alessanvan
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venerdì 1 marzo 2013
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molto più di una semplice commedia
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La patanta bollente è un film che va molto oltre una semplice commedia. Infatti oltre tutti gli ingredienti della commedia (l'equivoco, la portiera impicciona, le battute su gay ecc)anticipa di 30 anni argomenti che sono attuali: 1) la crisi della sinistra rappresentata dal PCI che vive nel mito dell'Unione Sovietica e non si accorge che la società sta cambiando rapidamente 2)La crisi del sindacato che non riesce a rappresentare gli operai (riesce a fare più gandhi nel chiedere un depuratore sputando tutti i veleni sul vetro dell'ufficio del direttore che il capo sindacalista) 3) Il rapporto tra la società e gli omosessuali diventato attuale con le discussioni sui matrimoni gay 4)La fine della divisione della società in classi (Gandhi che va contro il sindacato, Maria operaia che vuole vedere una commedia e non un noioso film russso e che legge Famiglia Cristiana, Claudio che è un gay ex operaio, figlio di operai e non di una ricca famiglia radical-chic)5)La fine degli anni di piombo (Gandhi che si scontra coi fascisti solo se attaccato o provocato) Il film è anche ricco di citazioni (Fenech che cita la Hayword, la scena finale che ricorda un po' quella di "A qualcuno piace caldo")Pozzetto, Ranieri e pure la Fenech recitano bene e sono credibili in ruoli diversi da quelli che ricoprono di solito.
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La patanta bollente è un film che va molto oltre una semplice commedia. Infatti oltre tutti gli ingredienti della commedia (l'equivoco, la portiera impicciona, le battute su gay ecc)anticipa di 30 anni argomenti che sono attuali: 1) la crisi della sinistra rappresentata dal PCI che vive nel mito dell'Unione Sovietica e non si accorge che la società sta cambiando rapidamente 2)La crisi del sindacato che non riesce a rappresentare gli operai (riesce a fare più gandhi nel chiedere un depuratore sputando tutti i veleni sul vetro dell'ufficio del direttore che il capo sindacalista) 3) Il rapporto tra la società e gli omosessuali diventato attuale con le discussioni sui matrimoni gay 4)La fine della divisione della società in classi (Gandhi che va contro il sindacato, Maria operaia che vuole vedere una commedia e non un noioso film russso e che legge Famiglia Cristiana, Claudio che è un gay ex operaio, figlio di operai e non di una ricca famiglia radical-chic)5)La fine degli anni di piombo (Gandhi che si scontra coi fascisti solo se attaccato o provocato) Il film è anche ricco di citazioni (Fenech che cita la Hayword, la scena finale che ricorda un po' quella di "A qualcuno piace caldo")Pozzetto, Ranieri e pure la Fenech recitano bene e sono credibili in ruoli diversi da quelli che ricoprono di solito. Buon film, non a caso diventato un cult movie
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parsifal
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mercoledì 15 luglio 2020
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lotta di classe e omosessualità
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Steno, uno dei maestri della Commedia all'Italiana, con la collaborazione del figlio Enrico e di G.Arlorio, mette in scena nel 1979 questa sapida e significativa commedia (anche se definirla tale può essere riduttivo) avente in oggetto il confronto tra lotta di classe e emancipazione omosessuale. Sino ad allora , il tema era stato soltanto sfiorato dal cinema cosiddetto "leggero", quindi il film in questione può essere considerato uno spartiacque, all'interno di tale genere. IL protagonista, Bernardo Mambelli, detto Gandi, interpretato lodevolmente da R.Pozzetto, è un operaio politicamente e sindacalmente impegnato, marxista di provata fede e di animo gentile, sempre pronto a farsi in quattro per aiutare il prossimo.
