Questo film di Sam Peckimpah, con un Warren Oates al meglio di se, è considerato da alcuni il miglior lavoro del regista americano.
Un western moderno, dove le automobili hanno da tempo sostituito i cavalli, e in cui c'è tutto il Peckimpah che amiamo di più. La violenza selvaggia, mista ad orrore, ci descrive una umanità dominata dalla legge criminale del più forte, ossimoro dell' America vista dall' obiettivo crudele del regista.
Il protagonista Bennie, pianista squattrinato ridottosi a suonare in un localaccio messicano, antieroe destinato alla sconfitta, un po' per amore, un po' perché stanco di lavorare, cade nella trappola del denaro tanto e facile, e portandosi appresso la testa di un cadavere, se ne andrà dritto nella più truce tragedia gangsteristica di Sam Peckimpah.
Non è il suo lavoro più conosciuto, ma la bellezza di questo film è tale da poterlo annoverare fra i suoi capolavori.
"There ain't nothing sacred about a hole in the ground or the man that's in it. Or you. Or me". "Non c'è niente di sacro in un buco per terra e in colui che ci sta dentro. O io, o te." Bennie.
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