La passione di Cristo

Cosa c'è di artistico nella ostentazione della tortura??? Sappiamo quello che Cristo ha subito, non c'era bisogno di girarci un film di due ore, in cui si cerca in ogni modo di speculare su quella che fu una tragedia per tutta l'umanità, con una malvagità inedita e che mi è parsa anche compiaciuta. La versione pulp della Passione di Gesù: Blasfemo!!! Finchè si trattava di un guerriero scozzese, in "Braveheart", ci poteva, anzi doveva starci la violenza, il sangue, ma in un film su di un Uomo che ha sempre predicato la non-violenza, mi pare sia inopportuno e offensivo mostrarla. Le poche parole fatte pronunciare a Gesù incitano, implicitamente, all'odio, all'antisemitismo, non lasciando traccia del Suo messaggio, quale si evince dai Vangeli. Quando 3 anni fa vidi il film di Gibson, per dimenticare tanto scempio, dovetti rivedere per l'ennesima volta "Il vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini, un vero capolavoro, e senza dubbio il lungometraggio più riuscito sulla vita di Gesù...Povero ed irripetibile!!!