fabian t.
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martedì 22 marzo 2011
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uno specchio per l'umanità: qual'è la realtà?
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Ancora una volta Gilliam sorprende e disorienta in un modo apparentemente caotico e anarchico ma rigorosamente chiaro e coerente per chi sa cogliere le sue fobie e i suoi messaggi. Un film volutamente complicato e indigeribile per la gran parte della gente abituata alle pappine pronte del cinema commerciale e virtuale, ma assolutamente interessante e accattivante per i chi ancora ha la capacità di riflettere su ciò che vede e di interpretarlo, invece di subirlo. Questo geniale regista è riuscito infatti a costruirsi un suo castello figurativo di tutto rispetto e non è capace (fortunatamente) di vendersi a chicchessia, pur di giungere ogni volta a elemosinare il minimo necessario per produrre i suoi film, in netta antitesi con Hollywood e i suoi cliché.
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Ancora una volta Gilliam sorprende e disorienta in un modo apparentemente caotico e anarchico ma rigorosamente chiaro e coerente per chi sa cogliere le sue fobie e i suoi messaggi. Un film volutamente complicato e indigeribile per la gran parte della gente abituata alle pappine pronte del cinema commerciale e virtuale, ma assolutamente interessante e accattivante per i chi ancora ha la capacità di riflettere su ciò che vede e di interpretarlo, invece di subirlo. Questo geniale regista è riuscito infatti a costruirsi un suo castello figurativo di tutto rispetto e non è capace (fortunatamente) di vendersi a chicchessia, pur di giungere ogni volta a elemosinare il minimo necessario per produrre i suoi film, in netta antitesi con Hollywood e i suoi cliché. Ne "L'esercito delle dodici scimmie", pertanto, egli continua a proiettare le sue paure e i suoi dubbi (la corruttibilità dell'animo umano, l'alienazione, l'oscurantismo culturale, la manipolazione delle masse, la distruzione del pensiero critico), regalandoci scene di arguta creatività e colte citazioni soprattutto hitchcockiane. Quale interpretazione definitiva dare a questo film? A ognuno la sua, certamente. Eppure la risposta - a mio avviso - Gilliam la offre nel film stesso, quando fa dire al protagonista che, rivivendo diversamente una cosa in tempi differenti, ti accorgi di reagire diversamente a essa perché a essere cambiato in realtà sei tu. Nei suoi film, come in uno specchio (futuro riferimento a Parnassus), non a caso rappresentato dalla figura della psichiatra, Gilliam rilancia i temi dell'insicurezza umana e del significato dell'esistenza che permangono da sempre, fin dalle origini dell'uomo (basta citare "L'epopea di Gilgamesh"); quindi prova a chiedersi: nel futuro - e dunque nel presente -, quali risposte riesce ancora a darsi l'umanità? Siamo così cambiati da a non vedere più nulla in quello specchio? E se così fosse, a quale virus vorremmo addossare le colpe di tale malattia se forse non alla nostra stessa cinica e apatica società "civile"?
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dandy
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domenica 11 aprile 2021
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quella scimmiesca dozzina.
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Gilliam si cimenta nel post-apocalittico e i viaggi nel tempo omaggiando il cortometraggio "La Jetèe" di Chris Marker.Come in "Brazil" sa rendere benissimo l'ambientazione degradata e disumana del mondo dominato da poteri spregevoli indipendentemente dall'anno in cui ci si trova.Ma se la riflessione sulla razza umana come causa principale della sua stessa disfatta trova la sua efficacia nel pessimismo che non prevede il lieto fine,la sceneggiatura(che sotto certi aspetti sembra anticipare "Donnie Darko") è squilibrata e con parecchie forzature.E le citazioni cinefile sono scontate(il titolo allusivo di "Monkey Business",la doppia vita di "La donna che visse due volte").
