le volte i protagonisti della salvezza mondiale o personale siano personaggi in cerca di riscatto o redenzione (padri separati, alcolizzati cronici, depressi ecc.). Innumerevoli le scene che sfidano veramente qualsiasi adito di decenza (un ponte che crolla subito dopo il passaggio dei nostri eroi, la fuga dai lapilli). Ma soprattutto quello che più urta è la retorica a dir poco da quattro soldi. C'è il solito hippie che da anni denuncia i sotterfugi del governo, i ricchi che non si curano dei poveri ma soprattutto il nuovo inizio che dovrà partire dalla tanto bistrattata Africa. Inoltre il finale è uno dei più brutti di sempre che, per il genere, forse riesce a superare per banalità anche quello di Ultimatum alla Terra. Un film apocalittico e catastrofico in tutti i sensi.
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weach
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mercoledì 17 novembre 2010
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la fine di tutto o speculazione??
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Roland Emmerich, è regista " che fa spettacolo con i " disatri ":non importa se determinati da glaciazioni , alieni che invadono la terra , terremoti ,impatti di comete , ed altri problemi ambientali, l'importante è che "disatri siano ".
"2012" si è imposto al pubblico preceduto da una grande promozione; la ricorrenza del 22 dicembre 2012 ,come data prossiama ventura,della fine del mondo è di per se una bella opportunità per costruire una storia di impatto , forte .suggestiva.spettacolare.
"E' film travolgente, rappresentazione in digitale dell fine di questo pianeta , o meglio della terra come lo conosciamo noi oggi.
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Roland Emmerich, è regista " che fa spettacolo con i " disatri ":non importa se determinati da glaciazioni , alieni che invadono la terra , terremoti ,impatti di comete , ed altri problemi ambientali, l'importante è che "disatri siano ".
"2012" si è imposto al pubblico preceduto da una grande promozione; la ricorrenza del 22 dicembre 2012 ,come data prossiama ventura,della fine del mondo è di per se una bella opportunità per costruire una storia di impatto , forte .suggestiva.spettacolare.
"E' film travolgente, rappresentazione in digitale dell fine di questo pianeta , o meglio della terra come lo conosciamo noi oggi.
Grande padronanza della tecnica digitale, effetti speciali a iosa , storia con un finale zoppicante ...pochè ci si vuole ricollegare ad una sorta di "arca tecnologica "traghetto per il nuovo inizio.
Non poniamoci troppe domande , è film dove l'azione scenica dilaga ,di un regista di grande esperienza, da vedere anche per quanto è stato " nelle attenzioni di tanti ".
Incongruenze?
Molte..ma che importa....qui si fa spettacolo con il disatro e Roland Emmerich è un campione impareggiabile nel rappresentarlo .
Emmerich in una recente intervista ha dichiarato di voler cambiare genere , che la sua visione catrastrofica è finita ; che con "2012" ha raggiunto la sua il culmine e che ora cerca "altro ".
Speriamo che non sia divenuto schiavo del suo ruolo e che esista per lui un nuovo "filone cinematografico" . Auguri.
weach illuminati
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andre89lost
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martedì 14 settembre 2010
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un film.. demenziale!
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Effetti speciali a non finire per un film davvero banale che però è capace anche di prendersi in giro da solo (per questo gli ho 'regalato' la seconda stelletta).
Due ore e mezza di nulla in poca sostanza. E' un film che si lascia vedere ma non dà allo spettatore nessuna emozione.
Molto belle le scene dei disastri e carina la musica. Per il resto non ci siamo.
Epica la scena del cane che riesce a salvarsi con l'apocalisse a pochi metri da lui..
Voto: 6-
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darkenry
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mercoledì 2 gennaio 2013
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intrattenimento puro
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2012 è un film catastrofico del 2009 diretto da Roland Emmerich. La trama parla di Adrian Helmesey, un geologo della Casa Bianca che nel 2009, grazie all'aiuto di un suo amico indiano, scopre che delle tempeste solari stanno surriscaldando il nucleo della terra liquefacendo il mantello esterno. Inizia così un piano per salvare l'umanità mentre nel 2012 uno scrittore Jackson Curtis scopre per caso di questo piano e farà di tutto per portare in salvo la sua famiglia. Nonostante nel film ci sia un critica verso gli uomini di potere, 2012 è un film divertente e di intrattenimento grazie agli spettacolari effetti speciali, esagerati ma ben usati. L'unica pecca del film sono la sceneggiatura troppo semplice e la teoria che hanno usato per far finire il mondo.
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2012 è un film catastrofico del 2009 diretto da Roland Emmerich. La trama parla di Adrian Helmesey, un geologo della Casa Bianca che nel 2009, grazie all'aiuto di un suo amico indiano, scopre che delle tempeste solari stanno surriscaldando il nucleo della terra liquefacendo il mantello esterno. Inizia così un piano per salvare l'umanità mentre nel 2012 uno scrittore Jackson Curtis scopre per caso di questo piano e farà di tutto per portare in salvo la sua famiglia. Nonostante nel film ci sia un critica verso gli uomini di potere, 2012 è un film divertente e di intrattenimento grazie agli spettacolari effetti speciali, esagerati ma ben usati. L'unica pecca del film sono la sceneggiatura troppo semplice e la teoria che hanno usato per far finire il mondo.
