Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Non c’è niente che non sia come dev’essere, nel reduce dal Vietnam Paul (John Diehl). Ha quel che si dice le physique du role, il protagonista di La terra dell’abbondanza (Land of Plenty, Usa, 2004, 114’). È elegante quel che basta per stare in un film di Wim Wenders, o almeno del Wim Wenders dell’ultimo quindicennio (con le belle eccezioni di Buena Vista Social Club, del 1998, e di The Blues L’anima di un uomo, del 2003).
Per quanto viva tutto il giorno rintanato nel suo furgone, respirando polvere di strada e fumo di sigaretta, i suoi abiti casual non perdono quell’aspetto fra il trasandato e il sartoriale che fa la differenza tra un barbone e un barbone comme il faut. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4819 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 26 settembre 2004