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Gilliam si cimenta nel post-apocalittico e i viaggi nel tempo omaggiando il cortometraggio "La Jetèe" di Chris Marker.Come in "Brazil" sa rendere benissimo l'ambientazione degradata e disumana del mondo dominato da poteri spregevoli indipendentemente dall'anno in cui ci si trova.Ma se la riflessione sulla razza umana come causa principale della sua stessa disfatta trova la sua efficacia nel pessimismo che non prevede il lieto fine,la sceneggiatura(che sotto certi aspetti sembra anticipare "Donnie Darko") è squilibrata e con parecchie forzature.E le citazioni cinefile sono scontate(il titolo allusivo di "Monkey Business",la doppia vita di "La donna che visse due volte").Comunque ottimo Willis,antieroe tormentato e vulnerabile,agli antipodi dei ruoli da action e prima di cedere alla spazzatura commerciale post 2000.Fastidiosamente sopra le righe Pitt,quasi una versione esagitata di Tyler Durden.Affascinante e spietato,ma non il capolavoro da molti definito.
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denilson
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giovedì 29 aprile 2021
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12 scimmie in un sogno molto lucido
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Il futuro distopico che Terry Gilliam disegna ne "L'esercito delle 12 scimmie" è un fumetto ambientato nel sottosuolo, con scienziati pazzi, prismi composti da televisori e tute protettive a dir poco ingombranti. Tante cose non si spiegano, ma sappiamo che un'epidemia ha decimato il genere umano costretto a lasciare la luce del sole agli animali, finalmente padroni del mondo.
Da questa premessa e dai viaggi nel tempo che James Cole si offre di compiere per il bene comune dell'anno 2035, si dipana un viaggio allucinato tra realtà, sogno, illusione e pazzia. Gli elementi di ciascuno stato mentale finiscono per confondersi con quelli degli altri e la conclusione necessitata è l'abbandono del senso della ragione in favore dell'istinto e del sentimento.
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Il futuro distopico che Terry Gilliam disegna ne "L'esercito delle 12 scimmie" è un fumetto ambientato nel sottosuolo, con scienziati pazzi, prismi composti da televisori e tute protettive a dir poco ingombranti. Tante cose non si spiegano, ma sappiamo che un'epidemia ha decimato il genere umano costretto a lasciare la luce del sole agli animali, finalmente padroni del mondo.
Da questa premessa e dai viaggi nel tempo che James Cole si offre di compiere per il bene comune dell'anno 2035, si dipana un viaggio allucinato tra realtà, sogno, illusione e pazzia. Gli elementi di ciascuno stato mentale finiscono per confondersi con quelli degli altri e la conclusione necessitata è l'abbandono del senso della ragione in favore dell'istinto e del sentimento. Quello che dapprima spinge Kathryn Railly a riporre fiducia nel suo apparente carnefice; in seguito i ruoli si invertono quasi simmetricamente ed è l'istinto a guidare James, ormai disilluso rispetto alla propria missione ma abbagliato dalla luminosità del sole e dalla bellezza intelligente di Kathryn. Il sogno un po' schizofrenico e un po' romantico dei due protagonisti è destinato a svanire nel caos di un aeroporto, in una corsa già vista e mai dimenticata, che solo rivela il suo significato solo una volta compiutasi.
Il film è impreziosito qua e là da piccole gemme, che ne fanno un'opera unica nel suo genere.. il solo macguffin che dà il titolo al film ha una potenza cinematografica rara, con lo straordinario Brad Pitt alla guida di una banda di ambientalisti strampalati, quasi una versione attualizzata e caricaturale della Manson Family.
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cincinnatimose
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giovedì 15 ottobre 2015
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loro scocciano... willis ecc, ottimi actor.
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undimesso willis taciturno e interessato anzi
'concentrato' per resistere e esistere nella dimensione di
recitare egli stesso, vaga nel tempo con fugacità
e fracasso e una grana... vecchio stile da risolevere sino a arrivare al
disturbo delle commesse di altre persone, soltanto per
soddisfare i 'superiori' al progetto del quale sembra esserne
vittima anzichè sottinteso averne preso parte, lo si
vede così in foto (caricature) estemporanee tipo quella in
cui nella seconda querra mondiale stringe (ancora) un fucile in
trincea..., coi soldati indaffarti a
combatterla veramente ecc, fantastico,
manca soltanto una capatina nei sioux, al
fianco di scheda fiorente e possenza misteriosa
e il quadretto sarebbe conmpleto, per un film a
4-5 stelle, con una trama inaspettata e sorprendente, un ottimo
pitt schizofrenico da par sua lo minaccia col proprio esercito,
le 12 scimmie.
