Abbott Elementary

Una sitcom imperdibile che coniuga in modo originale comicità tradizionale e tematiche contemporanee

Recensione di Silvia Guzzo
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Un nuovo anno scolastico è alle porte e alla Abbott Elementary Janine, Gregory, Jacob, Melissa e Barbara si preparano ad accogliere gli studenti, accompagnati dalla chiassosa preside Ava e dall'eccentrico signor Johnson, il bidello della scuola. Si prospetta un anno ricco di ostacoli da superare per un istituto pubblico come la Abbott, sempre sottofinanziato e in lotta con il distretto scolastico: le difficoltà iniziano a farsi sentire fin dai primi giorni, quando a Melissa vengono assegnate due classi contemporaneamente, accorpate a causa della mancanza di personale. Nel frattempo Janine deve fare i conti con la sua nuova vita da single e con i problemi economici che ne derivano, mentre Gregory è finalmente diventato di ruolo ed è intento a preparare il programma per il nuovo anno.

Con la seconda stagione Abbott Elementary si riconferma una sitcom imperdibile, capace di coniugare con intelligenza comicità tradizionale e tematiche contemporanee, affrontate in modo divertente e mai banale.

Dopo il successo della prima stagione - che si è aggiudicata tre Golden Globes, due Critics Choice Awards e tre Emmy - Abbott Elementary torna in formato quasi raddoppiato, con 22 episodi dedicati alle avventure di Janine Teagues e dei suoi bislacchi colleghi. Torna anche la critica al sistema scolastico americano: tra momenti surreali e sopra le righe la serie non manca di affondare il colpo e problematizzare questioni di cui poco spesso si sente parlare nei prodotti di intrattenimento e che difficilmente trovano spazio in una sitcom. L'elemento di forza delle serie è infatti proprio la sua capacità di affrontare tematiche importanti in modo leggero, eppure mai semplicistico. In Abbott Elementary si parla di abbandono scolastico, studenti in difficoltà, discriminazione, crescita e realizzazione personale, ma anche degli ostacoli che si possono incontrare nel relazionarsi con gli altri, siano essi alunni, genitori, fidanzati o colleghi.

Lo stile del falso documentario consente infatti di trattare i molteplici argomenti messi in campo dalla serie in modo rapido e divertente: il ritmo è serrato e gli eventi si susseguono uno dopo l'altro, a grande velocità come spesso accade in un ambiente di lavoro vivace e movimentato da decine di bambini molto diversi tra loro.

Sebbene proceda a passo incalzante, Abbott Elementary non lascia mai indietro i suoi personaggi, alla cui evoluzione e alle cui caratteristiche dedica spazio e profondità. Dopo la visione dei 22 episodi della stagione si ha quasi l'impressione di conoscere i protagonisti della serie e gli ambienti in cui si muovono divengono familiari: la scuola elementare della periferia di Philadelphia è vivida e tangibile, i suoi problemi sono reali così come i conflitti che vivono i suoi insegnanti.

Abbott Elementary riesce infatti a coniugare uno stile comico piuttosto classico e già visto a tematiche contemporanee osservate con uno sguardo inedito: si ironizza per esempio sulla comunità nera grazie al personaggio di Barbara, che confonde gli attori bianchi con quelli neri, e si parla della dedizione di Jacob, insegnante bianco intento a integrarsi in una scuola popolata da bambini e maestri afroamericani. La serie è inoltre molto inclusiva, e scherza anche su questo: in una delle ultime puntate viene infatti imbastita una premiazione in cui ognuno dei partecipanti viene scelto solo perché proveniente da una categoria poco rappresentata. Tuttavia, a differenza dell'artificiosa premiazione, Abbott Elementary riesce a essere inclusiva in modo intelligente e naturale, descrivendo la comunità nera con sagacia e umorismo.

Sempre ottime, inoltre, le interpretazioni del cast, che riescono a colpire l'emotività dello spettatore, strappandogli anche qualche lacrima. Unico neo della serie una descrizione dei rapporti amorosi a tratti troppo leggera: ad esempio, sebbene la storia tra Janine e Gregory ricordi molto quella tra Jim e Pam di The Office, non raggiunge la stessa profondità e la chimica tra i due personaggi non è paragonabile a quella dell'iconica coppia della Dunder Mifflin. Tuttavia, non è ancora detta l'ultima parola: Abbott Elementary è stata infatti rinnovata per una terza stagione e potrà forse offrirci delle sorprese.