Manuale d'amore

Certo che è facile essere ottimisti, in questo modo. Incontri una ragazza e te ne innamori? un paio di appostamenti, una mezza scenata a Piazza Navona (era piazza Navona, vero?), ed è fatta, auguri e figli maschi. Tuo marito ti tradisce? Basta consolarsi con il bel divo TV, e vedi come l'astio si stempera in un bel sorrisone di magnanimo perdono. Tua moglie ti lascia? In un paio di mesi la segretaria (o infermiera, o quello che è) ti è già saltata addosso, dopo di che ti ritrovi a passeggiare sulla spiaggia con una donna incantevole, persa di te. Certo, ti costa una nottata all'addiaccio, ma càspita se ne vale la pena! Quelli che amano e non sono riamati; quelli ai quali il tradimento ha lasciato ferite che dopo anni mordono ancora il cuore; quelli che naufragano nella solitudine dell'abbandono, e nessuna bimbetta sorridente li viene a salvare, attendono che si dica loro come si fa a essere ottimisti fuori dalle favole. Dopo di che, il film è senz'altro godibile. Stereotipato, certo, e tutt'altro che geniale; ma qualche risata la si fa, alcuni particolari sono molto ben centrati (la questione degli sci, ad esempio), e Verdone che fa il morto fra le onde in giacca e cravatta rende bene l'idea di come ci si sente in certi momenti. a.