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Steno, uno dei maestri della Commedia all'Italiana, con la collaborazione del figlio Enrico e di G.Arlorio, mette in scena nel 1979 questa sapida e significativa commedia (anche se definirla tale può essere riduttivo) avente in oggetto il confronto tra lotta di classe e emancipazione omosessuale. Sino ad allora , il tema era stato soltanto sfiorato dal cinema cosiddetto "leggero", quindi il film in questione può essere considerato uno spartiacque, all'interno di tale genere. IL protagonista, Bernardo Mambelli, detto Gandi, interpretato lodevolmente da R.Pozzetto, è un operaio politicamente e sindacalmente impegnato, marxista di provata fede e di animo gentile, sempre pronto a farsi in quattro per aiutare il prossimo. Proprio in virtù della sua bontà e di quella che lui stesso definisce una " Potenza fisica non indifferente" una sera, dopo aver litigato con la fidanzata Maria ( E.Fenech),mentre sta rientrando a casa, assiste ad un pestaggio ad opera di una squadraccia fascista, ai danni di Claudio ( M.Ranieri); decide immediatamente di intervenire, liquidando i picchiatori in men che non si dica e salvando il malcapitato da una sorte peggiore. Lo porta a casa sua per assisterlo e curarlo. Nel mentre , emerge un dato che lo farà restare attonito; Claudio è omosessuale, come testimonia la sfuriata telefonica del suo ex fidanzato, che non si rassegna a doverlo perdere. Gandi rimane a dir poco basito, altresì è animato dalla volontà di capire quel che sino a quel momento era ignoto alla sua esperienza. Inizierà dunque un lungo confronto tra lui e Claudio che gli illustrerà il suo mondo e le sue convinzioni, il suo orientamento sessuale. Gandi aprirà lentamente le sue vedute, ma non sarà così per chi lo circonda; Maria teme che Claudio possa aver un'infleunza negativa su Gandi e così i suoi compagni di partito che sino a quel momento, non avevano mai riflettuto sulla questione omosessuale , in termini socio-politici. Quindi ne nascono una serie di equivoci, in chiave leggera e spassosa, ben orchestrati e altrettanto ben interpretati da tutto il cast. Per l'epoca fu senz'altro un precedente importante. Come conciliare dunque la riflessione con l'intrattenimento.
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giulio andreetta
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sabato 19 settembre 2020
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buon film di steno con pozzetto e ranieri
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Film interessante sull'omosessualità di Steno, del 1979. Renato Pozzetto offre una prova attoriale convincente, nella parte dell'operaio comunista innamorato di Edwige Fenech, che ospita in casa propria un omosessuale (Massimo Ranieri) vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di nazifascisti. Si tratta di un film che tenta di conciliare la tematica sociale con l'intrattenimento proprio di un film comico. Il risultato non è insufficiente, e il film possiede anche il pregio di mantenere una certa curiosità nello spettatore, fino all'epilogo imprevedibile. Si tratta di un film che presenta più di qualche pecca sotto l'aspetto tecnico-realizzativo, ma in linea generale, sotto il profilo di puro intrattenimento, questa pellicola possiede qualche pregio.
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Film interessante sull'omosessualità di Steno, del 1979. Renato Pozzetto offre una prova attoriale convincente, nella parte dell'operaio comunista innamorato di Edwige Fenech, che ospita in casa propria un omosessuale (Massimo Ranieri) vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di nazifascisti. Si tratta di un film che tenta di conciliare la tematica sociale con l'intrattenimento proprio di un film comico. Il risultato non è insufficiente, e il film possiede anche il pregio di mantenere una certa curiosità nello spettatore, fino all'epilogo imprevedibile. Si tratta di un film che presenta più di qualche pecca sotto l'aspetto tecnico-realizzativo, ma in linea generale, sotto il profilo di puro intrattenimento, questa pellicola possiede qualche pregio. Da sottolineare l'ottima prova di attore offerta da Massimo Ranieri, sempre concentrato, convincente, e mai sopra le righe. 3 stelline
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