Guai ai vinti!

   
   
   

Il capolavoro di Raffaello Matarazzo Valutazione 5 stelle su cinque

di Anna Maria Ferrero For Ever


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mercoledì 30 aprile 2014

“Guai ai vinti!” è il capolavoro di Raffaello Matarazzo, che perfeziona il suo inconfondibile stile, che tocca i sentimenti di tutti noi, riuscendo a portare il film ad un livello di drammaticità ed intensità ben superiori alle sue pellicole precedenti, un melodramma estremo con un finale semplicemente commovente e devastante per qualsiasi spettatore, Anna Maria Ferrero la Regina del cinema italiano indiscussa protagonista, una madre che muore per salvare il proprio figlio, l’unico vero amore possibile di questo mondo.
Potrei fermarmi anche qui, perché impossibile descrivere le sensazioni che si provano durante la visione di questo bellissimo film, Matarazzo era un grande, mi fa piacere che in parte sia stato giustamente rivalutato, anche se non ho mai capito perché quando su Fuori Orario fu programmata l’intera filmografia, Guai ai vinti non fu trasmesso.
I fatti si svolgono durante la Grande Guerra, ai margini del conflitto ci viene descritta la vita agiata di due ricche sorelle, Luisa e Clara, preoccupate per i rispettivi consorti, il marito di Luisa è rimasto ferito ed è in attesa di essere riformato, mentre Franco il fidanzato della bellissima Clara è ancora in trincea. Ma il destino come al solito sembra accanirsi proprio sui più deboli ed indifesi, con la disfatta di Caporetto crolla il fronte italiano e gli austriaci invadono il nord Italia, alcuni soldati prendono di mira proprio la villa delle due sorelle, rimaste sole in un primo momento si rifugiano nelle cantine, ma una volta scoperte, vengono violentate e costrette a subire qualsiasi tipo di sevizia. Hanno perso tutto, la villa è completamente distrutta, così come la loro vita, riescono a raggiungere Verona trovando ospitalità presso una famiglia, ma vengono pur sempre trattate come profughe.
La piccola figlia Mirella diventa muta a causa del trauma subito nel sentire le urla di dolore e disperazione della madre. In una delle scene più commoventi, vediamo la povera Clara assistere a teatro all’esibizione di un tenore che canta la canzone “Primavera di baci”, proprio il motivetto che tanto le piaceva suonare, la ragazza ripensa ai dolci ricordi dell’adolescenza spensierata, spazzati via dalla violenza subita, che come dicono i versi della canzone “non torneranno mai più” … una scena molto drammatica, le cui emozioni vengono amplificate dalla straordinaria e sofferta interpretazione dell’attrice più bella di sempre, la mia amatissima Anna Maria Ferrero, certe cose le può fare solo lei …
Ma l’ingiustizia della vita ha appena iniziato a perseguitare le due povere sorelle, Luisa e subito dopo anche Clara si accorgono di essere incinte proprio per le violenze subite. Matarazzo è come al solito molto bravo nel descrivere nei più piccoli particolari i caratteri opposti delle due donne, che si dimostrano forti anche davanti a simili eventi drammatici, non mi sento di condannare nessuna delle due, Luisa decide di abortire mentre Clara sente il figlio come un dono speciale e vuole tenerlo, nonostante sappia benissimo che Franco non lo accetterà mai. Quando il piccolo nasce, porta via tutte le ombre scese nella vita della giovane, che adesso si sente più forte di tutto e tutti, affronta Franco, che come previsto la abbandona, e non si fa intimorire della cattiveria della gentaglia che le rimprovera di non aver abortito il figlio del nemico austriaco, il figlio della colpa come recita il sottotitolo del film, che donna straordinaria!
Nel frattempo le due donne erano rientrate alla villa per cercare di andare avanti, ma Clara, non sentendosi appoggiata nemmeno da Luisa, decide di far conto solo sulla proprie forze e lascia nuovamente la villa, decidendo di andare via, questa volta per sempre. In un primo momento si fa ospitare nella casa di Anna, l’unica nel paese che era rimasta sempre amica delle due sfortunate donne. L’unica buona notizia arriva dalla piccola Mirella, che fortunatamente riacquista la parola. Evidentemente Matarazzo deve pensarla come me, il senso di colpa è una delle cose più devastanti di questo brutto mondo, così succede che Franco si pente amaramente di aver abbandonato la dolce Clara, e si mette subito alla sua ricerca, lei che gli era sempre rimasta fedele, colpevole di aver voluto bene alla creatura cresciuta dentro di lei, come si fa ad essere così insensibili?
Una sera la gente del paese viene a sapere che a casa di Anna è ospitata la ragazza madre di cui tanto si parla, ed incominciano a prendere a male parole la povera Clara, la quale stanca di continue accuse ingiuste, decide di andare via anche da quel posto che l’aveva sempre rifiutata, e trovare rifugio altrove, la felicità del figlioletto viene prima di tutto. Ma la felicità non appartiene a questo mondo, ed anche il lieto fine non sembra piacere più a Matarazzo: la ragazza viene linciata dalla folla e per salvare il piccolino, cade da una scalinata, ferendosi mortalmente. Intanto erano giunti anche Luisa e Franco, che si erano lanciati in una disperata quanto tardiva ricerca. In punto di morte, Franco sposa Clara, promettendole che si penderà cura del piccolo figlio che nessuno voleva. Il finale è qualcosa di devastante, un fiume in piena di emozioni dal quale è bellissimo farsi travolgere, quelle emozioni che solo un grande regista, un’attrice immortale e solo il cinema italiano sapevano darci, sentimenti che oggi sono volati via col tempo. Impossibile non piangere davanti ad una madre che ha sacrificato la propria vita per quella della creatura che ha visto nascere, non mi stancherò mai dirlo: l’unico amore possibile di questo mondo è quello tra madre e figlio. Oltre a questo, c’è anche un altro motivo che mi rende indimenticabile “Guai ai vinti!”, per me Anna Maria Ferrero è tutto, la mia passione più grande, quando ho saputo del suo drammatico destino avevo appena visto questo film, e sono scoppiato a piangere, ricordo ancora il giorno, 23 luglio 2012, era finito il mio sogno. Non so se riuscirò ancora a vedere questa meravigliosa pellicola, le sensazioni sarebbero troppo forti …
www.annamariaferrero.it

Anna Maria Ferrero: La Regina del cinema italiano, solo lei poteva regalarci un’interpretazione così sofferta, ogni suo piccolo gesto, e soprattutto ogni suo sguardo, sono per me una tempesta di emozioni indescrivibili, che non ho mai provato con nessun’altra attrice, guardo Clara e mi sembra di essere lì con lei a soffrire … Anna Maria Ferrero For Ever!!!

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