Guida per riconoscere i tuoi santi |
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Un film di Dito Montiel.
Con Robert Downey Jr., Shia LaBeouf, Chazz Palminteri, Dianne Wiest, Channing Tatum.
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Titolo originale A Guide to Recognizing Your Saints.
Drammatico,
durata 98 min.
- USA 2006.
- Mikado Film
uscita venerdì 9 marzo 2007.
MYMONETRO
Guida per riconoscere i tuoi santi
valutazione media:
3,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Guida per riconoscere i tuoi santidi Alessio NovarelliFeedback: 0 |
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venerdì 30 novembre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dito Montiel,scrittore,sceneggiatore ed infine regista della sua opera prima autobiografica. Premiato e acclamato al Sundance Film Festival 2006 per la migliore regia e alla Mostra del Cinema di Venezia durante la Settimana della Critica. “Sono Dito Montiel ed abbandonerò tutti in questo film”, con questa verità assoluta si apre questo lungometraggio, che come tutti del resto, poi ci lasciano. Dito giovane (Shia LaBeouf) cerca di fuggire dal suo violento quartiere del Queens, tra l’anaffettività del padre e la crudeltà delle strade, mentre Dito di oggi (Robert Downey Jr.), affermato scrittore a Los Angeles, compie un viaggio di ritorno nella sua difficile periferia di New York, per rivedere il padre malato. (Chazz Palminteri) Un ritorno forse più doloroso di una partenza, dove i Santi del titolo, sono i protettori del quartiere, che in un modo o nell’altro sono riusciti a salvarlo. Geniale nella struttura narrativa, utilizza due piani paralleli che si alternano svelando passato e presente senza utilizzare flashback, due binari che sono uno la conseguenza dell’altro, passato e ritorno al passato. Un film sincero, gli ambienti e i corpi sembrano parlare e i personaggi, in alcuni momenti di straniamento, si rivolgono direttamente allo spettatore guardando in macchina. Innovativo in alcune strategie narrative, l’autore, lascia incontrare l’audio di certe battute del Dito giovane con quello attuale e anticipa i dialoghi di alcune tracce audio utilizzando delle scritte bianche su sfondo nero. Un cinema che ricorda Martin Scorsese, (“Bronx” e “Mean Streets”) Coppola, (“I ragazzi della 56^ strada”) e per le analogie alla costruzione narrativa Woody Allen in “Radio Days”, è forse un caso la comune interpretazione di Dianne Wiest? Tutti i personaggi in un modo o nell’altro cercano di fare la cosa giusta, ma nessuno sembra riuscire a costruirsi un domani senza poter distruggere le possibilità degli altri. Colonna sonora di rilievo. (Jonathan Elias, Jimmy Haun, David Wittman)
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