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carmine antonello villani
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lunedì 23 novembre 2009
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l'apocalisse diventa puro divertimento
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Ancora eventi catastrofici per il regista che ha fatto dei distaster movie una vera e propria arte. Stavolta Roland Emmerich non immagina alieni con sete di conquista né mutamenti climatici di devastanti proporzioni, ma prende a pretesto una profezia Maya che collocherebbe la fine del mondo nel 2012. Quasi tre ore di effetti speciali sono una delizia anche per chi non ama le immagini ricostruite al computer perché a guardare aerei tra grattacieli e strade collassate si resta incantati come bambini. La magia del giocattolone di Emmerich è tutta qui o quasi, la retorica semplicistica di un’umanità riunita e costretta ad interrogarsi sullo scopo della esistenza non ha però lo stesso impatto sullo spettatore.
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Ancora eventi catastrofici per il regista che ha fatto dei distaster movie una vera e propria arte. Stavolta Roland Emmerich non immagina alieni con sete di conquista né mutamenti climatici di devastanti proporzioni, ma prende a pretesto una profezia Maya che collocherebbe la fine del mondo nel 2012. Quasi tre ore di effetti speciali sono una delizia anche per chi non ama le immagini ricostruite al computer perché a guardare aerei tra grattacieli e strade collassate si resta incantati come bambini. La magia del giocattolone di Emmerich è tutta qui o quasi, la retorica semplicistica di un’umanità riunita e costretta ad interrogarsi sullo scopo della esistenza non ha però lo stesso impatto sullo spettatore. Sentimentalismo dell’ultima ora, genitori che non parlano con i figli ed estremo sacrificio per le persone care hanno sempre presa eppure “2012” vuole essere prima di tutto un action movie costruito in maniera artificiosa con mezzi sofisticatissimi e budget milionari, un’avventura portata alle estreme conseguenze da chi conosce le paure legate all’apocalisse. I popoli precolombiani avevano presagito la fine del mondo con il solstizio d’inverno quando nel 2012 si ritroveranno allineati il sole e tutti gli altri pianeti, Emmerich ha immaginato tempeste solari ed onde gigantesche capaci di lambire persino il tetto del mondo. Un Presidente di colore seduto alla Casa Bianca non è fantascienza, un mondo sull’orlo dell’abisso ci auguriamo che sia pura finzione.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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(di simos)
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(di boid1)
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spalla
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mercoledì 16 dicembre 2009
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avvincente, ma dopotutto è la solita baracconata
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Un altro kolossal catastofico, con tanta tensione ed effetti speciali davvero incredibili. Ma questo non significa che a me sia piaciuto particolarmente. Il fatto è che abbiamo già visto una storia simile già molte volte in tanti film precedenti, quali Deep Impact, Indipendence Day, L'alba Del Giorno Dopo e chi più ne ha più ne metta. E possiamo star certi che tra un paio d'anni al massimo ne arriverà un altro. Ogni volta comunque vengono migliorati gli effetti speciali, aumentato il livello di catastrofe ed incrementato lo spettacolo, ma la storia in sostanza resta sempre più o meno la stessa. Il mondo come lo conosciamo viene stravolto, i capi di governo si mobilitano per salvare la razza umana e in mezzo a tutta questa confusione c'è un personaggio, il protagonista, che deve fare i conti con tutto quanto e sfuggire a mille pericoli.
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Un altro kolossal catastofico, con tanta tensione ed effetti speciali davvero incredibili. Ma questo non significa che a me sia piaciuto particolarmente. Il fatto è che abbiamo già visto una storia simile già molte volte in tanti film precedenti, quali Deep Impact, Indipendence Day, L'alba Del Giorno Dopo e chi più ne ha più ne metta. E possiamo star certi che tra un paio d'anni al massimo ne arriverà un altro. Ogni volta comunque vengono migliorati gli effetti speciali, aumentato il livello di catastrofe ed incrementato lo spettacolo, ma la storia in sostanza resta sempre più o meno la stessa. Il mondo come lo conosciamo viene stravolto, i capi di governo si mobilitano per salvare la razza umana e in mezzo a tutta questa confusione c'è un personaggio, il protagonista, che deve fare i conti con tutto quanto e sfuggire a mille pericoli. Ah, dimenticavo, e il protagonista, chissà perchè, è sempre una persona con problemi famigliari sulle spalle, che alla fine si risolvono. Da questo punto di vista quindi non c'è proprio nulla di nuovo sotto il sole. E' vero che il film è comunque avvincente e garantisce sicuramente un buon livello di tensione, ma il fatto è che io inizio anche ad essere un po' stufo di vedere l'eroe per caso di turno che sfugge alla morte per il rotto della cuffia mille volte di seguito tra acrobazie, grattacieli che crollano, canyon che si aprono e vulcani che eruttano. Ok, questo è un film fantascientifico e queste cose bisogna pure aspettarsele, ma direi che un pizzico di realismo in più non avrebbe guastato. Gli interpreti del film sono poi generalmente discreti, ma questo all fin fine a mio parere conta relativamente poco. Perchè i veri protagonisti qui sono gli effetti speciali e non gli attori. Un altro film quindi riservato soprattutto ai fan degli "spettacoli per gli occhi".
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