
Titolo originale | Stranger Eyes |
Anno | 2024 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Singapore, Francia, Taiwan, USA |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Yeo Siew Hua |
Attori | Chien-Ho Wu, Lee Kang-sheng, Anicca Panna, Vera Chen, Teo Pete Xenia Tan, Mila Troncoso. |
Uscita | giovedì 14 novembre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Europictures |
MYmonetro | 3,36 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 novembre 2024
Dopo la scomparsa di sua figlia, un uomo comincia a ricevere misteriosi DVD. In Italia al Box Office Stranger Eyes - Sguardi nascosti ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 18,3 mila euro e 13,1 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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La piccola Bo, figlia della giovane coppia formata da Junyang e Peiying, scompare da un parco di Singapore, dove la famiglia risiede. A nulla valgono i primi tentativi di indagine sul rapimento della polizia, e i genitori rimangono in un limbo per settimane. Un giorno però ricevono a casa il primo di una serie di misteriosi DVD con dei nuovi filmati che ritraggono i due. Uno stalker li sorveglia, e per giunta le sue immagini rischiano di compromettere il rapporto della coppia portando alla luce i segreti di ciascuno.
Una seconda regia in grande stile per Yeo Siew Hua, che torna dopo aver vinto a Locarno con il precedente A land imagined nel 2018. Il suo terzo lungometraggio è un puzzle tripartito dalle atmosfere soffuse, che parla di sorveglianza, immagini e soprattutto dell'atto del vedere.
Le sue radici affondano orgogliose nel tradizionale genere del surveillance movie, ma in particolare la premessa evoca quella molto simile di Caché di Haneke, in cui la coppia parigina protagonista riceveva dei nastri misteriosi che li ritraeva a casa loro. A Yeo Siew Hua però interessa meno il senso di paranoia e di angoscia e più l'idea generale di una società in cui la sorveglianza è quasi un mezzo relazionale, un tramite che nasconde e tramanda il non detto dell'esperienza umana.
Benché ci sia in ballo il tema orwelliano di un mondo in cui tutto è ormai registrato e le autorità detengono il controllo sull'individuo (specialmente in una città-stato come Singapore), il concetto che una persona tenuta sotto osservazione abbastanza a lungo "anche se non è un criminale, lo diventerà" assume piuttosto dei contorni morali alla Dostoevskij, andando a rivelare le debolezze e gli imbarazzi più reconditi, e configurandosi come conoscenza di sé oltre che dell'altro.
Yeo Siew Hua sceglie una struttura particolare per la sua storia, giocando con la scansione temporale e soprattutto utilizzando la catena osservatore-osservato per spostarsi da un personaggio all'altro, come se anche lui fosse affacciato alla finestra su un enorme condominio narrativo e scorresse con il binocolo le varie scene domestiche che gli si parano di fronte. Così facendo arriva - in una magistrale sequenza rivelatoria - al tranquillo impiegato di un supermercato, Wu, che dà al film gran parte del suo spessore. Non a caso lo interpreta Lee Kang-sheng, straordinario attore taiwanese qui in una delle rare sortite al di fuori del cinema di Tsai Ming-liang, con il quale ha una relazione unica e profondissima.
È lui a essere al centro di un gioco di specchi in cui ogni personaggio è una versione possibile degli altri, anime intrecciate nel tempo che si decodificano attraverso il video. L'atto del vedere, nelle atmosfere contemplative ma penetranti di Yeo Siew Hua, non è frenetico e frammentato come in un vortice alla De Palma; anzi, non si è mai visto un film di sorveglianza tanto sereno e composto, che ha con l'immagine un rapporto quasi spirituale.
Poteva essere un film importante e per tre quarti lo è . Poi il finale rovina tutto perchè si cade nel patetico . Ottimo però per un remake che tagliando fuori il finale può fargli fare un salto di qualità anche per quel che riguarda gli attori .
Poteva essere un film importante e per tre quarti lo è . Poi il finale rovina tutto perchè si cade nel patetico . Ottimo però per un remake che tagliando fuori il finale può fargli fare un salto di qualità anche per quel che riguarda gli attori .
