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Ultimo aggiornamento venerdì 5 settembre 2014
Un musical ambientato sulle coste italiane sulle note degli anni '80. In Italia al Box Office Walking on Sunshine ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 392 mila euro e 156 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Walking on Sunshine, ovvero il brano del gruppo musicale inglese Katrina and the Waves, pubblicato nel 1983 (e poi nel 1985 in una nuova versione, la più famosa), per descrivere, alla maniera della pop music, la condizione di felicità dell'innamorato. Perché le due sorelle Maddie e Taylor sono, senza saperlo, entrambe pazzamente innamorate dello stesso uomo, il bel Raf, che con la prima sta per sposarsi, mentre con la seconda ha avuto una storia estiva che si è lasciata alle spalle ancora qualche forte batticuore. Disgraziatamente, anche lui ignaro della parentela delle due, al momento della celebrazione delle sue nozze in Puglia, scoprirà in che situazione si è cacciato. Raf sceglierà di essere amato da Maddie o riamato da Taylor? Insomma, con quale delle due he's walking on Sunshine?
Il terzo lungometraggio della coppia Max Giwa e Dania Pasquini, registi che hanno firmato anche due film della serie danzereccia StreetDance, fa parte di quel gruppo di musical sul tema amoroso, attualmente non molto in voga ma che, negli Anni Trenta portarono a un enorme successo un capolavoro come Cappello a cilindro.
Sfruttando le hit degli Anni Ottanta, quindi fra canzoni delle Bananarama e degli Wham!, coreografie non particolarmente sofisticate o spettacolari e battute che sfiorano solo leggermente l'humour inglese, la pellicola racconta una semplice storia d'amore, con finale alla "volemose tutti bene", e ci spiega che l'amore, quello vero, come sempre, lo si sa riconoscere immediatamente. Ma non è neanche lontanamente paragonabile a un altro musical a tematica romantica (al quale in alcune scene tenta palesemente di avvicinarsi) come Mamma mia! (2008) di Phyllida Lloyd e si smarrisce in prevedibili dialoghi firmati da Joshua St Johnston.
Giulio Berruti cerca di fare del suo meglio nel canto ma, l'attenzione maggiore è unicamente per Hannah Arterton, sorella minore della ben più nota Gemma Arterton. È, inoltre, il film di esordio della cantante Leona Lewis, vincitrice della terza edizione del talent show britannico X-Factor, nota mondialmente per il singolo Bleeding Love, che qui si cimenta assieme al resto del cast proprio nella cover di Walking on Sunshine.
Tanta musica, splendidi paesaggi (il film è stato girato nelle spiagge pugliesi fra Nardò e Gallipoli), imprevisti e innamoramenti ballati e l'insospettata vitalità del vintage musicale.
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Quanto tempo è passato dall'ultimo musical pieno di canzoncine note di almeno 30 anni fa? "Walking on sunshine" si incarica del compito di riempire questo vuoto e rendere le nostre vite più allegre alla vista di bei panorami pugliesi e della raggiante gioventù inglese che ancora crede nell'amore. Ce la faranno i pezzi più amati degli anni '80 a tenere [...] Vai alla recensione »
L'intenzione era quella di guardare un filmettino "leggero"... ma questa pellicola è al confine con l'astratto! I contenuti sono nulli, la sceneggiatura è di una banalità spiazzante: le povere 8 persone presenti nella sala cinematografica RIDEVANO dall'imbarazzo di cosa stavano guardando, dicendosi tra loro "pssshh, mi raccomando che non si sappia in [...] Vai alla recensione »
Il biglietto d’acquistare per “Walking on sunshine” è 4)Ridotto “Walking On Sunshine” è un film del 2014 diretto da Max Giwa eDania Pasquini, scritto da Joshua St Johnston con Annabel Scholey, Hannah Arterton, Giulio Berruti, Katy Brand, Greg Wise. L’estate sta finendo cantavano i Righeira nel 1985.
Bella sorpresa di inizio stagione questo musical girato nel Salento che sulla scia di MAMMA MIA propone diversi brani degli anni 70 e 8o inseriti nel contesto di una sceneggiatura non proprio originale;belle le coreografie di gruppo e belle le location che valorizzano le bellezze italiche ;voci veramente interessanti quelle del cast femminilecon arrangiamenti resi più moderni vedi in particolar [...] Vai alla recensione »