Anno | 2022 |
Genere | Avventura |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Ludovico Di Martino |
Attori | Fabrizio Gifuni, Vanessa Scalera, Matteo Schiavone, Fabio Bizzarro, Gianmarco Saurino Federico Tocci, Francesca Alice Antonini, Andreagaia Wlderk. |
MYmonetro | 3,07 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 21 novembre 2022
Un film d'avventura che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi che, grazie a una macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939, nella Roma fascista di Benito Mussolini.
CONSIGLIATO SÌ
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Max, Flebo e Greta sono tre amici intenti a cercare il fratello di uno di loro, misteriosamente scomparso insieme al suo capo. Una sera scoprono un macchinario, riescono a innescarlo e vengono trasportarti indietro nel tempo, ritrovandosi a Roma in piena epoca fascista.
Come raccontare la lotta contro il fascismo alle nuove generazioni?
Ludovico Di Martino, regista di La belva, ci prova utilizzandone il linguaggio. Lo fa già attraverso il flashback che apre il film, in cui si assiste a una lotta 2.0 di giovani partigiani contro fascisti. Vale la pena dirlo subito, le scene d'azione sono le più riuscite del film, che utilizza il linguaggio visivo dei videogiochi (ammiccando agli stessi con battute su Fortnite e Assassin's Creed) e l'uso smodato della musica per aprire varchi di comunicabilità e consenso con i giovani, a cui I viaggiatori è chiaramente indirizzato. Il ritorno ai giorni nostri racconta un gruppo di ragazzi che fa bravate al luna park (rubano una PlayStation). Beo, il fratello di Max, è un ricercatore al CNR guidato da una dottoressa dallo sguardo torvo (interpretata da Vanessa Scalera) intenta a lanciare un progetto ancora in sperimentazione, perché "tagliano i fondi". I due spariranno e saranno dati per morti, e Max non dovrà solo convivere con il dolore e la rabbia, ma anche con la scoperta di una macchina del tempo. Non esiterà a usarla con i suoi amici per salvare il mondo dalla minaccia di un'arma che potrebbe cambiare radicalmente il corso della storia. Realizzare un film sui viaggi nel tempo è qualcosa di ancora poco praticato in Italia, ma l'originalità dell'operazione non coincide purtroppo con altrettanta originalità tra scrittura e messa in scena. Le caratterizzazioni dei personaggi sono abbozzate, superficiali e finiscono per trasformarli in caricature bidimensionali (specie la dottoressa villain). I dialoghi rischiano spesso il didascalico (con battute pleonastiche come "Veniamo dal futuro"), i colpi di scena inciampano sulla prevedibilità e la ricostruzione storica del passato, anche a livello di costumi e linguaggio, risulta artefatta e ben poco credibile. Torna lo strapotere dei cellulari capaci di influenzare il corso della storia come in Freaks Out di Gabriele Mainetti, mentre sul podio del personaggio più interessante sale di diritto Fabrizio Gifuni, irriconoscibile nei panni di un fascista che compie gesti feroci e assurdi, come uccidere un anziano con una katana giapponese. In buona sostanza il merito del film di Ludovico Martino sta tutto nell'intento di raccontare alle nuove generazioni, attraverso il loro linguaggio, l'importanza di lottare contro ogni fascismo e fare fronte comune per difendere un valore inalienabile come la libertà, oggi come ieri.
I VIAGGIATORI di LUDOVICO DI MARTINO Un inizio coinvolgente, suscita da subito la curiosità dello spettatore, ansiosi di provare ad intuire il seguito del film, si cerca di prevedere quali saranno i temi portanti, ci si ritrova, ben presto, costretti ad abbandonare l’ ansia di volerlo catalogare come film di fantascienza, di guerra, di avventura [...] Vai alla recensione »
film che poteva dare di piu'.
Sono rimasto sorpreso nel vedere questo film, se non mi avvessero detto che fosse di una produzione Italiana non ci avrei creduto. Film così qui in Italia forse non sono stati fatti fino ad ora; mi spiego meglio... Non voglio certo dire che sia il miglior film Italiano, questo no, ma apre sicuramanete a un genere che da noi non è mai stato trattato, che si potrebbe definire.
Non siamo abituati a Registi e Produzioni che rischiano in italia stravolgendo un po i classici schemi! ma anche in questo caso groenlandia non delude! Una comicità differente unita a un bel messaggio e a una storia avvincente!
