chiara
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mercoledì 30 gennaio 2019
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il sorriso della commedia americana
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Divertente e spensierata commedia americana degli anni Sessanta, che aiuta a distendere i nervi e trasmette il buon umore. Tutta la vicenda ruota attorno ad un problema: il trasferimento a Parigi di una coppia di fidanzati. Lui e' un artista(Jerry Lewis) che ha ottenuto un importante incarico nella citta' degli innamorati, lei una scrupolosa psichiatra che non vuole partire prima di aver 'guarito' tre giovani pazienti, che a causa di delusioni d' amore di uomini non vogliono sentirne parlare. L'innamorato e' ostinato a partire, ma la sua ragazza e' un osso duro e non accetta tanto facilmente. Si intromette nella vicenda un amico dei due; un ostetrico che appoggia il suo compare, facendogli una proposta.
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Divertente e spensierata commedia americana degli anni Sessanta, che aiuta a distendere i nervi e trasmette il buon umore. Tutta la vicenda ruota attorno ad un problema: il trasferimento a Parigi di una coppia di fidanzati. Lui e' un artista(Jerry Lewis) che ha ottenuto un importante incarico nella citta' degli innamorati, lei una scrupolosa psichiatra che non vuole partire prima di aver 'guarito' tre giovani pazienti, che a causa di delusioni d' amore di uomini non vogliono sentirne parlare. L'innamorato e' ostinato a partire, ma la sua ragazza e' un osso duro e non accetta tanto facilmente. Si intromette nella vicenda un amico dei due; un ostetrico che appoggia il suo compare, facendogli una proposta. Dovra' essere lui, artista affascinante e un po' bohemienne, con la sua travolgente simpatia a corteggiare le tre belle ragazze e aiutarle a superare le loro paure. Poco convinto della cosa, ma in un certo senso costretto, Jerry Lewis si cimenta nell' impresa e crea tre divertenti e stravaganti personaggi, ognuno rispondente ai sogni e le aspettive delle tre donzelle. La dottoressa inizia poco a poco a convincersi, contenta dei progressi riscontrati nelle pazienti ma inevitabilmente nascono degli equivoci. La questione si complica quando ad una festa organizzata prima della partenza per le nozze, si ritrovano tutti insieme e il fidanzato cerca in tutti i modi di trovare una via di fuga. E' Jerry Lewis a muovere i fili della farsa. La sua simpatia trascina lo spetfatore dall' inizio alla fine ed ha una capacita' trasformante, unita ad una mimica facciale assolutamente originale. La voce, un po' da cartone animato e' poi inconfondibile. Al temperamento estroverso e fantasioso dell' artista si contrappone la vena inflessibile e razionale della psichiatra, mossa da un grande senso del dovere e di responsabilita'. Spartiacque tra le due rive opposte e' l' amico ostetrico che grazie ad un'indole morbida e flessibile mette in moto l'intreccio. Nel film emerge sicuramente l'evoluzione della figura femminile che si rivela ben piu' intelligente e capace dell'uomo. Nel rapporto tra i due sessi pero' anche l'uomo fa la sua parte. A lui appartengono quello spirito infantile e mattacchione dell' eterno bambino. Nel film vi e' comunque un intento pacificatore: sono necessarie l'accettazione e l'incontro tra uomo e donna per poter formare una famiglia. Tutto viene trattato con grande leggerezza. Lo consiglio a tutti, perche' ha la capacita' di rianimare lo spirito.
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elgatoloco
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mercoledì 30 gennaio 2019
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lewis is lewis is lewis
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Questo"Three on a Couch"di Jerry Lewis(1966)dimostra la grandezza di questo straordinario mimo, attore, regista e sceneggiatore(qui collabora alla sceneggiatura, anzi in gran parte la scrive, pur se non figura quale sceneggiatore). Garbata satira della psicanalisi made in USA(dove c'è confusione di ruoli, a tratti"sincretica", tra psicologo, psicanalista, ma anche psichiatra), in quanto la fidanzata del protagonista, un disegnatore pubblicitario molto apprezzato, è appunto psichiatra-psicanalista, "Three"mostra una straordinaria capacità di Lewis nell'essere-stare in scena e contemporaneamente dietro la macchina da presa: si vedano in particolare(ma certo non solo)le scene del grande Jerry che si finge sorella poi fratello, cambiandosi e continuando a parlare in un monologo in realtà rivolto a una paziente della sua promessa sposa, il bufinale con la festa di matrimonio, con la demistificazione della gran calca-ressa in occasione, appunto, di un rito, con la massificazione dell'individuo in una società programmaticamente individualistica quale sono gli States, ma anche altrro ancora, lo svelamento dell'identità del "promesso"delle tre ragazze pazienti, che in realtà lo stesso ha "curato"in funzione surrogatoria della fidanzata, la scena della nave, la credulità delle stesse ragazze quando"capiscono"la situazione, ancora(prima)la confusione nel riconoscimento del personaggio e molti altri"segnali"che percorrono il film.
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Questo"Three on a Couch"di Jerry Lewis(1966)dimostra la grandezza di questo straordinario mimo, attore, regista e sceneggiatore(qui collabora alla sceneggiatura, anzi in gran parte la scrive, pur se non figura quale sceneggiatore). Garbata satira della psicanalisi made in USA(dove c'è confusione di ruoli, a tratti"sincretica", tra psicologo, psicanalista, ma anche psichiatra), in quanto la fidanzata del protagonista, un disegnatore pubblicitario molto apprezzato, è appunto psichiatra-psicanalista, "Three"mostra una straordinaria capacità di Lewis nell'essere-stare in scena e contemporaneamente dietro la macchina da presa: si vedano in particolare(ma certo non solo)le scene del grande Jerry che si finge sorella poi fratello, cambiandosi e continuando a parlare in un monologo in realtà rivolto a una paziente della sua promessa sposa, il bufinale con la festa di matrimonio, con la demistificazione della gran calca-ressa in occasione, appunto, di un rito, con la massificazione dell'individuo in una società programmaticamente individualistica quale sono gli States, ma anche altrro ancora, lo svelamento dell'identità del "promesso"delle tre ragazze pazienti, che in realtà lo stesso ha "curato"in funzione surrogatoria della fidanzata, la scena della nave, la credulità delle stesse ragazze quando"capiscono"la situazione, ancora(prima)la confusione nel riconoscimento del personaggio e molti altri"segnali"che percorrono il film. Lewis the king, as ever, ma anche Janet Leigh(la promessa), Lesley Parrish, Mary Ann Mobley, Gila Golan(the three girls), Buddy Lester e James Best ma anche tanti altri straordinari caratteristi, come Kathleen Freeman. Un film da gustare, letteralmente, in ogni dettaglio. El Gato
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