Carl Allen dopo essere stato smollato dalla moglie Stephanie ha avuto una vita fermata sul divano di casa, costellata da una serie infinita di “NO”: a cominciare dai rifiuti alle richieste di finanziamento all’istituto di credito ove lavora in cui continua a rifiutare crediti anche a soggetti ai quali non si potrebbero negare date le credenziali presentate in banca e continua con mille scuse a dire no alle uscite coi suoi amici, fino a quando, per rendere la sua vita finalmente più interessante e positiva, non viene trascinato nel cc.dd. programma “Yesman”, che lo impegna a rispondere con un si a qualsiasi domanda o proposta gli venga rivolta. Questa scelta innesca una catena di eventi imprevedibili, piacevoli e soprattutto l’incontro con Allyson. Da notare che uno dei pochissimi no che riesce a dire è nei confronti della sua ex Stephanie che rimasta sola prova in tutti i modi a farlo tornare con lei. Cosa che lui (giustamente non si sogna nemmeno, anzi). Il messaggio di questo film è estremamente positivo: infatti, l’insegnamento a pensare positivo che dà Yesman è il pensiero positivo, cioè l’antidoto al pessimismo globale. J. Carrey è il tipico uomo che trova soddisfazione nel pronunciare la parola “no” ma non perché è un pessimista, in realtà si scopre un uomo depresso. Non ha nulla da fare finge di ascoltare ma è sempre disattento; la sua vita cambierà con l’incontro di un vecchio amico che lo trascinerà al seminario di positività e a dire sempre “si”. Quindi, imparerà il coreano, aiuterà un senza-tetto, salverà un uomo da un tentato suicidio, ma soprattutto ritroverà l’amore. Non è una commedia con pretese di alto livello, perché è semplice e leggera, ma è divertente e tocca temi molto impegnativi. La decisione di cambiare il film della propria vita è una scelta radicale: oggi spettatore, domani protagonista sconvolge. In tal caso, vuol dire solo pianificare, tornare a sperare, aver voglia di fare, in una sola parola, sentirsi vivi.
Scientificamente è provato che malattie insidiose come il cancro sono state curate e debellate grazie a cambiamenti di atteggiamenti e filosofie di vita.
In tutte le negatività del mondo quotidiano che ti portano a dire no invece di sì questo film è come una boccata di aria fresca, perché ci ricorda che la vita è un dono ed è qualcosa che val la pena di essere vissuta. Certo Carrey imparerà a sue spese che dire sempre “si” è da irresponsabili, ma se c’è una cosa che insegna il film è che l’essere chiusi in se stessi è di per sé una sconfitta. Ci saranno i rischi si potrà evitare di sbagliare e di soffrire ma si precluderanno a priori altre possibili esperienze. La vita è un dono che va vissuto pienamente per poter dire alla fine dei nostri giorni “grazie, Signore! In ogni caso, ne è valsa la pena.”
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maja mann
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domenica 1 febbraio 2009
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yes man per riequilibrare il nostro ph cardiaco
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ho visto il film oggi pomeriggio. concordo in pieno con la tua recensione che ho trovato molto profonda e analitica sul tema introspettivo dei protagonisti. questo film andrebbe rivisto ogni qualvolta ad ognuno di noi capitino cose che ci buttano giù e ci fanno chiudere la porta davanti a chi ci sta di fronte. bisogna ricordarsi di Yes Man per riequilibrare il PH del nostro cuore.
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bernardinus berth
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lunedì 2 febbraio 2009
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superlativo!
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sono davvero entusiasta di questo film. Jim Carrey è una conferma. La sua intelligenza è davvero straordinaria.
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sara
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lunedì 16 febbraio 2009
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grande jim carrey
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ciao Pietro, concordo appieno con il tuo giudizio sul film. davvero bellissimo. al prossimo commento
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quettu
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giovedì 19 febbraio 2009
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azz
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azzo pietro non si capisce come scrivi!
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maja mann
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lunedì 23 febbraio 2009
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a quettu: non alla volgarità!
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gentile sig. Quettu (ma questo che nome è?)prima di giudicare il modo di scrivere altrui, non pensa che sarebbe opportuno verificare come scrive lei? ad esempio, le copiose volgarità che ha espresso in meno di un rigo, le sembrano un'utile mezzo espressivo? e poi, il rapporto tra il suo commento e il commento al film qual'è? personalmente non sopporto quelli che anzichè esprimere concetti - evidentemente essendo privi di idee- si limitano a dire (come ha fatto lei) volgarità. In verità il commento fatto da Pietro a questo film è molto bello e se lei non lo ha capito si deve porre dei problemi. in ogni caso, lei non ha espresso alcun concetto e si è limitato a fare ciò che la volpe ha fatto con l'uva.
