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Hideaki Anno

Hideaki Anno. Data di nascita 22 maggio 1960 ad Ube (Giappone). Hideaki Anno ha oggi 63 anni ed è del segno zodiacale Gemelli.

Il maestro di anime in chiave sperimentale e psicoanalitica

A cura di Annalice Furfari

Autore postmodernista di progetti intrisi di sperimentazione e visionarietà, il giapponese Hideaki Anno è uno dei registi e animatori più influenti degli ultimi decenni. Noto soprattutto per la popolarissima serie anime Neon Genesis Evangelion, diventata un cult in tutto il mondo e un saldo punto di riferimento del cyberpunk apocalittico, Anno è apprezzato per la capacità di costruire personaggi densi di pensieri ed emozioni e per l'originalità con cui decostruisce le forme tradizionali del racconto cinematografico in sequenze non convenzionali che puntano al cuore della psicanalisi.

Un giovane talento notato da Hayao Miyazaki
Hideaki Anno nasce a Ube, nel sud del Giappone, il 22 maggio 1960. Ragazzino introverso, mostra subito un grande talento per il disegno e per l'animazione, tanto che alle superiori si fa notare per la realizzazione di cortometraggi che vengono proiettati durante i festival scolastici annuali. Assecondando le sue passioni e inclinazioni, si iscrive all'Università delle Arti di Osaka e viene incaricato, insieme ai suoi compagni di stanza, della realizzazione del filmato introduttivo per il "Daicon III", l'edizione del 1981 della convention di fantascienza giapponese "Nihon SF Taikai". Il successo del cortometraggio gli consente di ottenere un lavoro come animatore per la serie televisiva di fantascienza Fortezza superdimensionale Macross, dal 1982 al 1983. Ma le porte del successo gli si schiudono nel 1984, quando legge su una rivista che lo studio di produzione Topcraft - che sarebbe diventato il celebre Studio Ghibli - è alla ricerca di animatori per il film Nausicaä della Valle del Vento di Hayao Miyazaki. Letto l'annuncio, Anno, poco più che ventenne, si precipita allo studio con i suoi disegni e riesce a mostrarli direttamente al regista maestro dell'animazione nipponica. Miyazaki, impressionato dal talento del ragazzo, lo ingaggia per disegnare alcune delle scene più complicate del suo film. L'esperienza lavorativa con il noto regista avrà una grande influenza sul giovane animatore, oltre a gettare le basi dell'amicizia tra i due.

Lo studio Gainax
Sempre nel 1984, Anno decide di mettersi in proprio e fonda, insieme ai compagni di università Yoshiyuki Sadamoto, Takami Akai e Shinji Higuchi, lo studio Gainax, di cui diventa "sakkan", cioè direttore dell'animazione. La casa di produzione realizza il suo primo lungometraggio nel 1987, Le ali di Honneamise, scritto e diretto da Hiroyuki Yamaga, altro ex compagno di Anno. Distintosi per l'impegno dedicato all'animazione sperimentale e per la capacità di stravolgere le convenzioni dei generi tipici degli anime, lo studio Gainax si specializza nella produzione di serie di animazione per la televisione pubblica, guadagnando il consenso degli spettatori. Il suo primo successo è Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra (1990-1991), a cui Anno contribuisce in maniera decisiva, dato che ne cura la regia insieme con Shinji Higuchi, subito dopo il debutto con Punta al top! Gunbuster (1989), serie di anime destinata al mercato dell'home video. Liberamente basata su diversi romanzi di Jules Verne, Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra è un anime televisivo composto da 39 episodi e ambientato sul finire dell'Ottocento in Francia. Il progetto viene inizialmente affidato a Miyazaki, che però lo accantona. Così, la televisione di stato lo affida alla Gainax e Anno si dedica anima e corpo al lavoro ideato dal suo mentore, tanto che, terminata la serie, cade in uno stato di profonda depressione. L'anime, che racconta le avventure del piccolo inventore Jean e dell'acrobata da circo Nadia, braccata da tre loschi individui per la misteriosa pietra azzurra che porta al collo, incontra un grandissimo apprezzamento da parte del pubblico giapponese e catapulta la Gainax e il suo regista nell'Olimpo dell'animazione nipponica.