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undimesso willis taciturno e interessato anzi
'concentrato' per resistere e esistere nella dimensione di
recitare egli stesso, vaga nel tempo con fugacità
e fracasso e una grana... vecchio stile da risolevere sino a arrivare al
disturbo delle commesse di altre persone, soltanto per
soddisfare i 'superiori' al progetto del quale sembra esserne
vittima anzichè sottinteso averne preso parte, lo si
vede così in foto (caricature) estemporanee tipo quella in
cui nella seconda querra mondiale stringe (ancora) un fucile in
trincea..., coi soldati indaffarti a
combatterla veramente ecc, fantastico,
manca soltanto una capatina nei sioux, al
fianco di scheda fiorente e possenza misteriosa
e il quadretto sarebbe conmpleto, per un film a
4-5 stelle, con una trama inaspettata e sorprendente, un ottimo
pitt schizofrenico da par sua lo minaccia col proprio esercito,
le 12 scimmie... dandogli tanto filo da torcere che, alla
fine non si ricorda più dove si trovi e cosa vi faccia, costretto a
telefonare a sè stesso per le istruzioni spazio temporali..., in pratica
tornare a casa... sia che impieghi minuti ore e senza sapre se il
tempo o se i giorni della permanenza in tale stato... siano produttivi,
indefesso e professionista migliore di altre proposte è una delle
chicce del noto attore, il cui vanto di pellicole action movie è
di ragguardevole rispetto nonchè da primato assoluto di holliwood, mitico.
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filippo catani
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domenica 9 giugno 2013
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un buon film che poteva essere ancora meglio
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2035. Gli esseri umani sono da tempo costretti a vivere sottoterra a causa di un virus che anni prima era stato liberato nell'aria. Sopra il suolo vivono ormai solamente gli animali. Alcuni "volontari" vengono selezionati dentro le prigioni per essere mandati indietro nel tempo per cercare di capire chi e come ha liberato questo terribile virus.
Il film ha sicuramente diverse valide frecce al suo arco. La trama è decisamente intrigante e si gioca su diversi piani temporali. C'è insomma un mix di buona fantascienza e buon thriller. Il tutto supportato da due abilissimi protagonisti quali Bruce Willis che dopo anni di vita nel sottosuolo si commuove al solo sentire l'aria sulla pelle piuttosto che un fiume o un brano musicale e uno splendido Brad Pitt nella parte di uno svalvolato figlio di un virologo illustre.
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2035. Gli esseri umani sono da tempo costretti a vivere sottoterra a causa di un virus che anni prima era stato liberato nell'aria. Sopra il suolo vivono ormai solamente gli animali. Alcuni "volontari" vengono selezionati dentro le prigioni per essere mandati indietro nel tempo per cercare di capire chi e come ha liberato questo terribile virus.
Il film ha sicuramente diverse valide frecce al suo arco. La trama è decisamente intrigante e si gioca su diversi piani temporali. C'è insomma un mix di buona fantascienza e buon thriller. Il tutto supportato da due abilissimi protagonisti quali Bruce Willis che dopo anni di vita nel sottosuolo si commuove al solo sentire l'aria sulla pelle piuttosto che un fiume o un brano musicale e uno splendido Brad Pitt nella parte di uno svalvolato figlio di un virologo illustre. Nella parte centrale rischia un pochettino di avvitarsi su se stesso quasi alle prese con una sorta di autocompiacimento e un taglio di una ventina di minuti avrebbe sicuramente giovato alla fluidità del racconto che comunque affronta anche il tema delle malattie mentali. Insomma un buon prodotto che secondo me aveva un'ottima carica esplosiva che non è stata del tutto espressa. Al netto di questo però resta un film assolutamente godibile.
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lore64
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venerdì 19 dicembre 2014
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dipende dalla prospettiva dello spettatore
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Il voto da attribuire a questo film strambo dipende, come sempre, da cosa cercate nel cinema.
Se vi piacciono le cacofonie giocate sopra le righe, prive di ogni logica e piene di urla e violenza, nello stile della cinematografia più stupida e quindi più popolare del mondo, quella americana, "12 monkeys" potrebbe entusiasmarvi. Se poi avete velleità artisticheggianti quest'accozzaglia di immagini, suoni e colpi di scena mirabolanti potrà servirvi come base per masturbazioni mentali di vario genere, più o meno sul livello delle profonde verità teogoniche e morali desumibili da vangeli, corani e simili.