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bernardinus berth
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lunedì 23 febbraio 2009
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torna a scuola quettu
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Ogni tanto mi chiedo in realtà che nuova fauna frequenti i blog di cinema e soprattutto cosa ci venga a fare, dato che si tratta speso di persone che come "Quettu" che non solo non capiscono il cinema (sarebbe perdonabile)ma devono involgarire tutto con parolacce ed espressioni volgari, evidentemente perchè è l'unica cosa che circola nel loro cervello. cosa c'entra quello che ha scritto Quettu con il film? e cosa c'entra con il commento di Pietro? non c'è logica in questo comportamento e non c'è logica nel contenuto di quello che "Quettu " ha scritto. Io propongo a "Quettu" di iscriversi alle elementari così potrà migliorare la condotta e poi (last but not least)imparare a leggere e a scrivere.
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Ogni tanto mi chiedo in realtà che nuova fauna frequenti i blog di cinema e soprattutto cosa ci venga a fare, dato che si tratta speso di persone che come "Quettu" che non solo non capiscono il cinema (sarebbe perdonabile)ma devono involgarire tutto con parolacce ed espressioni volgari, evidentemente perchè è l'unica cosa che circola nel loro cervello. cosa c'entra quello che ha scritto Quettu con il film? e cosa c'entra con il commento di Pietro? non c'è logica in questo comportamento e non c'è logica nel contenuto di quello che "Quettu " ha scritto. Io propongo a "Quettu" di iscriversi alle elementari così potrà migliorare la condotta e poi (last but not least)imparare a leggere e a scrivere. chissà, la prossima volta potrebbe anche diventare capace di lasciare un commento a un film , anzichè scrivere parolacce.
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pirotau
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lunedì 23 febbraio 2009
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a qualcuno serve l'interprete x lingua ignota
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Il commento di Pietro a questo film è bellissimo e poetico. se qualcuno è analfabeta e -ovviamente-non sa leggere e scrivere non dovrebbe andare in internet se non a guardare (ammesso che sappia come si fa).ora,ci insegnano sin da piccoli che l'invidia alimenta la vita di molte persone che la sprecano senza portare a casa nulla.orbene,è evidente che una connotazione individuale assolutamente priva delle benchè minime basi culturali possa condurre un individuo dotato di pochi mezzi non alla comprensione,non allo sforzo,ma a rifugiarsi nella primitiva e brutale reazione acida e invidiosa verso tutto ciò che non è(e che dato il personaggio, non sarà mai).ciò diventa per tutti noi una lezione di vita da aggiungere al senso del film Yes Man:infatti,anche Carl Allen a modo suo era un dissociato (anche se per ragioni diverse).
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Il commento di Pietro a questo film è bellissimo e poetico. se qualcuno è analfabeta e -ovviamente-non sa leggere e scrivere non dovrebbe andare in internet se non a guardare (ammesso che sappia come si fa).ora,ci insegnano sin da piccoli che l'invidia alimenta la vita di molte persone che la sprecano senza portare a casa nulla.orbene,è evidente che una connotazione individuale assolutamente priva delle benchè minime basi culturali possa condurre un individuo dotato di pochi mezzi non alla comprensione,non allo sforzo,ma a rifugiarsi nella primitiva e brutale reazione acida e invidiosa verso tutto ciò che non è(e che dato il personaggio, non sarà mai).ciò diventa per tutti noi una lezione di vita da aggiungere al senso del film Yes Man:infatti,anche Carl Allen a modo suo era un dissociato (anche se per ragioni diverse).perciò,forse Yes Man potrebbe cambiare anche la vita di qualcun altro dopo Carl Allen,ammesso che si abbia l'intelligenza di capire il film guardandolo senza interprete
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il grammatico
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lunedì 23 febbraio 2009
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a quettu e a quellu
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vedo che Quettu ha molte lacune, quindi mi pemuro di dargli qualche sano consiglio: hai mai pensato di acquistare una grammatica italiana? in libreria (posto che evidentemente non frequenti)ce ne sono di bellissime e di tutti i prezzi, nuove e usate. anzi, presiso che in libreria potresti trovare addirittura l'abbeccedario. piuttosto che perdere tempo in rete, vai a casa a studiare.
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david
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venerdì 6 marzo 2009
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commento super!
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condivido pienamente il tuo commento al film. lo ho visto ed è bellissimo!
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cicu
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sabato 7 marzo 2009
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grandioso!
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credo che il titolo di questo commento sia quello più adatto al film. in realtà il film ha una sua componente didattica da tener presente.
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ermete
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domenica 8 marzo 2009
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terapeutico
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condivido il commento che ho molto apprezzato. credo il film abbia connotati terapeutici e pedagogici, anche se inseriti in una commedia.
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sabina
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giovedì 12 marzo 2009
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condivido
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condivido pienamente il commento a questo film fatto da pietro. coincide perfettamente con il mio angolo visuale anche l'intervento di maja sul riequilibrio del ph cardiaco.
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postinokiller
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mercoledì 28 aprile 2010
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sì...
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"Sì" è una parola che si scrive con l'accento sulla i.
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