Ho volato sui fascisti alla Mike Mignola che disegna i nazisti di Hellboy, finalmente un film libero che fa quello che vuole e soprattutto riesce a intrattenere noi giovani!
Capolavoro cinematografico che cattura l'attenzione dello spettatore fin dalle prime scene. Il regista Ludovico Di Martino ha creato un'opera d'arte che spazia tra diversi generi, tra cui la commedia, il dramma e l'avventura, senza mai perdere di vista l'obiettivo principale: raccontare una storia coinvolgente e appassionante.
Capolavoro cinematografico che cattura l'attenzione dello spettatore fin dalle prime scene. Il regista Ludovico Di Martino ha creato un'opera d'arte che spazia tra diversi generi, tra cui la commedia, il dramma e l'avventura, senza mai perdere di vista l'obiettivo principale: raccontare una storia coinvolgente e appassionante.
Grazie Ludovico per questo capolavoro di film che invita alla riflessione sui valori dell'amicizia, dell'avventura e della scoperta di sé stessi. Il regista Ludovico Di Martino ha creato un'opera di grande impatto emotivo e visivo, che rappresenta un'esperienza cinematografica indimenticabile per tutti gli appassionati di cinema.
(10/10) Di Martino si conferma una delle poche voci dal respiro internazionale nel parterre dei nostri giovani autori, eccezionale nel districare pellicole così complesse. Ho scoperto un'azione sorprendentemente intensa, emotivamente profonda e umanamente elevata. Una sensibilità registica - quella di Di Martino - che compone in fotogrammi, con la totalità degli strumenti [...] Vai alla recensione »
L'ipocrisia della critica che interviene solamente in superficie senza notare la potenzialità innovativa del film che passa attraverso una comunicazione finalmente accessibile a tutti e così facendo emergere al contempo contenuti sempre attuali ed emozioni mai sufficientemente esplorate. Merievole la sensibile descrizione dell'universo adolescenziale , senza appesantire [...] Vai alla recensione »
Reinterpretazione in chiave teenager di una pagina storica, senza neanche uno slancio di originalità che magari era possibile intravedere in film di qualche anno fa, un tempo che sembra sempre più lontano, in cui si aveva almeno il coraggio di provare un finale ucronico… Immancabile anche la stucchevole scena gay assolutamente inutile ai fini dello svolgimento narrativo
Beo Fulci, un giovane ricercatore di fisica quantistica, scompare con la sua capa in circostanze misteriose. A soffrire della sua assenza è soprattutto suo fratello più piccolo, Max, un ragazzino dall'intelligenza vivace, che trova conforto in due amici, Flebo, ansioso appassionato di videogiochi e di tecnologia, e Greta, una ragazza coraggiosa e generosa.
Tre adolescenti avviano accidentalmente un pericoloso macchinario che li catapulta indietro nel tempo, nel 1939. Qui si imbattono in un commando fascista, deciso a impossessarsi di Cronos per vincere la guerra. Film di fantascienza e d'ambientazione storica, con scazzottate alla Bud Spencer e Terence Hill (ma in romanesco). Piani sequenza scattanti e campi medi si rifanno al mondo dei videogame.
"Hai mai visto un film italiano dove salvano il mondo? Sarebbe orribile no?". Ecco, forse è meglio lasciar fare questi film agli americani perché questi Viaggiatori o meglio questi forestieri che vengono dal futuro catapultati nel 1939 proprio non convincono. L'idea di questo film Sky Original nasce da Gabriele Scarfone e Ludovico Di Martino, che lo dirige anche, e diciamolo subito non è poi così [...] Vai alla recensione »
«Avete mai visto un film italiano dove salvano il mondo? Sarebbe orribile!». Scherza, ma mica tanto, tramite uno dei suoi protagonisti, Ludovico Di Martino che, con la solita Groenlandia di Matteo Rovere, si cimenta per Sky in un sottogenere sci-fi rischiosissimo, i viaggi nel tempo. Oltretutto con destinazione il ventennio fascista, come in tanto cinema italiano recente, dalle scorribande coatte di [...] Vai alla recensione »
"Avete mai visto un film italiano dove salvano il mondo?". Ecco il quesito che i giovanissimi indisciplinati protagonisti Max, Flebo e Greta indirizzano al pubblico in sala anticipando come andrà a finire la storia de I viaggiatori di Ludovico Di Martino. Il regista romano, che ci aveva fatto sentire al sicuro con il precedente La belva del 2020, assimilando al meglio i modelli action d'oltremanica, [...] Vai alla recensione »