La rivoluzione mediatica di Neon Genesis Evangelion
Nonostante il successo, Anno si allontana dalla vita pubblica, chiudendosi sempre più in se stesso. La sua depressione dura ben quattro anni, durante i quali si interessa alla psicologia e agli studi di Freud. La fine del malessere coincide con il rifiuto dello stile di vita "otaku", termine dispregiativo della lingua giapponese che indica una subcultura di appassionati in modo ossessivo di manga e anime, che fuggono dalla realtà isolandosi in quella che lo stesso Anno ha definito come una condizione di autismo forzato. I quattro anni di depressione e la conseguente reazione di disprezzo per l'universo otaku diverranno la base del più grande successo firmato dal regista. Neon Genesis Evangelion (1995-1996) è una delle opere più apprezzate, sia dal pubblico che dalla critica, di tutta l'animazione giapponese. La serie televisiva, scritta e diretta da Anno, si distingue per il ritorno a stili di disegno e temi tradizionali, condotti però a nuovi livelli di precisione e profondità. La storia, caratterizzata dalla presenza di numerosi riferimenti religiosi, si svolge nella futuristica città di Neo-Tokyo 3, a distanza di quindici anni da una catastrofe di impatto planetario, e si incentra su Shinji Ikari, un ragazzo che viene reclutato dall'organizzazione paramilitare Nerv per pilotare un "mecha", cioè un robot gigante, chiamato Evangelion. La sua missione sarà quella di combattere i nemici dell'umanità, creature mostruose conosciute come Angeli. La fascia oraria del tardo pomeriggio, scelta per la messa in onda, non è indicata per un prodotto maturo come questo, eppure Anno sostiene che le persone debbano confrontarsi con le asperità della vita sin dall'infanzia. Le repliche in orario notturno diventano molto popolari tra gli adulti e la realizzazione dello show continua durante la messa in onda. Quando Anno si rende conto, dalla lettura delle lettere ricevute dai fan, che il messaggio introspettivo insito nella storia non viene colto e che gli otaku la stanno vivendo in modo autistico, come un mondo in cui rifugiarsi per scappare dalla realtà, decide di cambiare strada. Si focalizza, allora, sull'approfondimento psicologico e accentua la drammaticità dei toni. Questa scelta porta l'emittente televisiva a censurare alcune scene non adatte alla fascia oraria pomeridiana. Si presenta, inoltre, il problema del costo esorbitante di ogni episodio, che svuota le casse dello Studio Gainax e spinge ad abbassare il livello della qualità tecnica, limitando le animazioni. Prima che la serie si concluda, gli sforzi di trovare una logica narrativa vengono abbandonati e il finale viene concentrato negli ultimi due episodi, strutturati come un unico grande viaggio nell'inconscio del protagonista e nella sua accettazione del mondo. All'indomani del finale, incomincia un passaparola che attraversa tutta la nazione, coinvolgendo diversi critici cinematografici che portano il dibattito sulla carta stampata. Con il suo sorprendente finale, Anno riesce ad attirare così tanto l'attenzione sulla serie e sul merchandising collegato che le spese sostenute dalla Gainax vengono coperte in fretta. Tra i moltissimi fan che lo osannano, ci sono anche quelli che lo criticano per aver risolto la componente psicologica, ma non quella narrativa. Arrivano persino minacce di morte rivolte al regista e atti vandalici consumati ai danni della sede Gainax. Così, nel 1997 viene lanciato un progetto per la creazione di due film con un finale vero, culminato in Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth - che riassume le 24 puntate della serie tv e prepara alla sua conclusione cinematografica - e Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion. Quest'ultimo segue il finale originale degli ultimi due episodi televisivi, inquadrandoli in un'ottica diversa. Il successo al botteghino è assicurato, tanto che la serie viene acquistata e mandata in onda in diversi paesi del mondo, registrando lo stesso consenso ottenuto in patria.

Dopo Evangelion
Il brand "Evangelion" scatena una vera e propria rivoluzione nel sistema mediale, spingendo le serie di anime a evolversi e concentrarsi su tematiche più adulte e complesse. La sperimentazione è ovviamente guidata dalla Gainax, che si lancia nella produzione della serie Le situazioni di lui e lei (1998), incentrata sulla competizione tra due studenti modello, che affrontano le amicizie, l'amore e le difficoltà della crescita. Anno dirige gran parte di questo primo lavoro della Gainax basato su un'opera preesistente, secondo il suo, ormai riconoscibile, stile visionario e innovatore. Ma le sopraggiunte controversie con lo sponsor e con l'autrice del manga si risolvono con la partenza del regista, che abbandona il progetto. Anno torna, così, a lavorare con Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli, realizzando diversi corti animati. Si dedica poi alle incursioni nella cinematografia live action, dirigendo Love & Pop (1998), un film-verità sull'"enjo kosai", una forma di prostituzione adolescenziale in voga in Giappone, in gran parte girato con camere digitali in miniatura che cambiano costantemente le proporzioni dell'immagine. Il suo secondo film dal vivo, Shiki-Jitsu (2000), è la storia di un ex direttore d'animazione che si innamora di una donna estraniata dalla realtà. Nel 2004 dirige Cutie Honey, adattamento di un manga di Go Nagai. In netto contrasto con i suoi precedenti e più realistici lavori dal vivo, la storia della sexy cyborg che combatte il crimine è contrassegnata dalla leggerezza e dall'umorismo, prediligendo i toni fantasy e quelli tipici delle avventure da supereroi.
Sempre più lontano da uno studio che non sente più suo, nel 2007 Anno abbandona definitivamente la Gainax e fonda lo Studio Khara, che si occuperà dei rebuild di Evangelion, nuove versioni cinematografiche della popolarissima saga manga-anime punto di riferimento del cyberpunk apocalittico. Il progetto prevede il coinvolgimento dello staff storico per la realizzazione di quattro film che si sleghino dalla trama classica e creino un universo a sé, con un nuovo finale, puntando a un intrattenimento che Anno ha sempre voluto evitare nella serie originale. Così, nel 2007 esce Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone, nel 2009 Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance e nel 2012 Evangelion: 3.0 (nella sale italiane il 25 settembre 2013), in attesa del quarto e ultimo capitolo previsto per il 2014. Nonostante le critiche di chi ritiene i rebuild una mera operazione commerciale tesa a raccogliere fondi per il nuovo studio, il progetto Evangelion continua a riscuotere grandi successi nel mondo.

Ultimi film

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