Un film stranissimo che viaggia su vari livelli. Un film a incastri, un essere spiati e a sua volta spiare. Ne esce una realtà deformata a seconda del punto di osservazione ma, pensandoci bene, quanti profili facebook e instagram propongono una realtà che non è? Al fondo emerge la grande solitudine della società occidentale, spesso chiusa in se stessa e incapace di comunicare. [...] Vai alla recensione »
Trovo davvero sorprendente che nessuno di coloro che pretendono di avere visto il film (e ripetendo pedissequamente la stessa recensione che sembra più un comunicato stampa della produzione), abbia segnalato che, nonostante il film sia doppiato in italiano, un'intera porzione di dialoghi - essenziali per comprendere lo sviluppo della storia - avvengono via SMS tra i personaggi e non sono [...] Vai alla recensione »
Indipendentemente da come andrà nelle sale, laddove uscirà il 14 novembre con Europictures, Stranger Eyes - Sguardi nascosti e colui che lo ha scritto e diretto, ossia Yeo Siew Hua, una bella soddisfazione se la sono già tolta. Il film in questione è stato il primo battente bandiera di Singapore ad approdare in concorso alla Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia, per l'esattezza lo [...] Vai alla recensione »
Del giovane regista di Singapore Siew Hua Yeo ricordiamo il noir A Land Imagined, film che aveva vinto il Leopardo d'oro al Festival di Locarno nel 2018. Alla Mostra di Venezia 2024 e ora in sala, Yeo presenta un thriller, Stranger Eyes, una mega coproduzione realizzata fra Singapore, Taiwan, Usa, Francia e Italia. Tema centrale è il continuo controllo sociale che subiamo ogni giorno, perennemente [...] Vai alla recensione »
Se lo si osserva a lungo, nessuno è innocente, dice a Junyang (Chien-Ho Wu) l'ispettore Zheng (Pete Teo). Come lui la pensa il trentanovenne Siew Hua in Stranger eyes (Mò shì lù, Singapore, Taiwan, Francia, Usa, 2024, 125'). Si tratti della sua macchina da presa, delle telecamere di Singapore o dei cellulari di cui è colma la vicenda, sempre il trentanovenne regista e sceneggiatore sta addosso ai [...] Vai alla recensione »
La premessa sembra spudoratamente simile a quella di Niente da nascondere di Michael Haneke: una coppia trova un dvd nella cassetta della posta e dopo averlo visto scopre di essere stata filmata di nascosto. Come il film di Haneke sfruttava quello spunto da horror domestico per spingersi in un territorio sociopolitico, così questo scivoloso e mutevole psicodramma sfrutta le trappole di genere come [...] Vai alla recensione »
Anche se già Alfred Hitchcock sul voyeurismo aveva già detto molto, il tema del vedere ed essere visti oggi è più che mai d'attualità. Anche "Stranger Eyes" del regista Yeo Siew-Hua, coproduzione francese, taiwanese e americana in concorso a Venezia 81, insiste sul tema, con un inizio molto hitchcockiano. A una giovane coppia viene sottratta la figlia di nemmeno due anni, mentre è al parco giochi. I [...] Vai alla recensione »
"Stranger eyes - sguardi nascosti", primo film singaporiano in 81 edizioni di Mostra di Venezia, parte dall'assunto teorico hitchcockiano di "La finestra sul cortile", allargando il concetto di guardare/essere guardati a un'intera comunità aggiornandola ai giorni nostri. Yeo Siew Hua si muove in una struttura da thriller seguendo le tracce di una piccola figlia scomparsa ai suoi genitori in un parco [...] Vai alla recensione »
Una giovane coppia di Singapore si rivolge alla Polizia: è stata rapita la loro piccola Bo, figlia di soli due anni. Siamo nel 2023 e l'isola è tappezzata di videocamere. Si cerca ovunque, dai parchi giochi ai centri commerciali. È l'inizio ricco di ansia e cattivo umore di Stranger Eyes di Yeo Siew Hua, bella sorpresa in Concorso alla Mostra di Venezia 2024.
È un film costruito sull'assenza, Stranger Eyes di Yeo Siew Hua, al suo quarto lungometraggio dopo l'interessante A Land Imagined, Pardo d'oro al festival di Locarno nel 2018. La piccola Bo è sparita da un parco giochi di Singapore e ogni tentativo di ritrovarla sembra destinato al fallimento. I suoi genitori, Junyang e Peiying, sono una coppia giovanissima e sembrano completamente annichiliti, solo [...] Vai alla recensione »
Stranger Eyes (titolo originale Mò shì lù) di Yeo Siew Hua con Wu Jain-Ho, Lee Kang-Sheng, Anicca Panna, primo film di Singapore passato in gara per il Leone d'Oro nella storia della Mostra del Cinema di Venezia, riflette sul tema dello sguardo, sui conflitti familiari e sulla "pericolosità" di una società perennemente sorvegliata. Dopo la misteriosa scomparsa della propria bambina, una giovane coppia [...] Vai alla recensione »
Pedinamenti e stalking, misteriosi Dvd recapitati alla porta, telecamere di sorveglianza. Chi si è intromesso nella vita di una coppia in crisi? Nell'archetipo di La finestra sul cortile, il vicino di fronte, è un fascinoso thriller «identitario» di specchi e privacy: spinge l'innocente nel colpevole, in un gioco di ubiquità dell'immagine che allenta ogni segreto.
