Si può fare |
||||||||||||||
Un film di Giulio Manfredonia.
Con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli, Bebo Storti.
continua»
Commedia,
durata 111 min.
- Italia 2008.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 31 ottobre 2008.
MYMONETRO
Si può fare
valutazione media:
3,56
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Bisio e i matti ecco il film più bello
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Si intitola Si può fare il "caso" del festival romano edizione numero tre. Sicuramente il caso italiano, accolto da molti applausi, per quanto in compagnia eccellente (Vicari) o molto buona (Winspeare). Incomprensibilmente escluso dal concorso che sarebbe stata una mano santa per la bravura di tutti i suoi attori e da oggi nelle sale. Andate a vederlo: si pensa, ci si commuove, ci si diverte. Quello che deve fare una bella commedia. Si può fare è una favola, con i suoi stereotipi. Ma non lo erano anche Full Monty e Grazie signora Thatcher e Billy Elliott? Non lo era anche Qualcuno volò sul nido del cuculo, che di Si può fare è il faro? Claudio Bisio, nella Milano di inizio anni Ottanta, è un sindacalista. Crede nella solidarietà ma anche nella responsabilità e nell' iniziativa. Va a finire in una cooperativa di freschi ex degenti manicomiali: è da poco entrata in vigore la Legge 180 nota con il nome del suo ispiratore, lo psichiatra veneziano Franco Basaglia (13 maggio 1978). Ma la cooperativa è tuttora dominata dalla supervisione di uno psichiatra di vecchia scuola (Giorgio Colangeli) che crede nei farmaci e non nell' emancipazione del lavoro. Nello non sa niente di psichiatria ma si lascia guidare dall' istinto e da una semplice idea: «quello che fa stare bene me farà stare meglio anche loro», e con tutte le difficoltà trasforma i picchiatelli in richiestissimi parquettisti: infatti il disastro che combinano al primo lavoro viene scambiato per originale creatività. E così avanti fra cadute, crisi, fallimenti, ritorno indietro. Giuseppe Battiston è il giovane psichiatra basagliano che affianca Nello, Anita Caprioli è la fidanzata di Nello in bilico tra adesione al sogno di lui e inseguimento del successo nella Milano della moda. Il regista è Giulio Manfredonia, lo sceneggiatore Fabio Bonifacci, fotografia, costumi, montaggio, musica, tutto merita un elogio. Ma soprattutto il gruppone di attori non noti che danno al film la sua ossatura. Non è invenzione. Lo sceneggiatore lesse molti anni fa un articolo che raccontava l' esperienza di un sindacalista e di una cooperativa in provincia di Pordenone. Non una fiaba, non un' utopia ma la prova che, se si vuole, «si può fare».
|
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | odiofarinotti 2° | jack 3° | lalli 4° | ciccio capozzi 5° | emiliano 6° | antoinette 7° | houssy 8° | lenticchia80 9° | alius 10° | olgadicom 11° | maxwell75 12° | ravvy 13° | enzo70 14° | aristoteles 15° | dano25 16° | paolomiki |
Nastri d'Argento (7) David di Donatello (10) Articoli & News |
Link esterni
|