Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Franco Battiato |
Attori | Giulio Brogi, Sonia Bergamasco . |
MYmonetro | 2,43 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Diversi personaggi s'incontrano con la scusa di festeggiare il compleanno del padrone di casa, un uomo di scienza, disposto a credere, ma con molti dubbi.
CONSIGLIATO NÌ
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Giulio Varga è un antropologo in pensione appassionato di feste etcnico-popolari. Abbandonato dalla moglie si reca in un piccolo villaggio del centro-sud per documentare un rituale di origini precristiane. Perso nel bosco, dietro ai ricordi e ai fantasmi del passato, trova rifugio in una casa poco lontana, dove si festeggia una curiosa festa di compleanno. Tra esoterismo e tarocchi, Varga resta coinvolto in una discussione sul senso dell'esistere e dell'esistenza.
Artista poliedrico, Franco Battiato affianca alla principale attività di cantautore e musicista la scrittura di opere teatrali e liriche, la pittura e dal 2003 anche il cinema. Se con Perduto amor, storia di formazione di un ragazzo siciliano nell'Italia degli anni '50, aveva saputo coniugare l'anima più avanguardista con quella più popolare, il successivo Musikanten e il recente Niente è come sembra "suonano" decisamente più sperimentali. Dopo la regressione nella trasfigurazione dell'anima e della musica di Beethoven, Battiato prosegue la sua indagine musicale servendosi del mezzo cinematografico. Per questo, come lui stesso ha dichiarato, il suo modo di fare cinema risulta "compositivo", caratterizzato da una cura quasi maniacale per il ritmo delle scene e per la musicalità delle battute e da numerosi "cut" studiati per raggiungere una piena armonia. Mischiando ancora una volta filosofia, religione, musica ed esoterismo, l'artista siciliano si confronta col tema della fede in una sorta di colloquio filosofico-spirituale, che coinvolge numerosi personaggi, atei e credenti, riuniti in una casa.
Non raggiunge però nemmeno questa volta il risultato appagante di Perduto amor. Considerato dal suo autore il terzo atto di una trilogia, Niente è come sembra continua la collaborazione tra Battiato e Manlio Sgalambro, iniziata quasi per caso con l'album L'ombrello e la macchina da cucire (1995).
La terza opera dell'autore catanese ribadisce la volontà di superare la ricerca del consenso popolare, puntando tutto sulla soddisfazione del suo senso estetico e confermando la sua personalissima grammatica cinematografica. "Niente è come sembra, niente è come appare, perché niente è reale".
Neanche il cinema. Soprattutto il cinema.
In questo terzo film di Battiato si vede una pellicola mal fatta, brutta, inconcludente e confusa. I propositi di Battiato sono lodevoli: esprimere attraverso un film i principi delle filosofie orientali e alchimistiche, ma il risultato è sgradevole dal punto di vista estetico e incomprensibile dal punto di vista filosofico. Forse è questo ciò che delude di più.