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Lucio Fulci non ha nulla a che vedere con certi scadenti registi di serie C: anche quando dirige"B-Movies", è regista(e autore) intelligente, che affronti l'horror, l'erotico con venature horror("IL miele del diavolo", il suo capolavoro), le commedie. Qui siamo nell'ambito della pochade, del vaudeville(importanti le musiche di Lallo Gori e Ninì Rosso, con un ottimo jazz, allora poco diffuso), ma anche della comédie noire(il super-moralista e bacchettone Presidente dell'Opera della GIovane che muore"sul campo", delle"massaggiatrici", appunto, con la morte trattata, molti anni prima, quasi à la"Amici miei",,,)di notevole effetto, nonostante Philippe Noiret(allora esordiente o quasi)abbia dichiarato essere stato il suo più brutto. Ma il film è veramente a triplo senso, con tanto di senso"manifesto"-falso, di senso nascosto sexy ma anche con la polemica neppure velata contro il partito di (allora, ovvio)maggioranza relativa, la castigatissima e bacchettona DC(Fulci era del PCI e non lo nascondeva). Gags straordinarie, a ben vedere, con battute che alludono al futuro presidente della Repubblica Scalfato, alla Legge Merlin(massaggiatrici vere e false), anche citando la legge stessa, allora abbastanza recente e tanto altro. Noiret, ma anche Calindri, la Merlini, la Fabrizi, Franco e Ciccio. Bene. El Gato
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