Se invece, come me, esigete che un film esprima una storia chiara, distinta, rispondente a rigorosi criteri di verosimiglianza, se vi fa schifo ogni forma di chiasso e detestate qualsiasi espressione artistica più vivace dei concerti per pianoforte di Schubert, questo polpettone hollywoodiano di rumori violenti, primi piani allucinati e totale insulsaggine logica vi ispirerà solo noia e irritazione.
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Il voto da attribuire a questo film strambo dipende, come sempre, da cosa cercate nel cinema.
Se vi piacciono le cacofonie giocate sopra le righe, prive di ogni logica e piene di urla e violenza, nello stile della cinematografia più stupida e quindi più popolare del mondo, quella americana, "12 monkeys" potrebbe entusiasmarvi. Se poi avete velleità artisticheggianti quest'accozzaglia di immagini, suoni e colpi di scena mirabolanti potrà servirvi come base per masturbazioni mentali di vario genere, più o meno sul livello delle profonde verità teogoniche e morali desumibili da vangeli, corani e simili.
Se invece, come me, esigete che un film esprima una storia chiara, distinta, rispondente a rigorosi criteri di verosimiglianza, se vi fa schifo ogni forma di chiasso e detestate qualsiasi espressione artistica più vivace dei concerti per pianoforte di Schubert, questo polpettone hollywoodiano di rumori violenti, primi piani allucinati e totale insulsaggine logica vi ispirerà solo noia e irritazione. Se io dovessi inviare qualcuno nel passato per una missione da cui dipende il futuro dell'umanità, chi sceglierei? Un condannato sociopatico oppure alcune centinaia di individui sani, equilibrati e addestrati per anni al compimento della missione? E cosa farei se fossi il condannato, una volta accortomi che mi hanno inviato nell'anno sbagliato e ricoverato in manicomio - continuerei a sparlare della mia missione o mentirei per essere messo in libertà e poterla così adempiere? Quante probabilità ci sono di incontrare una psichiatra (rigorosamente giovane e bellissima, siamo a Hollywood!) pronta a violare come rena la regola principe della sua professione e innamorarsi di un paziente? L'elenco delle assurdità potrebbe continuare all'infinito.
Un film calibrato sulla forma mentis dell'ascoltatore di musica hard metal, portatore di alcune elementari suggestioni a metà strada fra ribellismo giovanile e underground culture.
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adrianoemi
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sabato 28 febbraio 2009
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film fumettistico, scontato, senza recitazione
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Tratto dal cortometraggio La Jetée (1962), ai tempi, nel 1995, fu uno dei film più sopravvalutati che siano mai stati lanciati: dimostrazione di quanto un'azzeccata pubblicità possa inventarsi e far credere. Classica storiella del ritorno da un futuro catastrofico per fermare un cattivo da identificare attraverso flashback con innamoramento e morte . Chi lo ha supportato probabilmente non era al corrente che la serie Ritorno al futuro si era già inventata tutto al riguardo (con maggior fantasia e autoironia). Un film di questo genere avrebbe dovuto puntare per lo meno sugli effetti speciali (visto che è un fantasy), e magari inventarsi qualcosa di nuovo, oltre il titolo. La recitazione di Brad Pitt qui è davvero forzata e ridicola, e probabilmente questo pesa ancora nel marchiarlo come attore non passibile alla notte degli Oscar.
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Tratto dal cortometraggio La Jetée (1962), ai tempi, nel 1995, fu uno dei film più sopravvalutati che siano mai stati lanciati: dimostrazione di quanto un'azzeccata pubblicità possa inventarsi e far credere. Classica storiella del ritorno da un futuro catastrofico per fermare un cattivo da identificare attraverso flashback con innamoramento e morte . Chi lo ha supportato probabilmente non era al corrente che la serie Ritorno al futuro si era già inventata tutto al riguardo (con maggior fantasia e autoironia). Un film di questo genere avrebbe dovuto puntare per lo meno sugli effetti speciali (visto che è un fantasy), e magari inventarsi qualcosa di nuovo, oltre il titolo. La recitazione di Brad Pitt qui è davvero forzata e ridicola, e probabilmente questo pesa ancora nel marchiarlo come attore non passibile alla notte degli Oscar.
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[+] devo convenire
(di giorgio)
[ - ] devo convenire
[+] davvero un bel film!!
(di bluesbrother)
[ - ] davvero un bel film!!
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