Anno | 2009 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Stefano Sollima |
Attori | Marco Foschi, Francesco Siciliano, Edoardo Leo, Alessandro Prete, Massimo Galimberti Juliet Esey Joseph, Mario Porfito, Federico Pacifici, Francesca Inaudi, Alessandro Sanacore, Fabio Pompili, Alberto Onofrietti, Hedy Krissane, Maurizio Modesti, Umberto Mazzoni, Andry Maslonkin, Yonchev Miroslav Ludmilov, Simone Giordano, Mario De Martino, Giuseppe Carleo, Beppe Bosone, Pegas Ekamba Bessa, Rosaria Russo, Branko Djuric, Roberto Becchimanzi, Angelo Balistreri, Paolo Aquino, Ninetto Davoli, Antonio Gerardi. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 14 maggio 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Mork è un ispettore di polizia sotto copertura. Tormentato dal ricordo della tragica morte del padre, ucciso da una banda criminale capitanata da Goran Mladic, decide di trasferirsi a Perugia per indagare su un gruppo di trafficanti. Qui incontra Melinda, soprannominata Mindy, agente spigliata e attenta con la quale instaurerà un particolare rapporto di complicità, sul lavoro come nella vita. Mentre l'arresto dei ricercati si fa sempre più vicino, i due protagonisti scoprono aspetti misteriosi l'uno dell'altro, fino a perdere traccia della verità. Ancora una volta niente è ciò che sembra.
Stefano Sollima dirige con maestria il soggetto di Piergiorgio Di Cara. La narrazione si sviluppa in ordine cronologico, prendendo come spunto un episodio tragico dell'infanzia del protagonista: l'uccisione del padre per mano di un criminale rimasto impunito. Da lì parte l'intera vicenda, ad un primo sguardo semplice da seguire, ma mano a mano più complessa e confusa. La difficoltà dello spettatore nel tentare di comprendere chi è colpevole e chi innocente è aggravata dalle bugie che i due protagonisti - Mork e Mindy come nella famosa serie televisiva americana - si dicono in modo più o meno consapevole. Che alla base della loro storia d'amore ci siano segreti e misteri taciuti, è chiaro fin dall'inizio. Ma, per lasciarsi coinvolgere dalla caccia all'assassino Goran, gli astanti devono dare per credibili alcune fondamenta, senza chiedersi troppi perché. Alla fine il gioco verrà svelato. Con grande astuzia registica e la preziosa capacità di stupire degli sceneggiatori.
La fotografia fredda e glaciale di alcuni interni (il distretto di polizia, i locali notturni e i palazzi abbandonati alla periferia di Perugia) fanno da contraltare alla fiamma divampante di Mork, arrabbiato e vendicativo come pochi. L'interpretazione di Marco Foschi rende credibile un personaggio ostinato a compiere giustizia da solo, affidandosi solamente alle proprie competenze (facendosi supportare dalla squadra di colleghi ma senza coinvolgerli troppo nell'operazione). Una fiducia in se stessi che alla fine risulterà vincente.