
Titolo originale | Alle die Du bist |
Anno | 2024 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Germania |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Michael Fetter Nathansky |
Attori | Aenne Schwarz, Carlo Ljubek, Youness Aabbaz, Sara Fazilat, Naila Schuberth Peter Brachschoss, David Hürten, Moritz Klaus, Jule Nebel-Linnenbaum, Dagmar Sachse, Sammy Schrein, Frank Stüdgens, Nadja Zwanziger. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 31 gennaio 2025
Una donna si interroga sul suo matrimonio.
CONSIGLIATO SÌ
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Nadine, un'operaia in una centrale elettrica a carbone, viene chiamata per cercare di risolvere una crisi di panico del marito Paul il quale non ha retto emotivamente un colloquio per un'assunzione. Il coniuge si è rinchiuso in una stanza dalla quale non vuole uscire. Lei riesce ad introdurvisi e...
Alla sua opera seconda Michael Fetter Nathansky porta sullo schermo una lettura originale di una sensazione che il cinema aveva già ampiamente affrontato.
Si rende un effettivo servizio al lettore se si limita la sinossi alle poche righe di cui sopra. Perché ciò che accade successivamente deve essere lasciato alla più completa e non pregiudiziale disamina di chi guarda. Si può però far notare come il regista padroneggi molto di più le scelte di formato che segnalano le collocazioni temporali rispetto a quelle di montaggio.
Queste ultime risultano talvolta un po'artificiose anche se, nel complesso, la struttura regge nel sostenere l'idea di base. La quale parte dalla domanda: cosa accade nella mente di un partner (nello specifico una donna) quando inizia ad avvertire che l'altro, con cui ha anche condiviso la genitorialità, è diventato un estraneo? Nathansky traduce la risposta in immagini mostrando come i vari aspetti che l'oggetto di un amore, che sembra non esserci più, abbia assunto nel corso della vita a due. Nello specifico di questa coppia Paul è un uomo tanto affascinante quanto fragile, incapace com'è di sottoporsi a colloqui che per lui si trasformano in esami impossibili da superare con una votazione sufficiente.
I due non hanno smesso di stimarsi ed anche di interagire come genitori. Ora però anche delle situazioni apparentemente di facile gestione sembrano creare ostacoli non proprio di secondaria rilevanza.
Ciò accade anche sul versante del mondo del lavoro che costituisce l'altro interessante aspetto della narrazione. Perché Nadine e Paul si sono conosciuti in fabbrica ed è in quel luogo dove lui ha mostrato la propria fragilità ma anche la capacità di convincere i compagni di lavoro in una fase delicata di una vertenza.
Qui si innesta l'altro quesito: quanto una crisi strutturale di un settore (in questo caso quello carbonifero dell'area renana) può influire sulle dinamiche di coppia? La risposta più ovvia è: molto. Ma ciò che in questa narrazione diventa interessante è analizzare come entrambi, avendo condiviso la stessa condizione lavorativa, abbiano saputo reagire sia alla complessità di una trattativa sindacale che alle interazioni, non sempre facili, con i colleghi.
Nathansky collocandoci sin da subito dalla parte di Nadine ci offre la sua lettura di quanto accade in un film finalizzato però a far riflettere tutti su come l'immagine che leggiamo dell'altro e, al contempo, quella che noi gli offriamo non sia e non possa essere immutabile. Anche se, magari, vorremmo che lo fosse.