rebaldone
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domenica 15 aprile 2018
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uno dei peggiori film italiani del 2000
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Ma chi è quest donna regista Roberta Torre? Spero che qualcuno le dica che ha scelto un mestiere sbagliato. Come si fa a dirigere un film del genere senza idee, senza recitazione (gli attori sono dei cani, anche Lo cascio con quella faccia da idiota). Per favore cacciate a calci questa regista italiana e impedititela di propinarci simili cagate!
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salvatore scaglia
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domenica 3 giugno 2012
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lo cascio immoto
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Un film intriso di voyeurismo, sadismo e masochismo, lento e poco avvincente. Una pessima operazione filmica, che travolge anche Luigi Lo Cascio, la cui mimica facciale è assai prossima alla stasi.
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salvatore scaglia
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domenica 3 giugno 2012
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lo cascio immoto
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Un film intriso di voyeurismo, sadismo e masochismo, lento e poco avvincente. Una pessima operazione filmica, che travolge anche Luigi Lo Cascio, la cui mimica facciale è assai prossima alla stasi.
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marezia
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mercoledì 4 aprile 2012
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noir di classe per menti raffinate
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Giancarlo Zappoli è l'esempio vivente di come CERTA CRITICA stronchi PER PARAGONE ciò che, IN SE' E PER SE', NON E' IN GRADO DI CAPIRE. Io l'ho visto in tv, non in sala, e neppure per un momento ho pensato al capolavoro di Kubrik come ad un originale rispetto ad una copia più o meno fedele perché la Torre è riuscita (mentre Kubrik era più interessato all'aspetto onirico della lettura della realtà in chiave quasi filosofica), a RENDERE IN MODO CRUDO LA VERITA' DEL DUBBIO DI CHI, AD UN CERTO PUNTO, NON RIESCE PIU' A RICONOSCERE CHI HA DI FRONTE PER UN DISORIENTAMENTO DI ORDINE MORALE. Il torbido si insinua anche nei rapporti tra i due protagonisti ed ENTRAMBI sono BRAVISSIMI a muoversi in questo mix di SENSUALITA' E MALESSERE PSICOLOGICO perché diretti EGREGIAMENTE.
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Giancarlo Zappoli è l'esempio vivente di come CERTA CRITICA stronchi PER PARAGONE ciò che, IN SE' E PER SE', NON E' IN GRADO DI CAPIRE. Io l'ho visto in tv, non in sala, e neppure per un momento ho pensato al capolavoro di Kubrik come ad un originale rispetto ad una copia più o meno fedele perché la Torre è riuscita (mentre Kubrik era più interessato all'aspetto onirico della lettura della realtà in chiave quasi filosofica), a RENDERE IN MODO CRUDO LA VERITA' DEL DUBBIO DI CHI, AD UN CERTO PUNTO, NON RIESCE PIU' A RICONOSCERE CHI HA DI FRONTE PER UN DISORIENTAMENTO DI ORDINE MORALE. Il torbido si insinua anche nei rapporti tra i due protagonisti ed ENTRAMBI sono BRAVISSIMI a muoversi in questo mix di SENSUALITA' E MALESSERE PSICOLOGICO perché diretti EGREGIAMENTE. Zappoli non ha capito NIENTE ed il discorso sui colori affossa DEFINITIVAMENTE il suo acume critico... Critiche DEL GENERE sono UN INSULTO AL CINEMA DI QUALITA'. MAI PIU' leggerò una sua parola. Amen.
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paperino
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mercoledì 15 giugno 2011
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film da dimenticare
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L'ho scelto in dvd attirata principalmente dalla recitazione di Lo Cascio, attore che stimo molto fin dai tempi di " Cento Passi ", che però dalle prime scene si rivela subito poco a suo agio nei panni del protagonista, poco credibile.Non si riesce a capire dove vorrebbe portarci la regista lungo questo cammino altalenante fra fantasia e realtà talmente intricato da creare confusione, disagio e irritazione nello spettatore.
Alcuni momenti interessanti, a mio parere: il ritrovamento della statua, la cui simbologia però purtroppo mi sfugge, ripresentata nel sogno della protagonista e verso la fine.
Il corridoio in bianco e nero lungo il quale Lo Cascio va e viene in cerca di non si sa bene cosa; il gioco delle mani di lui e lei nella prima esperienza fra scambisti.