Una nonna riprende in un parco la nipotina, manifestando affetto e ossessione, come spesso capita quando non si riesce a modulare il proprio amore. I genitori della piccola assecondano l'aspirante regista, cercando di trattenere disagio e fastidio. Scopriremo in seguito che altri frammenti della loro quotidianità saranno catturati da un misterioso osservatore con una sua storia, con un percorso che [...] Vai alla recensione »
Quando qualcuno recapita a domicilio un supporto visivo su cui è impressa la traccia di un'osservazione costante, anonima e nascosta, il tasso di ansia dello spettatore cresce a ogni consegna: da Strade perdute di Lynch a Niente da nascondere di Haneke, abbiamo imparato che ogni azione di voyeurismo registrato nasconde un segreto, e una colpa. In questo caso è la scomparsa della figlia di due giovani [...] Vai alla recensione »
Yeo Siew Hua l'ha dichiarato: in un'isola come Singapore esiste un regime di sorveglianza. Poi, oltre alle immagini del controllo, ci sono quelle registrate da videocamere, cellulari, webcam, nelle forme di video di famiglia, dirette streaming, story e così via. Ma chi sono le figure in quelle immagini? Cosa diventano per chi guarda? La storia pare quella di una coppia mesta, litigiosa, viziatella [...] Vai alla recensione »
Regista e sceneggiatore singaporiano, Yeo Siew Hua classe 1985, firma il suo quarto lungometraggio, terzo di finzione, a distanza di sei anni dal precedente Huàn tu (A land imagined), neo-noir che si aggiudicò il Pardo d'oro a Locarno nel 2018 raccontando una storia di emarginazione e corruzione in cui un detective insonne si metteva sulle tracce di un operaio edile cinese misteriosamente scomparso. [...] Vai alla recensione »
Peiying e Junyang sono una giovane coppia giocoforza distrutta dal rapimento della figlia duenne Bo. L'indagine procede a rilento e giunge a un punto di svolta solo quando all'attenzione dei due arrivano alcuni dvd anonimi contenenti riprese disturbanti della vita di entrambi, nei momenti in cui la bambina era ancora fra le loro braccia, in casa o al parco, e vivevano l'esistenza di una normale famiglia. [...] Vai alla recensione »
Con grande sorpresa del suo interlocutore (e non solo), nel documentario Fritz Lang Interviewed by William Friedkin il maestro del cinema tedesco dichiarava al suo allora imberbe discepolo che il significato ultimo di M - Il mostro di Düsseldorf (1931) si può racchiudere nel monito: "dobbiamo avere più cura dei nostri figli". Naturalmente si trattava in buona parte di una provocazione, di quelle che [...] Vai alla recensione »
C'è sempre qualcuno che guarda. In uno stato-metropoli insulare come Singapore, dove l'altissima densità di popolazione si intreccia inestricabilmente con l'assoluta pervasività dei sistemi di (video)sorveglianza, nessuno è al riparo dall'atto del guardare, e dalle pulsioni, sia voyeuristiche che trasformative/riflessive, che si celano dietro questo fenomeno scopico.
Sei anni dopo la vittoria del Pardo d'oro a Locarno con A Land Imagined (2018), Yeo Siew Hua torna con il film che aveva in mente da più di dieci anni (ha iniziato a lavorarci nel 2012) ma che per ragioni produttive fino a oggi non era riuscito a realizzare. Stranger Eyes è ambientato a Singapore e apparentemente racconta la storia di Junyang e Peiying, una giovane coppia che tenta in tutti i modi [...] Vai alla recensione »
Guardare. Ed essere guardati. C'è un momento incredibile, rivelatore, in Stranger Eyes di Yeo Siew Hua (primo film di Singapore in gara per il Leone d'Oro nella storia della Mostra di Venezia): uscendo dal commissariato, la nonna della piccola bambina scomparsa viene osservata dalle telecamere di sicurezza all'interno dell'ascensore. Con lei che, a sua volta, osserva da dietro una sconosciuta mentre [...] Vai alla recensione »