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L'ho scelto in dvd attirata principalmente dalla recitazione di Lo Cascio, attore che stimo molto fin dai tempi di " Cento Passi ", che però dalle prime scene si rivela subito poco a suo agio nei panni del protagonista, poco credibile.Non si riesce a capire dove vorrebbe portarci la regista lungo questo cammino altalenante fra fantasia e realtà talmente intricato da creare confusione, disagio e irritazione nello spettatore.
Alcuni momenti interessanti, a mio parere: il ritrovamento della statua, la cui simbologia però purtroppo mi sfugge, ripresentata nel sogno della protagonista e verso la fine.
Il corridoio in bianco e nero lungo il quale Lo Cascio va e viene in cerca di non si sa bene cosa; il gioco delle mani di lui e lei nella prima esperienza fra scambisti.
Per il resto niente da ricordare, nessuna emozione, nessun significato, poco credibili anche i colleghi del Commissariato.
..
Meglio dimenticare , soprattutto di aver buttato due ore che si potevano spendere in modo migliore...
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lions
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lunedì 29 giugno 2009
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senza senso
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forse il film piu' brutto che abbia mai visto!
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wakefield
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giovedì 21 agosto 2008
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un mare di non-sense
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Visto su DVD senza grandi speranze: soggetto e sceneggiatura che fanno lievitare poco più di un'ora reale nel più del doppio, magro tentativo di indagine che da psicologica diviene più che altro psicotica, Lo Cascio non è credibile come tutto l'avvilupparsi del film in un brodo assolutamente privo di senso e di riscontro in una realtà ben più sfaccettata e complessa che la regista probabilmente non ha per nulla compreso. Pessimo film.
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hayek
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mercoledì 9 gennaio 2008
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allucinante
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Semplicemente allucinante, parlo del fatto che possa essere commercializzto un film del genere, può intrigare il tema ma la trasposizione su pellicola viene resa in maniera estremamente banale, se il film voleva girare tutto sull'introspezione del personaggio alla ricerca delle sue recondite perversioni lascia una domanda appesa a mezz'aria: " e quindi?" la scena finale è ridicola e cmq dato che il film finisce lì senza aver detto nulla di nulla è almeno una liberazione, ma avrà mica preso soldi dallo stato per caso?
Peccato per Lo Cascio, bravo attore anche se già in altre pellicole avevo avuto il sentore che non fosse proprio un mostro.
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milanocalibro9
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domenica 23 dicembre 2007
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una realtà che ci appartiene...
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Un film che pone finalmente in evidenza un mondo che ci circonda e ci riguarda più di quanto non appaia in realtà. Un interessante punto di vista femminile sul mondo della trasgressione più attuale. Difficile non trovare analogie con storie di cronaca recenti. Senza scomodare i soliti ed inutili riferimenti extraeuropei (ma riusciremo poi a toglierci di dosso questo presunto provincialismo??) si tratta di un film assolutamente da vedere. Intanto perchè il genere "noir" è nato in Europa, ben prima del "thriller" americano, poi perchè è recitato in modo molto interessante da Lo Cascio (che qui vorrebbe assurgere al mito) e dalla Mouglalis, sempre più femme fatale del cinema italiano (vedi romanzo criminale).
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Un film che pone finalmente in evidenza un mondo che ci circonda e ci riguarda più di quanto non appaia in realtà. Un interessante punto di vista femminile sul mondo della trasgressione più attuale. Difficile non trovare analogie con storie di cronaca recenti. Senza scomodare i soliti ed inutili riferimenti extraeuropei (ma riusciremo poi a toglierci di dosso questo presunto provincialismo??) si tratta di un film assolutamente da vedere. Intanto perchè il genere "noir" è nato in Europa, ben prima del "thriller" americano, poi perchè è recitato in modo molto interessante da Lo Cascio (che qui vorrebbe assurgere al mito) e dalla Mouglalis, sempre più femme fatale del cinema italiano (vedi romanzo criminale). A distanza di qualche anno dall'uscita non c'è dubbio sia stato uno dei film più influenti e citati soprattutto per quanto riguarda le produzioni televisive. C'è bisogno di questo cinema. Anzitutto perchè con i pochi mezzi di cui disponiamo è un ottimo risultato, poi perchè abbiamo ottimi attori che altrimenti rischierebbero di annullarsi con soggetti e sceneggiature commerciali non all'altezza della loro bravura. Coraggio. La direzione è quella giusta...
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rig
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martedì 23 ottobre 2007
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nemmeno una stella...
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ma è di una noia assurda...e non è onirico, è sconclusionato!se fossi stata al cinema non avrei resistito fino alla fine...invece col dvd almeno nel frattempo ho pulito casa!
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